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Ballaman visita centro tetraparaplegici di Spilimbergo (2)

05.02.2009
17:01
(ACON) Spilimbergo, 05 feb - MPB - Il centro del Progetto Spilimbergo, situato in una parte degli spazi e delle strutture che nel 1976 la Croce Rossa tedesca aveva donato alla popolazione terremotata, è oggi un punto di riferimento regionale per la riabilitazione di mielolesi (traumatizzati al midollo spinale) tetra e paraplegici che, dopo le fasi chirurgica (vertebromidollare all'Ospedale di Udine) e riabilitativa intensiva (all'Istituto Gervasutta, sempre a Udine), con cicli di tre settimane, proseguono nei programmi individuali di riabilitazione estensiva per conseguire la massima autonomia possibile, per mantenere buona forma fisica, svolgere pratiche sportive ed eventualmente avviarsi anche all'agonismo.

Lo sport, infatti - ha tenuto a sottolineare il presidente Raimondo - è un catalizzatore per uscire dal buio psicologico in cui cade una persona mielolesa. E al Centro gli esempi famosi non mancano, da Pamela Pezzuto di Maron di Brugnera, due argenti alle Olimpiadi di Pechino nel tennis tavolo, all'udinese Rosanna Menazzi, campionessa italiana di handbike, a Denis Vicentini di Morsano al Tagliamento, sesto nell'arco olimpico a livello nazionale.

Centro sanitario regionale, per scelta non accreditato presso il Servizio sanitario nazionale, con una corsia preferenziale per la diagnostica, nel quale si lavora sulla prevenzione anche attraverso un programma di nutrizione e nel quale non si trascurano aspetti sociali, svolgendo una funzionale di "respiro" in quelle situazioni di difficoltà familiare temporanea per evitare il ricorso alla casa di ricovero. E' fondamentale anche lo scambio che qui si realizza di esperienze e il supporto per conseguire la patente e l'inserimento lavorativo. Importante anche l'azione di "pare counseling", ovvero di consulenza alla pari, con il ruolo che il vecchio disabile può svolgere a favore di chi ha subito il trauma da poco: "Perchè - ha sottolineato ancora Raimondo - dopo un trauma così bisogna imparare di nuovo a conoscere il proprio corpo, che è cambiato, ricostruire la propria personalità, i rapporti con gli altri, elaborare la propria condizione".

Passi importanti, al centro dell'impegno di Raimondo, che hanno portato le presenze a crescere in modo esponenziale, dalle de 72 del 2003 alle 285 del 2007 fino alle 325 del 2008.

La struttura può contare su alcune unità abitative per un totale di 9 stanze e 14 posti letto in camere dotate di modernissimi servizi, Internet compreso, palestre, piscina, mensa, spazi per attività ricreative condotte anche sul territorio, personale infermieristico e di assistenza, e usufruire degli impianti sportivi del Comune, sorgendo in prossimità dell'area sportiva di Spilimbergo.

Un'officina interna, gestita da un disabile, offre l'opportunità di imparare a usare correttamente gli attrezzi, ma consente anche riparazioni e manutenzioni che fanno risparmiare risorse e conservare più a lungo le attrezzature, mentre vecchie carrozzine vengono rimesse a nuovo e poi donate a Paesi del Terzo mondo.

(fine)