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LN: Razzini, no tasse maggiori per chi paga i mutui

29.01.2009
13:12
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/ET - La determinazione dei redditi, il calcolo della capacità contributiva da parte dell'Amministrazione finanziaria e la modalità di inclusione delle rate dei mutui e delle spese ordinarie di gestione degli immobili - specie della prima casa - in tale calcolo, sono oggetto di un'interrogazione del consigliere regionale Federico Razzini (LN).

Razzini rileva che il redditometro - strumento che determina il reddito presumendolo in base alle spese - tiene conto, nel calcolo della capacità contributiva, anche della disponibilità di un'abitazione, delle rate del mutuo e della zona di collocazione dell'immobile, formando così il reddito presuntivo di quella abitazione.

Le spese ordinarie di gestione, sottolinea il consigliere, sono state forfetizzate basandosi sulla metratura complessiva e verrebbero moltiplicate con un coefficiente dato dalla collocazione geografica dell'immobile (macroaree del Nord, del Centro e del Sud). Come se, porta ad esempio Razzini, vivere in centro a Milano comportasse le stesse spese che vivere in un nostro paese.

L'esponente della Lega evidenzia come cadano sotto il regime di moltiplicazione con lo stesso coefficiente anche le rate del mutuo, mentre l'interpretazione della norma porterebbe a sommarle semplicemente, senza effetto moltiplicativo.

Nel modo in cui la norma verrebbe attualmente applicata, l'aumento delle rate con tasso variabile, il peggioramento cioè delle condizioni economiche del mutuo, rappresenterebbe - evidenzia l'esponete del Carroccio - l'indice di un maggior reddito e quindi maggiore capacità contributiva. Per il consigliere le rate d'ammortamento, invece, non sono l'espressione della capacità di spesa, ma piuttosto una necessità, soprattutto se si tratta di prima casa.

Secondo Razzini, l'interpretazione estensiva accolta dall'Amministrazione finanziaria solleverebbe perplessità riguardo al rispetto ai principi dell'articolo 47 della Costituzione, che promuove l'accesso alla prima casa - necessità primaria - e dell'articolo 53 che parla di ragionevolezza e coerenza nel prelievo tributario.

L'esponente della Lega Nord chiede dunque alla Giunta di tutelare i contribuenti della regione proponendo alle autorità competenti una corretta e più equa interpretazione della norma.