LN: mozione su Social card, criteri da rivedere per il nord
(ACON) Trieste, 22 gen - COM/DT - Una Social card che
funzioni davvero anche al nord Italia. A proporla, i consiglieri
regionali della LN che, in una mozione, intendono impegnare la
Giunta Tondo a chiedere al governo la modifica della normativa
per la concessione della Carta acquisti.
Un aggiustamento, in pratica, che punti "a un modello su base
regionale, per evitare i danni derivanti da una concezione e
gestione centralista dei provvedimenti di aiuto sociale da parte
dello Stato". Non basta. Danilo Narduzzi, Ugo De Mattia, Maurizio
Franz, Mara Piccin, Enore Picco e Federico Razzini chiedono anche
all'Esecutivo di sollecitare Roma "perché i futuri interventi di
contrasto alla povertà e sostegno al reddito siano calibrati su
graduatorie regionali".
Tutto parte da un'inchiesta de "La Repubblica" di qualche giorno
fa, spiegano. Dalla ricerca emerge che nelle regioni del nord
(dove vive il 45,5% della popolazione italiana), sarebbe arrivato
solo il 16,8% delle Carte acquisti, mentre al centro e al sud
(dove vive invece il 54,5% degli italiani) è arrivato il restante
83,2%. E il Friuli Venezia Giulia risulta essere una delle
regioni con meno Social card attive rispetto al numero di
abitanti: 1 ogni 406,3 persone.
"E' chiaro che l'attuale disciplina per l'assegnazione della
Carta acquisti è inadeguata, annotano ancora i consiglieri del
Carroccio, perché non garantisce un'omogenea distribuzione del
beneficio economico sul territorio nazionale ignorando, di fatto,
la differenza del potere di acquisto fra una regione e l'altra".