CR: mozione Social card, dibattito (4)
(ACON) Trieste, 03 feb - MPB - L'UDC ha sempre avuto
perplessità sulla carta, ha esordito il capogruppo Edoardo Sasco,
ma è comunque uno strumento che mira a contrastare le povertà e a
sostegno del reddito. I limiti però sono evidenti e ciò che dà
più fastidio è la burocrazia che c'è dietro e i costi di essa.
Non siamo tuttavia pregiudizialmente contrari e riteniamo si
possa migliorare.
La carta acquisti, secondo Sergio Lupieri (PD), certifica il
fallimento della maggioranza e del governo, essendosi rivelato
uno strumento che ha dato tante aspettative ma che non funziona.
La forbice economica si sta allargando e questo non è lo
strumento con cui rispondere, è un provvedimento rigido, che nel
sociale finisce con l'ingessare i problemi, una misura di puro
assistenzialismo che non consente di intraprendere un percorso di
vita diverso.
La sostanza della mozione è una critica al governo centrale, e il
centrodestra di questa regione cosa fa? Si è chiesto Mauro
Travanut (PD). Subisce il maltrattamento intestino e a farne le
spese sono i cittadini della regione a causa dell'incertezza del
governo. Lo stato complessivo dell'economia regionale non va
avanti perché la maggioranza non ha i connotati della unitarietà
e la mozione lo dimostra. C'è cecità politica, perché è stata
cancellata una misura legata alla nostra autonomia regionale.
La verifica delle cose fatte non può fermarsi a una singola
misura, ha affermato Massimo Blasoni (PdL) ricordando che per le
nuove povertà la Giunta Tondo ha messo più risorse di quella
Illy (31 milioni contro 20) anche se maggiori risorse allocate
non significa necessariamente maggiore capacità di risolvere il
problema. Non si può confrontare reddito di cittadinanza e Social
card. Ed esiste una pletora di misure, troppo numerose e forse in
sovrapposizione, che con coraggio va semplificata e
omogeneizzata.
Abbiamo denunciato i limiti del provvedimento, la sua difficile
attuazione, le difficoltà di attivazione, le lunghe code per la
verifica della sussistenza di diritto, le tessere non attivate,
tutte situazioni imbarazzanti - ha affermato Annamaria Menosso
(PD), per la quale la Social card è misura sbagliata nel modo in
cui si è stata pensata. Meglio pensare a una rete di servizi che
vada in soccorso di persone che perdono il lavoro e che non
arrivano alla fine del mese.
(segue)