IdV-Citt:Colussi, affitti e immigrati:la Lega si contraddice
(ACON) Trieste, 27 gen - COM/ET - "La maggioranza che governa
la Regione scivola non sulla classica buccia di banana, ma su di
un "ovvero". O, meglio, sull'interpretazione della lingua
italiana che, interpretabile non è".
Lo afferma Piero Colussi, capogruppo di IdV-Cittadini in
Consiglio regionale in riferimento al regolamento approvato in IV
Commissione sul sostegno agli affitti.
"Ovvero" è una congiunzione che sta per "o", "oppure" e quindi -
spiega Colussi - se il regolamento di esecuzione dell'articolo 6
della legge regionale 7 marzo 2003 sugli interventi a sostegno
delle locazioni e approvato in IV Commissione introduce per gli
immigrati "quali requisiti minimi per beneficiare dei contributi
il certificato storico di residenza da almeno dieci anni nel
territorio nazionale, ovvero da almeno cinque anni nella medesima
regione", significa - sostiene il consigliere - che un immigrato
residente in Friuli Venezia Giulia può accedere a dei contributi
per gli affitti con gli stessi requisiti richiesti nel resto
d'Italia. Tutto ciò, nonostante le dichiarazioni della Lega che
solo pochi mesi fa parlava di inasprimento della normativa
regionale rispetto a quella nazionale".
"Il regolamento - continua il capogruppo - rende giustizia a una
sopraffazione che si era compiuta lo scorso dicembre.
Evidentemente, o si è trattato di un errore o la Lega viene a più
miti consigli".
Secondo Colussi, recependo in Commissione quanto disposto dal
legislatore nazionale, la Lega cade in contraddizione.
"La legge Omnibus infatti - conclude l'esponente dell'opposizione
- prevedeva che un immigrato potesse concorrere all'assegnazione
degli alloggi di edilizia residenziale pubblica solo se risiedeva
in Italia da almeno dieci anni e comunque da almeno cinque nella
nostra regione. Adesso, grazie a un ovvero, tutto cambia: basta
infatti che risieda in regione da cinque anni. Un bello sconto".