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IdV-Citt:Alunni, rigettare richiesta proroga AIA su Ferriera

28.01.2009
15:33
(ACON) Trieste, 28 gen - COM/DT - La Ferriera di Servola, a Trieste, ancora una volta al centro del dibattito in Consiglio regionale attraverso l'interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere di IdV-Citt Stefano Alunni Barbarossa.

L'esponente dell'opposizione fa riferimento alla richiesta della proprietà, il gruppo Lucchini-Severstal, di una proroga di sei mesi per l'esecuzione delle prescrizioni dell'AIA, l'autorizzazione integrata ambientale. Il consigliere si rivolge perciò al presidente della Regione Renzo Tondo per sapere se non ritenga necessario rigettare questa richiesta.

Un no che non nasce però dal nulla, ma è supportato dall'articolo 12 del decreto 201 di concessione AIA, e più precisamente dai provvedimenti previsti dall'articolo 11 del Decreto n. 59 del 2005.

"L'articolo 11 - precisa Alunni Barbarossa - prevede che, in caso di inosservanza delle prescrizioni autorizzatorie o di esercizio in assenza di autorizzazione, l'autorità competente, e quindi in questo caso la Regione, possa procedere, secondo la gravità delle infrazioni, con tre gradi di interventi. Che sono: la semplice diffida, assegnando un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità; la diffida e la contestuale sospensione dell'attività autorizzata per un tempo determinato, ove si manifestino situazioni di pericolo per l'ambiente; infine, la revoca dell'autorizzazione integrata ambientale e la chiusura dell'impianto in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo e di danno per l'ambiente.

"Va ricordato - aggiunge Alunni Barbarossa - che la Regione ha concesso alla Lucchini-Severstal l'AIA per l'adeguamento - entro il 31 dicembre scorso - del funzionamento degli impianti. In ottemperanza alle prescrizioni fissate nell'AIA, i lavori che dovevano venir eseguiti dalla società riguardavano le bocche del secondo altoforno, una delle cause principali dell'inquinamento accertato in città.

"Siamo venuti ora a conoscenza che il gruppo non ha eseguito le prescrizioni richieste, ma che ha anche manifestato l'intenzione di riattivare il terzo altoforno. L'interrogazione è quindi un atto dovuto - ha concluso il consigliere - e ora attendo di sapere quale provvedimento tra quelli elencati intenda assumere il presidente Tondo, poiché la legge gliene dà facoltà".