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IV Comm: illustrata pdl specie selvatiche cacciabili

27.01.2009
17:02
(ACON) Trieste, 27 gen - RC - E' stato Marin (PdL) ad illustrare ai componenti della IV Commissione consiliare i contenuti della proposta di legge firmata anche da Galasso, Baritusso, Colautti, Novelli, Bucci, Cacitti e Valenti (PdL), Asquini (Misto) e Venier Romano (UDC), che vuole modificare sia gli obblighi relativi alla conservazione della fauna selvatica, sia la disciplina delle deroghe alle specie cacciabili.

Quanto al primo aspetto, Roberto Marin ha spiegato che il testo punta ad arginare i danni provocati da uccelli quali storni, tortore, colombi, gabbiani e cormorani, ai quali si permette di nidificare indisturbati tra monumenti e tetti delle città piuttosto che distruggere il lavoro degli itticoltori, causando non pochi danni per il loro soprannumero in quanto i vecchi mezzi di controllo, tra i quali la raccolta delle uova, sono proibiti. Ebbene, l'articolo 1 del provvedimento individua nella Giunta regionale l'organo deputato a emanare il provvedimento di deroga. Con l'articolo 2, invece, si individuano nella Regione e nelle Province gli enti deputati al controllo delle specie di uccelli selvatici non cacciabili che arrecano danno alle produzioni agro-zootecniche, e si istituisce il Fondo regionale per la prevenzione e i risarcimenti (soppresso dalla legge regionale 6/2008, funziona ancora in attesa di una nuova disciplina).

Per il secondo punto, sono stati modificati alcuni articoli della legge regionale 14/2007 (legge comunitaria 2006) perché l'iniziativa passa in capo alla Giunta regionale, mantenendo comunque la collaborazione delle Province. Con le nuove norme, si attribuisce ai cacciatori l'autorizzazione dei prelievi venatori in deroga in quanto gli si riconosce un'adeguata capacità. Oggi - ha reso noto Marin - la Provincia di Gorizia sta organizzando dei corsi rivolti ai cacciatori affinché siano abilitati all'abbattimento dei cormorani, ma il docente è un ingegnere. Ecco, ciò che si desidera è non ricadere in tali incongruenze e spese inutili, ma riconoscere ai cacciatori esperienza e professionalità già acquisite.

La proposta di legge introduce, poi, la possibilità di modificare il provvedimento di deroga, oggi passibile solo di sospensione o revoca.

A seguire, l'assessore alle Risorse naturali, Claudio Violino, ha sottolineato la delicatezza di andare a modificare la LR 14 in quanto, diversamente da altre Regioni ancora in causa, aveva permesso al Friuli Venezia Giulia di chiudere la vertenza aperta con l'Unione europea sulle deroghe alle specie cacciabili. Va valutata bene la procedura imposta da Bruxelles se si vuole essere sicuri dei risultati - ha fatto presente il titolare regionale del settore caccia.

Infine la Commissione, dietro richiesta di Travanut (PD), ha stabilito che prima di entrare nel merito dell'articolato effettuerà una serie di audizioni con i rappresentanti del mondo venatorio e i soggetti coinvolti. Il consigliere ha anche richiesto che siano presentate le relazioni tecniche della direzione regionale competente e il parere legale dell'Avvocatura della Regione su come si intende affrontare la materia.

(immagini tv)