Giornata ricordo, mostra e libro in Consiglio (1)
(ACON) Trieste, 10 feb - DT - Un diario di vita, senza aggiunte
di fantasia o sdolcinature sentimentali. Rispettando, sempre, le
singole, appassionate sventure. Cinquant'anni fa, lo sradicamento
di istriani, fiumani e dalmati verso un lembo di terra del Friuli
occidentale, le Villotte di San Quirino. Oggi, nella Giornata del
ricordo, la presentazione di un libro, "Opzione: italiani!" e di
una mostra che lo documenta fotograficamente, che non intendono
commemorare ma scrivere in punta di piedi la storia vissuta da
queste famiglie esiliate.
Il volume di Luigino Vador e la mostra curata da Nicoletta Ros
sono stati presentati in Consiglio regionale dal vicepresidente
dell'Assemblea Maurizio Salvador assieme all'assessore al
Personale Elio De Anna.
Nella sala Tessitori prima (per il libro), e nell'Aula del
Consiglio poi per inaugurare la mostra allestita nei Passi
perduti, si sono susseguiti gli interventi delle autorità.
"Sono due iniziative con le quali il Consiglio ha voluto che
anche in questa sede si celebrasse per la prima volta il Giorno
del ricordo facendo proprie le parole del presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano sul dovere delle istituzioni, a
tutti i livelli, di un riconoscimento troppo a lungo mancato", ha
affermato il vicepresidente Salvador che, ricordando l'entità
dell'esodo (350 mila italiani), ha evidenziato l'insediamento di
molte famiglie in particolare in provincia di Pordenone, al
Dandolo di Maniago, a Roveredo in Piano, a Fontanafredda e,
appunto, alle Villotte di San Quirino.
"Il ricordo delle sofferenze di questa gente deve essere
tramandato alle giovani generazioni al pari dell'Olocausto e
delle altre tragedie dell'umanità. Il dramma delle foibe e
dell'esodo per migliaia di italiani è stato, per troppi anni,
mantenuto nel silenzio. Iniziative come quella di oggi diventano
occasione per riflettere sia sulla validità storica sia sulle
attuali potenzialità della singolare identità giuliano-dalmata.
Un compito, quello di contribuire a fare memoria del passato, che
spetta anche alle amministrazioni pubbliche", ha concluso
Salvador indicando in questo le ragioni del forte impegno del
Consiglio regionale.
"Avete dematerializzato le pietre, coltivato i terreni, vi siete
inseriti nel nostro territorio senza spingere, senza protestare,
non è da tutti, ha commentato De Anna. E oggi questo territorio
si è arricchito e sviluppato anche grazie a voi, siete un esempio
per i vostri e per i nostri figli. Rimangono, certo, dei profondi
solchi da rimarginare, le istituzioni, non solo quelle locali,
forse non hanno svolto fino in fondo il loro dovere".
(segue)