CR: mozione politiche stranieri irregolari, dibattito (8)
(ACON) Trieste, 02 feb - MPB - Per Antonio Pedicini (PdL)
nessuno può mettere in discussione il dovere di intervenire nei
confronti di chi ha bisogno, non serve scomodare la Costituzione.
Si sono mischiati due problemi, uno sanitario e uno di ordine
pubblico, uno umanitario e uno di pubblica sicurezza. Non si può
imporre al sanitario di sostituirsi alla pubblica sicurezza, né
vorrei il contrario, ha sottolineato Pedicini chiedendosi cosa
emergerebbe se il funzionario di pubblica sicurezza andasse al
pronto soccorso a identificare gli astanti.
Si è spostato il problema e mettiamo a rischio il principio della
deontologia medica, ha affermato Stefano Pustetto (SA), per il
quale la mozione va votata da chi si riconosce nei principi
citati mentre i casi particolari vanno sanzionati, comunque,
siano extracomunitari o italiani. E' demagogico dire "curiamoli
tutti", ma è importante non tirare dentro i medici nella
questione, mentre è preoccupante che si debba discutere di cose
che sembrano acquisite.
Per Danilo Narduzzi (LN) l'assessore non è messo nella condizione
di conoscere le cose come stanno. E stigmatizzando
l'atteggiamenti di quanti ha definito professionisti di
solidarietà a parole, ha elencato le norme in vigore negli altri
Paesi europei riguardo ai certificati necessari e alle cure.
L'Italia è l'unico Paese che non attua alcuna procedura di
controllo. C'è un problema sociale e di salute pubblica,
consideriamo la mozione provocatoria.
Il dispositivo di questa mozione non so dove porti - ha detto
Franco Dal mas (PdL) ricordando che la Lega non ha mai detto di
non dare nulla agli immigrati. E' un tentativo dell'opposizione
di dividere la maggioranza.
Mozione sicuramente strumentale per Federico Razzini (LN) che
l'ha giudicata irricevibile e ha sottolineato la perenne
confusione tra regolari e irregolari e clandestini. Invitando
alla coerenza nel riferirsi nei vari casi ai valori cristiani, ha
infine evidenziato che anche l'opposizione ha rivalutato la legge
Bossi-Fini, che va però aggiornata per quanto riguarda le cure
sanitarie.
(segue)