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CR: mozione Social card, dibattito (4)

03.02.2009
13:21
(ACON) Trieste, 03 feb - MPB - L'UDC ha sempre avuto perplessità sulla carta, ha esordito il capogruppo Edoardo Sasco, ma è comunque uno strumento che mira a contrastare le povertà e a sostegno del reddito. I limiti però sono evidenti e ciò che dà più fastidio è la burocrazia che c'è dietro e i costi di essa. Non siamo tuttavia pregiudizialmente contrari e riteniamo si possa migliorare.

La carta acquisti, secondo Sergio Lupieri (PD), certifica il fallimento della maggioranza e del governo, essendosi rivelato uno strumento che ha dato tante aspettative ma che non funziona. La forbice economica si sta allargando e questo non è lo strumento con cui rispondere, è un provvedimento rigido, che nel sociale finisce con l'ingessare i problemi, una misura di puro assistenzialismo che non consente di intraprendere un percorso di vita diverso.

La sostanza della mozione è una critica al governo centrale, e il centrodestra di questa regione cosa fa? Si è chiesto Mauro Travanut (PD). Subisce il maltrattamento intestino e a farne le spese sono i cittadini della regione a causa dell'incertezza del governo. Lo stato complessivo dell'economia regionale non va avanti perché la maggioranza non ha i connotati della unitarietà e la mozione lo dimostra. C'è cecità politica, perché è stata cancellata una misura legata alla nostra autonomia regionale.

La verifica delle cose fatte non può fermarsi a una singola misura, ha affermato Massimo Blasoni (PdL) ricordando che per le nuove povertà la Giunta Tondo ha messo più risorse di quella Illy (31 milioni contro 20) anche se maggiori risorse allocate non significa necessariamente maggiore capacità di risolvere il problema. Non si può confrontare reddito di cittadinanza e Social card. Ed esiste una pletora di misure, troppo numerose e forse in sovrapposizione, che con coraggio va semplificata e omogeneizzata.

Abbiamo denunciato i limiti del provvedimento, la sua difficile attuazione, le difficoltà di attivazione, le lunghe code per la verifica della sussistenza di diritto, le tessere non attivate, tutte situazioni imbarazzanti - ha affermato Annamaria Menosso (PD), per la quale la Social card è misura sbagliata nel modo in cui si è stata pensata. Meglio pensare a una rete di servizi che vada in soccorso di persone che perdono il lavoro e che non arrivano alla fine del mese.

(segue)