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V Commissione incontra europarlamentari su misure anticrisi

11.02.2009
16:39
(ACON) Bruxelles, 11 feb - AB - Gli echi del vertice Ecofin, che ha riunito a Bruxelles i ministri economici degli Stati membri dell'Unione europea per mettere a punto le linee anticrisi, si sono inevitabilmente intrecciati negli incontri istituzionali che la V Commissione del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, con il suo presidente Roberto Marin (PdL) e numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione, sta tenendo in questi giorni nella capitale del Belgio con diversi organismi comunitari e dove è stata raggiunta dall'assessore Federica Seganti.

La proposta del ministro Tremonti di legare gli aiuti all'impegno di non licenziare trova condivisione anche nell'on. Musacchio, europarlamentare e capogruppo di PRC-SE, molto critico però sulla proposta di impiegare il fondo sociale per l'assistenza. L'incontro si è tenuto al Parlamento europeo, dove la Commissione consiliare si è confrontata anche con gli on. Prodi (Democratici e Liberali), Braghetto (PPE) e Berlato (Unione per l'Europa delle Nazioni), che hanno auspicato un sempre migliore raccordo tra le istituzioni ai vari livelli affinché il gioco di squadra porti l'Italia a contare in modo più incisivo nelle scelte comunitarie. Per l'on. Costa (Democratici e Liberali) una delle questioni più calde per la nostra regione è legata al ruolo dell'Adriatico nella direttrice dei traffici verso il centro e nord Europa, di cui si sta occupando proprio in questi giorni Bruxelles.

A loro, il presidente Marin ha specificato che la V Commissione sta predisponendo, ed è una novità assoluta, un documento di indirizzi sulle politiche comunitarie della Regione, che la Giunta sarà tenuta a seguire come utile strumento operativo, e quanto emergerà dagli incontri di Bruxelles sarà utile per completare in modo armonico questo lavoro. Il nuovo contesto in cui oggi si trova a operare il Friuli Venezia Giulia, ha quindi aggiunto l'assessore Seganti, impone di cogliere al meglio le opportunità che ci vengono offerte dalla Comunità europea per trasferirle ai nostri cittadini, ma anche al tessuto produttivo.

A proposito di misure anticrisi, il responsabile dell'Ufficio di collegamento della nostra Regione a Bruxelles, Giorgio Perini, ha riferito gli esiti della riunione operativa tenuta 24 ore prima a Roma, dove sono state messe a punto le modalità che dovrebbero consentire all'Italia di avere disco verde dalla Comunità già il prossimo marzo. In pratica, a Bruxelles si è deciso di introdurre regole più elastiche sugli aiuti di stato, limitatamente al biennio 2009/2010, ponendo un tetto all'intervento pubblico a 500.000 euro per impresa, sotto forma di prestito agevolato, garanzie, contributi su interessi sui prestiti, partecipazione al capitale di rischio. Serve però un piano per ogni Stato membro, sul quale dovrà esprimersi la Comunità.

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