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IdV-Citt: Alunni Barbarossa, bene diffida alla Ferriera (TS)

02.02.2009
16:49
(ACON) Trieste, 02 feb - COM/ET - Il consigliere regionale dell'Italia dei Valori-Cittadini Stefano Alunni Barbarossa si dice soddisfatto della risposta avuta dall'assessore Vanni Lenna in merito alla Ferriera di Servola (TS) e alle prescrizioni dell'Autorizzazione integrata ambientale. L'assessore avrebbe affermato che la Regione diffiderà l'azienda proprietaria dell'impianto, la Lucchini Spa.

Alunni Barbarossa si riferiva, nella sua interrogazione, alla richiesta della Lucchini di proroga di sei mesi per l'esecuzione delle prescrizioni. Il consigliere si è rivolto al presidente Tondo per sapere se non ritenesse necessario rigettare la richiesta avanzata dalla Società.

Durante il Question Time, l'assessore Vanni Lenna avrebbe risposto, portando a conoscenza dell'Aula che la Regione, dopo aver interpellato le proprie avvocature e l'Arpa - che avrebbe rilevato che i lavori all'altoforno numero 2 non erano stati effettuati e l'avrebbe notificato alla Procura - avrebbe deciso di predisporre un atto di diffida come previsto dall'articolo 12 del decreto 201 e l'immediata ottemperanza alle prescrizioni imposte.

"La richiesta di rigetto - puntualizza Alunni Barbarossa - non nasceva dal nulla, ma era supportata dalla normativa alla base dell'Autorizzazione. L'articolo 11 prevede che in caso di inosservanza delle prescrizioni, o di esercizio in assenza di autorizzazione, l'autorità competente, può procedere con tre gradi di interventi". Il consigliere specifica che si tratta della semplice diffida e assegnazione di un termine entro il quale devono essere eliminate e irregolarità; di diffida e contestuale sospensione dell'attività autorizzata per un tempo determinato, ove si manifestino situazioni di pericolo per l'ambiente. L'ultima possibilità - cosi l'esponente di IdV-Ciitadini- sarebbe la revoca dell'Autorizzazione integrata ambientale e la chiusura dell'impianto, in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo e di danno per l'ambiente.

"Va ricordato - ha continuato Alunni Barbarossa - che la Regione Friuli Venezia Giulia ha concesso alla Lucchini SpA l'Autorizzazione integrata ambientale per l'adeguamento del funzionamento degli impianti entro lo scorso 31 dicembre 2008. In ottemperanza alle prescrizioni i lavori riguardavano l'altoforno 2, una delle cause principali dell'inquinamento accertato in città. Siamo venuti ora a conoscenza - sostiene Alunni Barbarossa - che la Società non ha eseguito le prescrizioni richieste, ma che ha anche manifestato l'intenzione di riattivare l'altoforno 3.

"L'interrogazione era quindi un atto dovuto - ha concluso - e mi ritengo soddisfatto dalla risposta dell'assessore Lenna, con la riserva di verificare, però, la diffida presentata dalla Regione ricordando che il termine ultimo che l'Aia imponeva alla Lucchini per adeguare gli impianti scadeva lo scorso 31 dicembre e oggi siamo al 2 febbraio".