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PD: Menosso, per liste d'attesa bastano atti amministrativi

29.01.2009
18:44
(ACON) Trieste, 29 gen - COM/AB - Intervento della consigliera regionale Annamaria Menosso (PD) sugli esiti delle audizioni in III Commissione sulle proposte di legge sulle liste di attesa.

"Da quanto emerso dal confronto con i vertici del management della sanità, la questione delle liste di attesa non è così grave da richiedere l'intervento legislativo, ma può ben essere governata con atti amministrativi che consentono una maggiore flessibilità a un problema che richiede continui adattamenti.

"La perniciosa volontà della maggioranza di legiferare sul tema appare in contrasto con la situazione rilevata dai dati delle Aziende sanitarie e ospedaliere (i tempi sono sostanzialmente sotto controllo), la recente (2007) delibera sulle liste di attesa adottata dalla precedente maggioranza che ha dato buoni risultati e il bisogno, casomai, di intervenire con piani straordinari ove insorgano delle criticità su alcune specifiche prestazioni.

"Dai direttori sono venuti alcuni spunti interessanti sul sistema sanitario in generale, ma che investono anche le liste di attesa. Ferma restando la necessità di seguire - dal lato dell'offerta - criteri di appropriatezza nella prescrizione di prestazioni, ferma restando che l'offerta di servizi è finita perché le risorse finanziarie e di personale sono finite, è stato sottolineato come sia la domanda di prestazioni a dover essere tenuta d'occhio. Questa, infatti, molto spesso è indotta da una massiccia disinformazione del cittadino su quanto e cosa gli serve. Il cittadino, in buona fede, chiede ciò che sembra possa essere utile alla sua salute, ma non sempre tale richiesta si rivela appropriata. Ecco allora come appare utile formare e informare correttamente il cittadino.

"Altro spunto è stato quello di aprire con cautela ad alcune forme assicurative, attraverso le quali poter reggere l'incremento della spesa determinato dalla maggiore offerta, ma è il principio dell'equità che qui entra in gioco. Inoltre, c'è stato un forte richiamo alla pianificazione di Area vasta, al CUP unico e a un buon mix pubblico-privato.

"La maggioranza - conclude la Menosso - una volta di più adotta provvedimenti che sanno di spot e sembra rifuggire il lavoro silenzioso di chi invece ha governato bene (la delibera sulle liste di attesa è del 2007, non di dieci anni fa) lontano dai riflettori di una legge regionale".