CR: mozione Social card, dibattito e voto finale (5)
(ACON) Trieste, 03 feb - ET - L'Aula ha accolto a maggioranza
la mozione della Lega Nord, ma non prima di averla modificata
nella richiesta degli impegni. Ciò che ora si chiede alla Giunta
è che si attivi presso il Governo per modificare le norme di
concessione della Social card su base regionale, ma anche fare in
modo che gli interventi di contrasto alla povertà siano adottati
tenendo conto di graduatorie regionali, del differente potere
d'acquisto nelle regioni e della composizione del nucleo
familiare, con particolare riferimento dei figli a carico.
Abrogata anche la tabella ove si spiegava a chi spetta la Carta.
A dire sì al documento sono stati LN, PdL, UDC, Ferone
(Part.Pens) e Asquini (Gruppo Misto), mentre PD, IdV-Cittadini e
SA hanno votato contro.
Così Roberto Antonaz (SA) prima della votazione finale: la Social
card è sintomo di una visione elitaria della società, che vede la
povertà come un'incapacità del singolo di guadagnare e lo
condanna a manifestare pubblicamente la propria indigenza. In
realtà, era sufficiente incrementare le pensioni e i salari
minimi. Ora, sarebbe un bene che gli aiuti statali annunciati dal
Governo andassero a sostenere i consumi.
La vocazione e l'indirizzo federalista della mozione sono
condivisi e un certo tipo di differenze tra Nord e Sud Italia
sono presenti. Franco Baritussio (PdL) ritiene non si possa
confondere l'applicazione di uno strumento di intervento nel
welfare, con i suoi fini. La maggioranza, governando con gli
obiettivi che si è data, può e deve correggere il tiro dei
dispositivi che non funzionano bene.
Chiudendo il dibattito generale, l'assessore alla Sanità,
Vladimir Kosic, ha annunciato che il Servizio competente per la
programmazione degli interventi sociali sta predisponendo con il
ministero una convenzione per semplificare e facilitare le
procedure, rendendo possibile l'utilizzo dei fondi disponibili.
(segue)