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Ballaman incontra ambasciatrice e volontari Burkina Faso

30.01.2009
13:56
(ACON) Trieste, 30 gen - DT - Manca tanto, soprattutto l'acqua. Ma arriva tanto, e arriva dal Friuli Venezia Giulia. Sementi, macchinari, medicinali, abiti, persino biciclette. Soprattutto, arriva buona volontà e le braccia dei volontari dell'Associazione per il Burkina Faso di Ruda (in provincia di Udine), che sono stati ricevuti e ringraziati dal presidente del Consiglio Edouard Ballaman e da Sophie Sow, ambasciatrice del Burkina Faso in Italia, nella sede del palazzo di piazza Oberdan, a Trieste.

Il Burkina Faso - 14 milioni di abitanti, ex Alto Volta ed ex colonia francese indipendente dal 1960 - è uno dei Paesi più poveri del mondo insieme al Congo e al Tajikistan: il suo Pil pro capite è, infatti, di appena 1300 dollari all'anno. L'80% della popolazione si dedica all'agricoltura (costantemente minacciata dalla siccità) e all'allevamento, ma l'elevatissimo tasso di disoccupazione è causa di frequenti emigrazioni (e di attriti con gli Stati vicini). Oggi, gran parte della sua economia è finanziata da aiuti internazionali, ma il bassissimo tasso di scolarizzazione (28,5%) non aiuta di certo. In Italia, i burkinabé sono circa 12 mila.

"Siamo orgogliosi che ci siano corregionali così, è stato il commento del presidente Ballaman. Questa iniziativa, per la quale anche il Consiglio vuole fare la sua parte, si distingue perché vogliamo aiutare un popolo a lavorare e a godere dei frutti del proprio lavoro per poter vivere nella terra che è la sua terra. Emigrazione è sofferenza, ma lo è anche per chi la subisce. Per evitare ciò, a queste persone non dobbiamo dare il pesce, bensì la canna da pesca. La vera amicizia nasce dalla collaborazione".

"Ringrazio il Consiglio e ringrazio tutti questi volontari, ha risposto l'ambasciatrice accompagnata dal console generale per il Friuli Venezia Giulia Andrea Cargnelutti. I vostri corregionali hanno il grande merito di non essersi fermati nelle città, hanno portato un aiuto concreto là dove c'era più bisogno, nelle campagne, dove non c'è nemmeno l'acqua. Hanno costruito un macello, scuole, pozzi, hanno piantato orti e vigne, hanno organizzato corsi di formazione agricola, strutture sanitarie e tra non molto arriverà pure una perforatrice per nuovi pozzi d'acqua (per quella potabile occorre scendere fino a 110 metri, e lì non sono attrezzati per farlo). Tutto questo non è per vendere, ma perché quando c'è la siccità le persone abbiano la possibilità di mangiare. E' gente generosa, la vostra", ha concluso l'ambasciatrice.

La gente generosa è, appunto, quella della onlus "Volontari per il Burkina Faso", il cui responsabile è Luciano Comuzzo che, oggi artigiano in pensione, lavora in quel Paese dal 1971. Nel 2000 da Ruda l'associazione si è estesa collaborando con i Comuni di Capriva, Bordano, Osoppo, Tavagnacco e Pordenone. "Il nostro prossimo progetto riguarda un campo di dieci ettari da coltivare con la jatropha, un arbusto con il quale si produce sapone, olio per lanterne e soprattutto biodiesel e biogas. Con un ettaro di questa pianta, l'oro verde la chiamano, si possono produrre 20 ettolitri di biodiesel. Con gli scarti, il biogas".

Presente all'incontro anche l'ex primo cittadino di Bordano, oggi consigliere regionale della Enore Picco. "Nel nostro piccolo - ha ricordato - anche noi abbiamo dato e stiamo dando un contributo allo sviluppo del Burkina Faso. Dopotutto, la storia della nostra regione è fatta di gente che ha dovuto emigrare. Resteremo vicini, anche come Consiglio, a questo Paese e ai volontari della onlus".

Per chi volesse avere più informazioni sui progetti dell'Associazione in Burkina Faso: e-mail: volontariburkinafaso@gmail.com telefono 0431-99165.

(foto in e-mail; immagini tv)