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CR: mozione politiche stranieri irregolari, dibattito (8)

02.02.2009
19:02
(ACON) Trieste, 02 feb - MPB - Per Antonio Pedicini (PdL) nessuno può mettere in discussione il dovere di intervenire nei confronti di chi ha bisogno, non serve scomodare la Costituzione. Si sono mischiati due problemi, uno sanitario e uno di ordine pubblico, uno umanitario e uno di pubblica sicurezza. Non si può imporre al sanitario di sostituirsi alla pubblica sicurezza, né vorrei il contrario, ha sottolineato Pedicini chiedendosi cosa emergerebbe se il funzionario di pubblica sicurezza andasse al pronto soccorso a identificare gli astanti.

Si è spostato il problema e mettiamo a rischio il principio della deontologia medica, ha affermato Stefano Pustetto (SA), per il quale la mozione va votata da chi si riconosce nei principi citati mentre i casi particolari vanno sanzionati, comunque, siano extracomunitari o italiani. E' demagogico dire "curiamoli tutti", ma è importante non tirare dentro i medici nella questione, mentre è preoccupante che si debba discutere di cose che sembrano acquisite.

Per Danilo Narduzzi (LN) l'assessore non è messo nella condizione di conoscere le cose come stanno. E stigmatizzando l'atteggiamenti di quanti ha definito professionisti di solidarietà a parole, ha elencato le norme in vigore negli altri Paesi europei riguardo ai certificati necessari e alle cure. L'Italia è l'unico Paese che non attua alcuna procedura di controllo. C'è un problema sociale e di salute pubblica, consideriamo la mozione provocatoria.

Il dispositivo di questa mozione non so dove porti - ha detto Franco Dal mas (PdL) ricordando che la Lega non ha mai detto di non dare nulla agli immigrati. E' un tentativo dell'opposizione di dividere la maggioranza.

Mozione sicuramente strumentale per Federico Razzini (LN) che l'ha giudicata irricevibile e ha sottolineato la perenne confusione tra regolari e irregolari e clandestini. Invitando alla coerenza nel riferirsi nei vari casi ai valori cristiani, ha infine evidenziato che anche l'opposizione ha rivalutato la legge Bossi-Fini, che va però aggiornata per quanto riguarda le cure sanitarie.

(segue)