PD: Brussa su ripercussioni scuola da decreto Gelmini
(ACON) Trieste, 02 feb - COM/AB - Le ripercussioni negative sul
sistema scolastico regionale a seguito dei tagli del Governo e
dell'applicazione del decreto Gelmini sono oggetto della risposta
che l'assessore all'Istruzione Roberto Molinaro ha fornito in
Aula al consigliere del Partito Democratico Franco Brussa.
La riduzione del corpo docente; la cancellazione dei corsi
serali; l'affollamento delle classi; il venir meno di insegnati
di sostegno e la riduzione delle ore curriculari di lingua
straniera, erano alcune delle conseguenze che Brussa aveva
denunciato presentando un'interpellanza sulla scuola, con la
quale intendeva conoscere dalla Giunta se, anche alla luce delle
dichiarazioni a suo tempo fatte dall'assessore Molinaro, la
Regione voleva rivendicare la sua specialità modificando, nella
sostanza, alcuni dei regolamenti applicativi del decreto Gelmini.
Nella sostanza, Brussa intendeva sapere se c'era la volontà di
non applicare, nelle parti più rilevanti, quel decreto che, se
così non fosse, dispiegherebbe una serie di effetti negativi nei
confronti degli alunni e degli studenti, ma anche del corpo
docente.
L'assessore Molinaro ha assicurato la volontà della Giunta di
intervenire nel processo di attuazione della riforma,
coinvolgendo l'Ufficio scolastico regionale e le Province,
chiamate a predisporre proposte in merito al dimensionamento
scolastico, riservandosi di assumere una decisione conseguente.
Dal canto suo, il consigliere del Partito Democratico, ha
rimarcato la scarsa efficacia dell'azione finora posta in essere
dalla Regione nei confronti di un Governo che, sulla scuola,
persegue finalità esclusivamente di carattere economico e non
culturali e di formazione. Ciò appare ancora più grave perché
coinvolge una Regione composita come la nostra, dove esistono
minoranze etniche e culturali e dove l'integrazione dei figli
degli immigrati è un processo virtuoso, già avviato, che oggi
rischia di essere penalizzato.