V Commissione incontra europarlamentari su misure anticrisi
(ACON) Bruxelles, 11 feb - AB - Gli echi del vertice Ecofin,
che ha riunito a Bruxelles i ministri economici degli Stati
membri dell'Unione europea per mettere a punto le linee
anticrisi, si sono inevitabilmente intrecciati negli incontri
istituzionali che la V Commissione del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia, con il suo presidente Roberto Marin (PdL)
e numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione, sta
tenendo in questi giorni nella capitale del Belgio con diversi
organismi comunitari e dove è stata raggiunta dall'assessore
Federica Seganti.
La proposta del ministro Tremonti di legare gli aiuti all'impegno
di non licenziare trova condivisione anche nell'on. Musacchio,
europarlamentare e capogruppo di PRC-SE, molto critico però sulla
proposta di impiegare il fondo sociale per l'assistenza.
L'incontro si è tenuto al Parlamento europeo, dove la Commissione
consiliare si è confrontata anche con gli on. Prodi (Democratici
e Liberali), Braghetto (PPE) e Berlato (Unione per l'Europa delle
Nazioni), che hanno auspicato un sempre migliore raccordo tra le
istituzioni ai vari livelli affinché il gioco di squadra porti
l'Italia a contare in modo più incisivo nelle scelte comunitarie.
Per l'on. Costa (Democratici e Liberali) una delle questioni più
calde per la nostra regione è legata al ruolo dell'Adriatico
nella direttrice dei traffici verso il centro e nord Europa, di
cui si sta occupando proprio in questi giorni Bruxelles.
A loro, il presidente Marin ha specificato che la V Commissione
sta predisponendo, ed è una novità assoluta, un documento di
indirizzi sulle politiche comunitarie della Regione, che la
Giunta sarà tenuta a seguire come utile strumento operativo, e
quanto emergerà dagli incontri di Bruxelles sarà utile per
completare in modo armonico questo lavoro. Il nuovo contesto in
cui oggi si trova a operare il Friuli Venezia Giulia, ha quindi
aggiunto l'assessore Seganti, impone di cogliere al meglio le
opportunità che ci vengono offerte dalla Comunità europea per
trasferirle ai nostri cittadini, ma anche al tessuto produttivo.
A proposito di misure anticrisi, il responsabile dell'Ufficio di
collegamento della nostra Regione a Bruxelles, Giorgio Perini, ha
riferito gli esiti della riunione operativa tenuta 24 ore prima a
Roma, dove sono state messe a punto le modalità che dovrebbero
consentire all'Italia di avere disco verde dalla Comunità già il
prossimo marzo. In pratica, a Bruxelles si è deciso di introdurre
regole più elastiche sugli aiuti di stato, limitatamente al
biennio 2009/2010, ponendo un tetto all'intervento pubblico a
500.000 euro per impresa, sotto forma di prestito agevolato,
garanzie, contributi su interessi sui prestiti, partecipazione al
capitale di rischio. Serve però un piano per ogni Stato membro,
sul quale dovrà esprimersi la Comunità.
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