IdV-Citt:Alunni, rigettare richiesta proroga AIA su Ferriera
(ACON) Trieste, 28 gen - COM/DT - La Ferriera di Servola, a
Trieste, ancora una volta al centro del dibattito in Consiglio
regionale attraverso l'interrogazione a risposta immediata
presentata dal consigliere di IdV-Citt Stefano Alunni Barbarossa.
L'esponente dell'opposizione fa riferimento alla richiesta della
proprietà, il gruppo Lucchini-Severstal, di una proroga di sei
mesi per l'esecuzione delle prescrizioni dell'AIA,
l'autorizzazione integrata ambientale. Il consigliere si rivolge
perciò al presidente della Regione Renzo Tondo per sapere se non
ritenga necessario rigettare questa richiesta.
Un no che non nasce però dal nulla, ma è supportato dall'articolo
12 del decreto 201 di concessione AIA, e più precisamente dai
provvedimenti previsti dall'articolo 11 del Decreto n. 59 del
2005.
"L'articolo 11 - precisa Alunni Barbarossa - prevede che, in caso
di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie o di esercizio
in assenza di autorizzazione, l'autorità competente, e quindi in
questo caso la Regione, possa procedere, secondo la gravità delle
infrazioni, con tre gradi di interventi. Che sono: la semplice
diffida, assegnando un termine entro il quale devono essere
eliminate le irregolarità; la diffida e la contestuale
sospensione dell'attività autorizzata per un tempo determinato,
ove si manifestino situazioni di pericolo per l'ambiente; infine,
la revoca dell'autorizzazione integrata ambientale e la chiusura
dell'impianto in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni
imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che
determinino situazioni di pericolo e di danno per l'ambiente.
"Va ricordato - aggiunge Alunni Barbarossa - che la Regione ha
concesso alla Lucchini-Severstal l'AIA per l'adeguamento - entro
il 31 dicembre scorso - del funzionamento degli impianti. In
ottemperanza alle prescrizioni fissate nell'AIA, i lavori che
dovevano venir eseguiti dalla società riguardavano le bocche del
secondo altoforno, una delle cause principali dell'inquinamento
accertato in città.
"Siamo venuti ora a conoscenza che il gruppo non ha eseguito le
prescrizioni richieste, ma che ha anche manifestato l'intenzione
di riattivare il terzo altoforno. L'interrogazione è quindi un
atto dovuto - ha concluso il consigliere - e ora attendo di
sapere quale provvedimento tra quelli elencati intenda assumere
il presidente Tondo, poiché la legge gliene dà facoltà".