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Giornata ricordo, mostra e libro in Consiglio (1)

10.02.2009
18:03
(ACON) Trieste, 10 feb - DT - Un diario di vita, senza aggiunte di fantasia o sdolcinature sentimentali. Rispettando, sempre, le singole, appassionate sventure. Cinquant'anni fa, lo sradicamento di istriani, fiumani e dalmati verso un lembo di terra del Friuli occidentale, le Villotte di San Quirino. Oggi, nella Giornata del ricordo, la presentazione di un libro, "Opzione: italiani!" e di una mostra che lo documenta fotograficamente, che non intendono commemorare ma scrivere in punta di piedi la storia vissuta da queste famiglie esiliate.

Il volume di Luigino Vador e la mostra curata da Nicoletta Ros sono stati presentati in Consiglio regionale dal vicepresidente dell'Assemblea Maurizio Salvador assieme all'assessore al Personale Elio De Anna.

Nella sala Tessitori prima (per il libro), e nell'Aula del Consiglio poi per inaugurare la mostra allestita nei Passi perduti, si sono susseguiti gli interventi delle autorità.

"Sono due iniziative con le quali il Consiglio ha voluto che anche in questa sede si celebrasse per la prima volta il Giorno del ricordo facendo proprie le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul dovere delle istituzioni, a tutti i livelli, di un riconoscimento troppo a lungo mancato", ha affermato il vicepresidente Salvador che, ricordando l'entità dell'esodo (350 mila italiani), ha evidenziato l'insediamento di molte famiglie in particolare in provincia di Pordenone, al Dandolo di Maniago, a Roveredo in Piano, a Fontanafredda e, appunto, alle Villotte di San Quirino.

"Il ricordo delle sofferenze di questa gente deve essere tramandato alle giovani generazioni al pari dell'Olocausto e delle altre tragedie dell'umanità. Il dramma delle foibe e dell'esodo per migliaia di italiani è stato, per troppi anni, mantenuto nel silenzio. Iniziative come quella di oggi diventano occasione per riflettere sia sulla validità storica sia sulle attuali potenzialità della singolare identità giuliano-dalmata. Un compito, quello di contribuire a fare memoria del passato, che spetta anche alle amministrazioni pubbliche", ha concluso Salvador indicando in questo le ragioni del forte impegno del Consiglio regionale.

"Avete dematerializzato le pietre, coltivato i terreni, vi siete inseriti nel nostro territorio senza spingere, senza protestare, non è da tutti, ha commentato De Anna. E oggi questo territorio si è arricchito e sviluppato anche grazie a voi, siete un esempio per i vostri e per i nostri figli. Rimangono, certo, dei profondi solchi da rimarginare, le istituzioni, non solo quelle locali, forse non hanno svolto fino in fondo il loro dovere".

(segue)