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Giornata ricordo, mostra e libro in Consiglio (2)

10.02.2009
18:06
(ACON) Trieste, 10 feb - DT - La pubblicazione (237 pagine, SBC Edizioni, 18 euro) e la mostra (un pannello per ogni famiglia esule) sono state pensate e fortemente volute dal Circolo ricreativo Villotte, un lavoro immane di ascolto e sintesi, una ricostruzione che vuole lasciare ai giovani una testimonianza forte, monito perché si sappia cosa generino le guerre.

Alle Villotte, queste incolte praterie estese a nord di Pordenone, arrivò una quarantina di famiglie di esuli provenienti da vari campi profughi (Trieste, Cremona, Brescia, Altamura), in realtà avevano lasciato Pola, Visignano, Rovigno, Parenzo, Cittanova, Buie, Umago, Portole, Pirano, Visinada. E così, si scopre lo smarrimento di chi per primo, nell'ottobre del 1957, si insedia in "quella pietraia infinita, il podere numero 27, con l'elettricità non ancora allacciata e i terreni mai coltivati. Con un viaggio avevamo fatto due espatri: nel primo eravamo usciti dal nostro paese divenuto per noi straniero; nel secondo, eravamo entrati in quello che era il nostro, ma dove eravamo considerati stranieri". E poi, la nostalgia e il profumo del mare, l'alba sulle "rive", la terra morbida e fertile dell'Istria, le vigne e gli ulivi, la malvasia e il terrano, il ballo sulla piazzetta, le partite a pallone, le carte la domenica pomeriggio, gli anni spensierati che non tornano più, i canti di cui si scordano le parole, nulla più da rivendicare, i camion, le poche cose radunate, italiani senza lingua e religione, il campo profughi, il freddo, le coperte militari sporche di sangue, Trieste italiana e "il funerale della nostra terra", San Marco come protettore della nuova comunità e il leone come simbolo, i dolori alle ossa per una terra che non si arrende, una casa da riscattare uguale a tutte le altre con un ettaro di vigneto, la stalla e gli attrezzi da lavoro per domare i campi.

La mostra rimarrà aperta sino al 27 marzo (con orario da lunedì a giovedì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30; venerdì 9.30-12.30), inclusa un'apertura straordinaria domenica 15 febbraio, occasione che consentirà di visitare anche la mostra di quadri e fotografie di Luigi Spacal.

(foto; immagini alle tv)

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