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CR: mozione Social card, dibattito e voto finale (5)

03.02.2009
13:22
(ACON) Trieste, 03 feb - ET - L'Aula ha accolto a maggioranza la mozione della Lega Nord, ma non prima di averla modificata nella richiesta degli impegni. Ciò che ora si chiede alla Giunta è che si attivi presso il Governo per modificare le norme di concessione della Social card su base regionale, ma anche fare in modo che gli interventi di contrasto alla povertà siano adottati tenendo conto di graduatorie regionali, del differente potere d'acquisto nelle regioni e della composizione del nucleo familiare, con particolare riferimento dei figli a carico. Abrogata anche la tabella ove si spiegava a chi spetta la Carta.

A dire sì al documento sono stati LN, PdL, UDC, Ferone (Part.Pens) e Asquini (Gruppo Misto), mentre PD, IdV-Cittadini e SA hanno votato contro.

Così Roberto Antonaz (SA) prima della votazione finale: la Social card è sintomo di una visione elitaria della società, che vede la povertà come un'incapacità del singolo di guadagnare e lo condanna a manifestare pubblicamente la propria indigenza. In realtà, era sufficiente incrementare le pensioni e i salari minimi. Ora, sarebbe un bene che gli aiuti statali annunciati dal Governo andassero a sostenere i consumi.

La vocazione e l'indirizzo federalista della mozione sono condivisi e un certo tipo di differenze tra Nord e Sud Italia sono presenti. Franco Baritussio (PdL) ritiene non si possa confondere l'applicazione di uno strumento di intervento nel welfare, con i suoi fini. La maggioranza, governando con gli obiettivi che si è data, può e deve correggere il tiro dei dispositivi che non funzionano bene.

Chiudendo il dibattito generale, l'assessore alla Sanità, Vladimir Kosic, ha annunciato che il Servizio competente per la programmazione degli interventi sociali sta predisponendo con il ministero una convenzione per semplificare e facilitare le procedure, rendendo possibile l'utilizzo dei fondi disponibili.

(segue)