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CR: mozione politiche stranieri irregolari, dibattito (7)

02.02.2009
18:23
(ACON) Trieste, 02 feb - RC - A chi giova aizzare i cittadini gli uni contro gli altri? E' la domanda che Paolo Menis ha posto all'Aula intervenendo sulla mozione, di cui è cofirmatario, sull'assistenza sanitaria agli stranieri irregolari. Per il consigliere del PD sta alla politica educare alla tolleranza e al rispetto dell'altro. Ha quindi difeso la normativa sanitaria regionale e i risultati in termini di controllo delle nascite, delle malattie, dell'igiene.

Il problema non può essere trattato da un punto di vista ideologico. Prima di definire uno straniero "clandestino" si deve verificare la sua situazione giuridica - ha detto Franco Brussa (PD), accusando poi la parte leghista della maggioranza di non aver dimostrato il buon senso necessario per governare la regione e chiedendo al resto del centro-destra di avere il coraggio di isolare il Carroccio. Chi respingerà la mozione si porrà sullo stesso piano dei leghisti.

Mozione vuota per Alessandro Colautti (PdL), perché i concetti che si vogliono difendere in realtà appartengono al centro-destra. L'importante è il programma di governo, anche se ci possono essere posizioni differenti all'interno della coalizione. Per gli stranieri, si deve lavorare affinché non credano che da noi va tutto bene e per creare una doppia condizione: che lo straniero non sia irregolare e che esistano le condizioni perché possa vivere bene come tutti gli altri cittadini.

Mauro Travanut (PD) si è detto preoccupato per certe affermazioni espresse pubblicamente dai consiglieri della Lega Nord, affermazioni che vanno contro la stessa legge firmata dal loro leader, Bossi. Ecco perché il PD ha sentito l'esigenza di presentare la mozione e sollevare l'argomento, ovvero per sentire ufficialmente in Aula l'opinione di quella parte della maggioranza.

Per Edoardo Sasco (UDC), poiché c'è il sentore, da parte di alcuni cittadini, che ci siano persone che approfittano delle prescrizioni sanitarie pubbliche è stato giusto fare delle verifiche, che hanno dimostrato come il fenomeno rientri nella normalità. Se poi c'è chi ritiene che vadano fatte altre analisi, l'UDC non è contraria, per lo meno si avranno delle conferme. Ma - è stata la domanda finale di Sasco - abbiamo la capacità di creare i necessari posti di accoglienza per queste persone?

(segue)