Ballaman incontra ambasciatrice e volontari Burkina Faso
(ACON) Trieste, 30 gen - DT - Manca tanto, soprattutto l'acqua.
Ma arriva tanto, e arriva dal Friuli Venezia Giulia. Sementi,
macchinari, medicinali, abiti, persino biciclette. Soprattutto,
arriva buona volontà e le braccia dei volontari dell'Associazione
per il Burkina Faso di Ruda (in provincia di Udine), che sono
stati ricevuti e ringraziati dal presidente del Consiglio Edouard
Ballaman e da Sophie Sow, ambasciatrice del Burkina Faso in
Italia, nella sede del palazzo di piazza Oberdan, a Trieste.
Il Burkina Faso - 14 milioni di abitanti, ex Alto Volta ed ex
colonia francese indipendente dal 1960 - è uno dei Paesi più
poveri del mondo insieme al Congo e al Tajikistan: il suo Pil pro
capite è, infatti, di appena 1300 dollari all'anno. L'80% della
popolazione si dedica all'agricoltura (costantemente minacciata
dalla siccità) e all'allevamento, ma l'elevatissimo tasso di
disoccupazione è causa di frequenti emigrazioni (e di attriti con
gli Stati vicini). Oggi, gran parte della sua economia è
finanziata da aiuti internazionali, ma il bassissimo tasso di
scolarizzazione (28,5%) non aiuta di certo. In Italia, i
burkinabé sono circa 12 mila.
"Siamo orgogliosi che ci siano corregionali così, è stato il
commento del presidente Ballaman. Questa iniziativa, per la quale
anche il Consiglio vuole fare la sua parte, si distingue perché
vogliamo aiutare un popolo a lavorare e a godere dei frutti del
proprio lavoro per poter vivere nella terra che è la sua terra.
Emigrazione è sofferenza, ma lo è anche per chi la subisce. Per
evitare ciò, a queste persone non dobbiamo dare il pesce, bensì
la canna da pesca. La vera amicizia nasce dalla collaborazione".
"Ringrazio il Consiglio e ringrazio tutti questi volontari, ha
risposto l'ambasciatrice accompagnata dal console generale per il
Friuli Venezia Giulia Andrea Cargnelutti. I vostri corregionali
hanno il grande merito di non essersi fermati nelle città, hanno
portato un aiuto concreto là dove c'era più bisogno, nelle
campagne, dove non c'è nemmeno l'acqua. Hanno costruito un
macello, scuole, pozzi, hanno piantato orti e vigne, hanno
organizzato corsi di formazione agricola, strutture sanitarie e
tra non molto arriverà pure una perforatrice per nuovi pozzi
d'acqua (per quella potabile occorre scendere fino a 110 metri, e
lì non sono attrezzati per farlo). Tutto questo non è per
vendere, ma perché quando c'è la siccità le persone abbiano la
possibilità di mangiare. E' gente generosa, la vostra", ha
concluso l'ambasciatrice.
La gente generosa è, appunto, quella della onlus "Volontari per
il Burkina Faso", il cui responsabile è Luciano Comuzzo che, oggi
artigiano in pensione, lavora in quel Paese dal 1971. Nel 2000 da
Ruda l'associazione si è estesa collaborando con i Comuni di
Capriva, Bordano, Osoppo, Tavagnacco e Pordenone. "Il nostro
prossimo progetto riguarda un campo di dieci ettari da coltivare
con la jatropha, un arbusto con il quale si produce sapone, olio
per lanterne e soprattutto biodiesel e biogas. Con un ettaro di
questa pianta, l'oro verde la chiamano, si possono produrre 20
ettolitri di biodiesel. Con gli scarti, il biogas".
Presente all'incontro anche l'ex primo cittadino di Bordano, oggi
consigliere regionale della Enore Picco. "Nel nostro piccolo - ha
ricordato - anche noi abbiamo dato e stiamo dando un contributo
allo sviluppo del Burkina Faso. Dopotutto, la storia della nostra
regione è fatta di gente che ha dovuto emigrare. Resteremo
vicini, anche come Consiglio, a questo Paese e ai volontari della
onlus".
Per chi volesse avere più informazioni sui progetti
dell'Associazione in Burkina Faso: e-mail:
volontariburkinafaso@gmail.com telefono 0431-99165.
(foto in e-mail; immagini tv)