PD: Menosso, per liste d'attesa bastano atti amministrativi
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/AB - Intervento della consigliera
regionale Annamaria Menosso (PD) sugli esiti delle audizioni in
III Commissione sulle proposte di legge sulle liste di attesa.
"Da quanto emerso dal confronto con i vertici del management
della sanità, la questione delle liste di attesa non è così grave
da richiedere l'intervento legislativo, ma può ben essere
governata con atti amministrativi che consentono una maggiore
flessibilità a un problema che richiede continui adattamenti.
"La perniciosa volontà della maggioranza di legiferare sul tema
appare in contrasto con la situazione rilevata dai dati delle
Aziende sanitarie e ospedaliere (i tempi sono sostanzialmente
sotto controllo), la recente (2007) delibera sulle liste di
attesa adottata dalla precedente maggioranza che ha dato buoni
risultati e il bisogno, casomai, di intervenire con piani
straordinari ove insorgano delle criticità su alcune specifiche
prestazioni.
"Dai direttori sono venuti alcuni spunti interessanti sul sistema
sanitario in generale, ma che investono anche le liste di attesa.
Ferma restando la necessità di seguire - dal lato dell'offerta -
criteri di appropriatezza nella prescrizione di prestazioni,
ferma restando che l'offerta di servizi è finita perché le
risorse finanziarie e di personale sono finite, è stato
sottolineato come sia la domanda di prestazioni a dover essere
tenuta d'occhio. Questa, infatti, molto spesso è indotta da una
massiccia disinformazione del cittadino su quanto e cosa gli
serve. Il cittadino, in buona fede, chiede ciò che sembra possa
essere utile alla sua salute, ma non sempre tale richiesta si
rivela appropriata.
Ecco allora come appare utile formare e informare correttamente
il cittadino.
"Altro spunto è stato quello di aprire con cautela ad alcune
forme assicurative, attraverso le quali poter reggere
l'incremento della spesa determinato dalla maggiore offerta, ma è
il principio dell'equità che qui entra in gioco. Inoltre, c'è
stato un forte richiamo alla pianificazione di Area vasta, al CUP
unico e a un buon mix pubblico-privato.
"La maggioranza - conclude la Menosso - una volta di più adotta
provvedimenti che sanno di spot e sembra rifuggire il lavoro
silenzioso di chi invece ha governato bene (la delibera sulle
liste di attesa è del 2007, non di dieci anni fa) lontano dai
riflettori di una legge regionale".