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PdL: Camber, mantenere facoltà di Architettura a Trieste

10.02.2009
18:08
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/DT - "Razionalizzare e ottimizzare le risorse destinate alle università della regione mantenendo la sede della facoltà di Architettura a Trieste".

E' quanto emerso da un incontro tra il presidente della VI Commissione consiliare Piero Camber (PdL) e i rappresentanti degli studenti della facoltà Alessandro Tosatto e Andrea Peraz, che hanno già raccolto 300 firme contro il ventilato trasferimento a Gorizia del biennio di specializzazione di Architettura.

"Alla fine dell'estate - rileva Camber - sembrava concretizzarsi la possibilità di unire la facoltà di Architettura di Trieste con il corso di laurea di Udine, spostando il tutto a Gorizia: ipotesi che avrebbe forse semplificato lo scenario regionale, anche sulla base di cospicui finanziamenti da parte delle amministrazioni goriziane. Ma questa proposta non ha trovato attuazione; eppure il rettore dell'ateneo triestino Francesco Peroni ha già esposto l'ipotesi di spostare intanto il biennio di specializzazione dal capoluogo regionale a Gorizia con l'onerosa conseguenza di creare doppioni di tutti i supporti didattici, a partire dalla biblioteca.

Il perseguimento di questo obiettivo da parte dell'università porterebbe a effetti opposti rispetto alla riduzione degli sprechi e alla razionalizzazione nel panorama accademico della regione. Oltre a una frammentazione delle sedi, delle segreterie di facoltà e della biblioteca, si verrebbero infatti a creare ben tre poli regionali che si occupano di Architettura: Trieste, Udine e Gorizia.

Eppure - prosegue l'esponente del PdL - la Fondazione CrTrieste aveva stanziato sin dal 1998 750 milioni di lire per cinque anni allo scopo di far diventare la nuova facoltà triestina un'eccellente alternativa a Venezia. Oggi, dopo dieci anni, si assiste a un vero e proprio abbandono dell'ambizioso progetto con un sostanziale disimpegno dell'università e di chi la gestisce.

La città di Trieste - evidenzia ancora Camber - sembra non accorgersi che sta per essere scippata di una fetta importante di un progetto in cui aveva investito molto, con un notevole danno anche all'economia locale. Gli studenti - conclude - non sono dei pacchi postali da recapitare da una città all'altra. E' di vitale importanza recepire le loro richieste ed evitare un notevole danno culturale ed economico al capoluogo giuliano".

Nei prossimi giorni, fa infine sapere il consigliere, gli studenti incontreranno l'assessore regionale all'Università Alessia Rosolen.