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PdL:Galasso, un tavolo per fare il punto sui lavori pubblici

02.02.2009
10:20
(ACON) Trieste, 02 feb - COM/AB - "Il PdL è intenzionato a proporre una verifica attraverso un tavolo tecnico-politico formato dai capigruppo di maggioranza, assessori competenti e funzionari per fare una ricognizione delle risorse pubbliche disponibili tra le varie amministrazioni locali e regionali per le opere e i lavori pubblici che faticano a essere utilizzate a causa di ostacoli procedurali e lungaggini burocratiche dovute alla farraginosità delle norme".

L'iniziativa è del presidente del gruppo PdL in Consiglio regionale Daniele Galasso, che vuole individuare le criticità da risolvere sul fronte dei lavori pubblici che sono attualmente in una condizione di stagnazione.

"Va compreso quanti soldi giacciono fermi nelle casse (pare qualche miliardo) e perché servano tempi così lunghi, più di un anno, per cantierare un'opera pubblica. Se in tempi ordinari ciò è sgradevole, in momenti di grave crisi come questo ciò è inaccettabile, intollerabile. Non si vogliono attribuire colpe a nessuno, si vuole solo risolvere il problema".

"Vogliamo - continua Galasso - che la pubblica amministrazione diventi una vera risorsa a sostegno di imprese, professionisti e cittadini e dobbiamo lavorare senza indugio per questo. Se dovesse servire, andranno utilizzate tutte le prerogative della specialità regionale per varare nuove norme legislative di semplificazione drastica aprendo, se necessario, un confronto anche con la Ue e lo Stato in materia di lavori pubblici e quindi in tema di procedure autorizzative, incarichi professionali, livelli di progettazione e appalti".

"Allo stato delle cose - conclude il capogruppo del PdL - la situazione sta diventando insostenibile: di fatto, non solo si fa mancare una quota rilevante di risorse al mercato in un momento che volge al drammatico per l'economia e l'occupazione, ma si penalizza il sistema per il ritardo nell'ammodernamento delle infrastrutture. Questa, per il Popolo della Libertà, è diventata un battaglia non più rinviabile".