CR: mozione politiche stranieri irregolari, dibattito (7)
(ACON) Trieste, 02 feb - RC - A chi giova aizzare i cittadini
gli uni contro gli altri? E' la domanda che Paolo Menis ha posto
all'Aula intervenendo sulla mozione, di cui è cofirmatario,
sull'assistenza sanitaria agli stranieri irregolari. Per il
consigliere del PD sta alla politica educare alla tolleranza e al
rispetto dell'altro. Ha quindi difeso la normativa sanitaria
regionale e i risultati in termini di controllo delle nascite,
delle malattie, dell'igiene.
Il problema non può essere trattato da un punto di vista
ideologico. Prima di definire uno straniero "clandestino" si deve
verificare la sua situazione giuridica - ha detto Franco Brussa
(PD), accusando poi la parte leghista della maggioranza di non
aver dimostrato il buon senso necessario per governare la regione
e chiedendo al resto del centro-destra di avere il coraggio di
isolare il Carroccio. Chi respingerà la mozione si porrà sullo
stesso piano dei leghisti.
Mozione vuota per Alessandro Colautti (PdL), perché i concetti
che si vogliono difendere in realtà appartengono al
centro-destra. L'importante è il programma di governo, anche se
ci possono essere posizioni differenti all'interno della
coalizione. Per gli stranieri, si deve lavorare affinché non
credano che da noi va tutto bene e per creare una doppia
condizione: che lo straniero non sia irregolare e che esistano le
condizioni perché possa vivere bene come tutti gli altri
cittadini.
Mauro Travanut (PD) si è detto preoccupato per certe affermazioni
espresse pubblicamente dai consiglieri della Lega Nord,
affermazioni che vanno contro la stessa legge firmata dal loro
leader, Bossi. Ecco perché il PD ha sentito l'esigenza di
presentare la mozione e sollevare l'argomento, ovvero per sentire
ufficialmente in Aula l'opinione di quella parte della
maggioranza.
Per Edoardo Sasco (UDC), poiché c'è il sentore, da parte di
alcuni cittadini, che ci siano persone che approfittano delle
prescrizioni sanitarie pubbliche è stato giusto fare delle
verifiche, che hanno dimostrato come il fenomeno rientri nella
normalità. Se poi c'è chi ritiene che vadano fatte altre analisi,
l'UDC non è contraria, per lo meno si avranno delle conferme. Ma
- è stata la domanda finale di Sasco - abbiamo la capacità di
creare i necessari posti di accoglienza per queste persone?
(segue)