LN: Razzini, no tasse maggiori per chi paga i mutui
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/ET - La determinazione dei
redditi, il calcolo della capacità contributiva da parte
dell'Amministrazione finanziaria e la modalità di inclusione
delle rate dei mutui e delle spese ordinarie di gestione degli
immobili - specie della prima casa - in tale calcolo, sono
oggetto di un'interrogazione del consigliere regionale Federico
Razzini (LN).
Razzini rileva che il redditometro - strumento che determina il
reddito presumendolo in base alle spese - tiene conto, nel
calcolo della capacità contributiva, anche della disponibilità di
un'abitazione, delle rate del mutuo e della zona di collocazione
dell'immobile, formando così il reddito presuntivo di quella
abitazione.
Le spese ordinarie di gestione, sottolinea il consigliere, sono
state forfetizzate basandosi sulla metratura complessiva e
verrebbero moltiplicate con un coefficiente dato dalla
collocazione geografica dell'immobile (macroaree del Nord, del
Centro e del Sud). Come se, porta ad esempio Razzini, vivere in
centro a Milano comportasse le stesse spese che vivere in un
nostro paese.
L'esponente della Lega evidenzia come cadano sotto il regime di
moltiplicazione con lo stesso coefficiente anche le rate del
mutuo, mentre l'interpretazione della norma porterebbe a sommarle
semplicemente, senza effetto moltiplicativo.
Nel modo in cui la norma verrebbe attualmente applicata,
l'aumento delle rate con tasso variabile, il peggioramento cioè
delle condizioni economiche del mutuo, rappresenterebbe -
evidenzia l'esponete del Carroccio - l'indice di un maggior
reddito e quindi maggiore capacità contributiva. Per il
consigliere le rate d'ammortamento, invece, non sono
l'espressione della capacità di spesa, ma piuttosto una
necessità, soprattutto se si tratta di prima casa.
Secondo Razzini, l'interpretazione estensiva accolta
dall'Amministrazione finanziaria solleverebbe perplessità
riguardo al rispetto ai principi dell'articolo 47 della
Costituzione, che promuove l'accesso alla prima casa - necessità
primaria - e dell'articolo 53 che parla di ragionevolezza e
coerenza nel prelievo tributario.
L'esponente della Lega Nord chiede dunque alla Giunta di tutelare
i contribuenti della regione proponendo alle autorità competenti
una corretta e più equa interpretazione della norma.