PdL: Camber, mantenere facoltà di Architettura a Trieste
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/DT - "Razionalizzare e ottimizzare
le risorse destinate alle università della regione mantenendo la
sede della facoltà di Architettura a Trieste".
E' quanto emerso da un incontro tra il presidente della VI
Commissione consiliare Piero Camber (PdL) e i rappresentanti
degli studenti della facoltà Alessandro Tosatto e Andrea Peraz,
che hanno già raccolto 300 firme contro il ventilato
trasferimento a Gorizia del biennio di specializzazione di
Architettura.
"Alla fine dell'estate - rileva Camber - sembrava concretizzarsi
la possibilità di unire la facoltà di Architettura di Trieste con
il corso di laurea di Udine, spostando il tutto a Gorizia:
ipotesi che avrebbe
forse semplificato lo scenario regionale, anche sulla base di
cospicui finanziamenti da parte delle amministrazioni goriziane.
Ma questa proposta non ha trovato attuazione; eppure il rettore
dell'ateneo triestino Francesco Peroni ha già esposto l'ipotesi
di spostare intanto il biennio di specializzazione dal capoluogo
regionale a Gorizia con l'onerosa conseguenza di creare doppioni
di tutti i supporti didattici, a partire dalla biblioteca.
Il perseguimento di questo obiettivo da parte dell'università
porterebbe a effetti opposti rispetto alla riduzione degli
sprechi e alla razionalizzazione nel panorama accademico della
regione. Oltre a una frammentazione delle sedi, delle segreterie
di facoltà e della biblioteca, si verrebbero infatti a creare ben
tre poli regionali che si occupano di Architettura: Trieste,
Udine e Gorizia.
Eppure - prosegue l'esponente del PdL - la Fondazione CrTrieste
aveva stanziato sin dal 1998 750 milioni di lire per cinque anni
allo scopo di far diventare la nuova facoltà triestina
un'eccellente alternativa a Venezia. Oggi, dopo dieci anni, si
assiste a un vero e proprio abbandono dell'ambizioso progetto con
un sostanziale disimpegno dell'università e di chi la gestisce.
La città di Trieste - evidenzia ancora Camber - sembra non
accorgersi che sta per essere scippata di una fetta importante di
un progetto in cui aveva investito molto, con un notevole danno
anche all'economia locale. Gli studenti - conclude - non sono dei
pacchi postali da recapitare da una città all'altra. E' di vitale
importanza recepire le loro richieste ed evitare un notevole
danno culturale ed economico al capoluogo giuliano".
Nei prossimi giorni, fa infine sapere il consigliere, gli
studenti incontreranno l'assessore regionale all'Università
Alessia Rosolen.