IdV-Citt: Alunni Barbarossa, bene diffida alla Ferriera (TS)
(ACON) Trieste, 02 feb - COM/ET - Il consigliere regionale
dell'Italia dei Valori-Cittadini Stefano Alunni Barbarossa si
dice soddisfatto della risposta avuta dall'assessore Vanni Lenna
in merito alla Ferriera di Servola (TS) e alle prescrizioni
dell'Autorizzazione integrata ambientale. L'assessore avrebbe
affermato che la Regione diffiderà l'azienda proprietaria
dell'impianto, la Lucchini Spa.
Alunni Barbarossa si riferiva, nella sua interrogazione, alla
richiesta della Lucchini di proroga di sei mesi per l'esecuzione
delle prescrizioni. Il consigliere si è rivolto al presidente
Tondo per sapere se non ritenesse necessario rigettare la
richiesta avanzata dalla Società.
Durante il Question Time, l'assessore Vanni Lenna avrebbe
risposto, portando a conoscenza dell'Aula che la Regione, dopo
aver interpellato le proprie avvocature e l'Arpa - che avrebbe
rilevato che i lavori all'altoforno numero 2 non erano stati
effettuati e l'avrebbe notificato alla Procura - avrebbe deciso
di predisporre un atto di diffida come previsto dall'articolo 12
del decreto 201 e l'immediata ottemperanza alle prescrizioni
imposte.
"La richiesta di rigetto - puntualizza Alunni Barbarossa - non
nasceva dal nulla, ma era supportata dalla normativa alla base
dell'Autorizzazione. L'articolo 11 prevede che in caso di
inosservanza delle prescrizioni, o di esercizio in assenza di
autorizzazione, l'autorità competente, può procedere con tre
gradi di interventi". Il consigliere specifica che si tratta
della semplice diffida e assegnazione di un termine entro il
quale devono essere eliminate e irregolarità; di diffida e
contestuale sospensione dell'attività autorizzata per un tempo
determinato, ove si manifestino situazioni di pericolo per
l'ambiente. L'ultima possibilità - cosi l'esponente di
IdV-Ciitadini- sarebbe la revoca dell'Autorizzazione integrata
ambientale e la chiusura dell'impianto, in caso di mancato
adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di
reiterate violazioni che determinino situazioni di pericolo e di
danno per l'ambiente.
"Va ricordato - ha continuato Alunni Barbarossa - che la Regione
Friuli Venezia Giulia ha concesso alla Lucchini SpA
l'Autorizzazione integrata ambientale per l'adeguamento del
funzionamento degli impianti entro lo scorso 31 dicembre 2008. In
ottemperanza alle prescrizioni i lavori riguardavano l'altoforno
2, una delle cause principali dell'inquinamento accertato in
città. Siamo venuti ora a conoscenza - sostiene Alunni Barbarossa
- che la Società non ha eseguito le prescrizioni richieste, ma
che ha anche manifestato l'intenzione di riattivare l'altoforno
3.
"L'interrogazione era quindi un atto dovuto - ha concluso - e mi
ritengo soddisfatto dalla risposta dell'assessore Lenna, con la
riserva di verificare, però, la diffida presentata dalla Regione
ricordando che il termine ultimo che l'Aia imponeva alla Lucchini
per adeguare gli impianti scadeva lo scorso 31 dicembre e oggi
siamo al 2 febbraio".