News


UDC: Sasco, dubbi su idoneità struttura che accoglie Eluana Englaro

04.02.2009
18:07
(ACON) Trieste, 04 feb - COM/MPB - "I dubbi del ministro del welfare Maurizio Sacconi sul ruolo rivestito dall'ASP "La Quiete" di Udine in relazione al ricovero di Eluana Englaro, sono le stesse che avevano spinto l'UDC a presentare una interrogazione urgente all'assessore alla salute e protezione sociale Vladimiro Kosic, il quale ci ha fornito una risposta rassicurante sulle finalità esclusivamente assistenziali dell'accoglienza della disabile nella struttura geriatrica friulana, mentre ora sembra che le cose stiano andando in modo irrimediabilmente diverso".

Si pronuncia così Edoardo Sasco, presidente del Gruppo consiliare dell'UDC, di fronte alle insistenti notizie sull'avvio di un protocollo finalizzato alla progressiva sospensione dell'idratazione e dell'alimentazione di Eluana Englaro, ricoverata nella sezione geriatria dell'ASP La Quiete che non è però una struttura sanitaria bensì una normale casa di risposo convenzionata con la Regione.

"La sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione è invece una prestazione di tipo sanitario, afferma il capogruppo UDC, per la quale la stessa Corte d'Appello di Milano ha prescritto la somministrazione di sedativi per attenuare le eventuali sofferenze e non si comprende come questo possa avvenire in una struttura che non abbia caratteristiche specifiche di tipo sanitario.

"Pertanto, continua Sasco, permangono forti perplessità sia sull'adeguatezza della casa di riposo a svolgere funzioni che siano diverse dall'assistenza alle persone disabili, sia sull'utilizzo di personale comunque dipendente dal sistema sanitario regionale, che dovrebbe comunque richiedere e ottenere al riguardo una specifica autorizzazione, però non conciliabile con l'asserita estraneità del nostro servizio sanitario regionale da ogni intervento diretto o indiretto per porre fine alla vita di Eluana.

"Questa triste vicenda, conclude il capogruppo UDC, si gioca sciaguratamente sul piano di dispute di carattere legale e formale, mentre c'è di mezzo una vita umana, che non può essere soppressa né per sentenza né con espedienti di tipo burocratico, ragion per cui Regione e Ministero per la salute devono puntare invece solo alla sostanza, che è quella di non consentire un disegno finalizzato alla introduzione dell'eutanasia nel nostro Paese".