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LN: mozione su Social card, criteri da rivedere per il nord

22.01.2009
18:11
(ACON) Trieste, 22 gen - COM/DT - Una Social card che funzioni davvero anche al nord Italia. A proporla, i consiglieri regionali della LN che, in una mozione, intendono impegnare la Giunta Tondo a chiedere al governo la modifica della normativa per la concessione della Carta acquisti.

Un aggiustamento, in pratica, che punti "a un modello su base regionale, per evitare i danni derivanti da una concezione e gestione centralista dei provvedimenti di aiuto sociale da parte dello Stato". Non basta. Danilo Narduzzi, Ugo De Mattia, Maurizio Franz, Mara Piccin, Enore Picco e Federico Razzini chiedono anche all'Esecutivo di sollecitare Roma "perché i futuri interventi di contrasto alla povertà e sostegno al reddito siano calibrati su graduatorie regionali". Tutto parte da un'inchiesta de "La Repubblica" di qualche giorno fa, spiegano. Dalla ricerca emerge che nelle regioni del nord (dove vive il 45,5% della popolazione italiana), sarebbe arrivato solo il 16,8% delle Carte acquisti, mentre al centro e al sud (dove vive invece il 54,5% degli italiani) è arrivato il restante 83,2%. E il Friuli Venezia Giulia risulta essere una delle regioni con meno Social card attive rispetto al numero di abitanti: 1 ogni 406,3 persone. "E' chiaro che l'attuale disciplina per l'assegnazione della Carta acquisti è inadeguata, annotano ancora i consiglieri del Carroccio, perché non garantisce un'omogenea distribuzione del beneficio economico sul territorio nazionale ignorando, di fatto, la differenza del potere di acquisto fra una regione e l'altra".