IV Comm: illustrata pdl specie selvatiche cacciabili
(ACON) Trieste, 27 gen - RC - E' stato Marin (PdL) ad
illustrare ai componenti della IV Commissione consiliare i
contenuti della proposta di legge firmata anche da Galasso,
Baritusso, Colautti, Novelli, Bucci, Cacitti e Valenti (PdL),
Asquini (Misto) e Venier Romano (UDC), che vuole modificare sia
gli obblighi relativi alla conservazione della fauna selvatica,
sia la disciplina delle deroghe alle specie cacciabili.
Quanto al primo aspetto, Roberto Marin ha spiegato che il testo
punta ad arginare i danni provocati da uccelli quali storni,
tortore, colombi, gabbiani e cormorani, ai quali si permette di
nidificare indisturbati tra monumenti e tetti delle città
piuttosto che distruggere il lavoro degli itticoltori, causando
non pochi danni per il loro soprannumero in quanto i vecchi mezzi
di controllo, tra i quali la raccolta delle uova, sono proibiti.
Ebbene, l'articolo 1 del provvedimento individua nella Giunta
regionale l'organo deputato a emanare il provvedimento di deroga.
Con l'articolo 2, invece, si individuano nella Regione e nelle
Province gli enti deputati al controllo delle specie di uccelli
selvatici non cacciabili che arrecano danno alle produzioni
agro-zootecniche, e si istituisce il Fondo regionale per la
prevenzione e i risarcimenti (soppresso dalla legge regionale
6/2008, funziona ancora in attesa di una nuova disciplina).
Per il secondo punto, sono stati modificati alcuni articoli della
legge regionale 14/2007 (legge comunitaria 2006) perché
l'iniziativa passa in capo alla Giunta regionale, mantenendo
comunque la collaborazione delle Province. Con le nuove norme, si
attribuisce ai cacciatori l'autorizzazione dei prelievi venatori
in deroga in quanto gli si riconosce un'adeguata capacità. Oggi -
ha reso noto Marin - la Provincia di Gorizia sta organizzando dei
corsi rivolti ai cacciatori affinché siano abilitati
all'abbattimento dei cormorani, ma il docente è un ingegnere.
Ecco, ciò che si desidera è non ricadere in tali incongruenze e
spese inutili, ma riconoscere ai cacciatori esperienza e
professionalità già acquisite.
La proposta di legge introduce, poi, la possibilità di modificare
il provvedimento di deroga, oggi passibile solo di sospensione o
revoca.
A seguire, l'assessore alle Risorse naturali, Claudio Violino, ha
sottolineato la delicatezza di andare a modificare la LR 14 in
quanto, diversamente da altre Regioni ancora in causa, aveva
permesso al Friuli Venezia Giulia di chiudere la vertenza aperta
con l'Unione europea sulle deroghe alle specie cacciabili. Va
valutata bene la procedura imposta da Bruxelles se si vuole
essere sicuri dei risultati - ha fatto presente il titolare
regionale del settore caccia.
Infine la Commissione, dietro richiesta di Travanut (PD), ha
stabilito che prima di entrare nel merito dell'articolato
effettuerà una serie di audizioni con i rappresentanti del mondo
venatorio e i soggetti coinvolti. Il consigliere ha anche
richiesto che siano presentate le relazioni tecniche della
direzione regionale competente e il parere legale dell'Avvocatura
della Regione su come si intende affrontare la materia.
(immagini tv)