Ballaman visita centro tetraparaplegici di Spilimbergo (2)
(ACON) Spilimbergo, 05 feb - MPB - Il centro del Progetto
Spilimbergo, situato in una parte degli spazi e delle strutture
che nel 1976 la Croce Rossa tedesca aveva donato alla popolazione
terremotata, è oggi un punto di riferimento regionale per la
riabilitazione di mielolesi (traumatizzati al midollo spinale)
tetra e paraplegici che, dopo le fasi chirurgica
(vertebromidollare all'Ospedale di Udine) e riabilitativa
intensiva (all'Istituto Gervasutta, sempre a Udine), con cicli di
tre settimane, proseguono nei programmi individuali di
riabilitazione estensiva per conseguire la massima autonomia
possibile, per mantenere buona forma fisica, svolgere pratiche
sportive ed eventualmente avviarsi anche all'agonismo.
Lo sport, infatti - ha tenuto a sottolineare il presidente
Raimondo - è un catalizzatore per uscire dal buio psicologico in
cui cade una persona mielolesa. E al Centro gli esempi famosi non
mancano, da Pamela Pezzuto di Maron di Brugnera, due argenti alle
Olimpiadi di Pechino nel tennis tavolo, all'udinese Rosanna
Menazzi, campionessa italiana di handbike, a Denis Vicentini di
Morsano al Tagliamento, sesto nell'arco olimpico a livello
nazionale.
Centro sanitario regionale, per scelta non accreditato presso il
Servizio sanitario nazionale, con una corsia preferenziale per la
diagnostica, nel quale si lavora sulla prevenzione anche
attraverso un programma di nutrizione e nel quale non si
trascurano aspetti sociali, svolgendo una funzionale di "respiro"
in quelle situazioni di difficoltà familiare temporanea per
evitare il ricorso alla casa di ricovero. E' fondamentale anche
lo scambio che qui si realizza di esperienze e il supporto per
conseguire la patente e l'inserimento lavorativo. Importante
anche l'azione di "pare counseling", ovvero di consulenza alla
pari, con il ruolo che il vecchio disabile può svolgere a favore
di chi ha subito il trauma da poco: "Perchè - ha sottolineato
ancora Raimondo - dopo un trauma così bisogna imparare di nuovo a
conoscere il proprio corpo, che è cambiato, ricostruire la
propria personalità, i rapporti con gli altri, elaborare la
propria condizione".
Passi importanti, al centro dell'impegno di Raimondo, che hanno
portato le presenze a crescere in modo esponenziale, dalle de 72
del 2003 alle 285 del 2007 fino alle 325 del 2008.
La struttura può contare su alcune unità abitative per un totale
di 9 stanze e 14 posti letto in camere dotate di modernissimi
servizi, Internet compreso, palestre, piscina, mensa, spazi per
attività ricreative condotte anche sul territorio, personale
infermieristico e di assistenza, e usufruire degli impianti
sportivi del Comune, sorgendo in prossimità dell'area sportiva di
Spilimbergo.
Un'officina interna, gestita da un disabile, offre l'opportunità
di imparare a usare correttamente gli attrezzi, ma consente anche
riparazioni e manutenzioni che fanno risparmiare risorse e
conservare più a lungo le attrezzature, mentre vecchie carrozzine
vengono rimesse a nuovo e poi donate a Paesi del Terzo mondo.
(fine)