PdL: Camber e Tononi su attività Friulia
(ACON) Trieste, 09 feb - COM/AB - Della situazione di Friulia
si interessano due consiglieri regionali del PdL, Piero Camber e
Piero Tononi.
Con la sua interrogazione, Camber vuol fare chiarezza sulla
conduzione della Finanziaria regionale. La Regione, come
azionista di maggioranza, non vuole che Friulia sia una banca
d'affari che faccia utile, ma un'agenzia di sviluppo che sostenga
l'imprenditoria locale. L'amministratore delegato Federico
Marescotti ha dichiarato che Friulia ha già recepito da tempo
quanto definito dalla Regione, in particolar modo mettendo in
atto il Piano di rafforzamento PMI (piccole e medie imprese) per
il quale, ha dichiarato l'ad, sono operativi gli aiuti per 50
milioni e una decina di aziende ne hanno già usufruito. A Camber
questi interventi non risultano, così chiede alla Giunta quante e
quali operazioni con queste specifiche caratteristiche sono state
effettuate su imprese con fatturato inferiore a dieci milioni di
euro da ottobre a oggi, e quali puntuali modalità vantaggiose,
rispetto agli standard applicati alle aziende maggiori, siano
state concesse alle PMI regionali.
Da parte sua, Tononi ritiene indispensabile conoscere la qualità
degli interventi effettuati dalla SGR, società costituita
nell'ambito di Friulia Holding per gestire, tramite il fondo
Aladin, progetti nell'ambito della cosiddetta Euroregione, con
l'ipotesi di un coinvolgimento di Veneto, Carinzia e Slovenia.
Bisogna sapere - da qui l'interpellanza di Tononi - se
corrisponde al vero che nessuno dei partner ha sottoscritto quote
del fondo e perché. L'Esecutivo regionale dovrà anche verificare
la qualità degli interventi posti in essere, che sino a oggi
appaiono insignificanti e confermare se, a fronte dei notevoli
costi di gestione, le perdite sono cospicue: 156mila euro nel
2007, tra i 500mila e i 600mila nel 2008 e stimate ancora più
elevate per il 2009.