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Ballaman incontra giovani argentini originari del FVG

18.02.2009
12:55
(ACON) Trieste, 18 feb - DT - Luis lavora per un'azienda informatica, abita a Cordoba ma i suoi sono di Barbana, in Istria. Augusto è di Rosario ma con i nonni di Lonca vicino a Codroipo e studia giurisprudenza. E poi c'è Francesco, studia economia, lui vive a Salta e ha i parenti ad Artegna. Gli altri quindici giovani, tutti argentini tra i 20 e i 35 anni, sono laureati in economia, piccoli imprenditori, insegnanti e un sociologo. Per venti giorni, fino al 23 febbraio, vivono e viaggiano in Friuli Venezia Giulia, in quella che è la terra dei loro genitori o dei nonni. In quello che, per molti, "sarà il viaggio della vita", per usare le parole di Cecilia Brumat, presidente dell'Associazione lavoratori emigrati del Friuli Venezia Giulia (ALEF) che, in collaborazione con l'EFASCE (Ente friulano assistenza sociale culturale emigranti) e l'ERAPLE (Ente regionale Acli per i problemi dei lavoratori emigrati) organizza un viaggio-studio di tre settimane per giovani discendenti di corregionali emigrati, in questo caso, in Sud America. Che poi sono tutt'altro che pochi: sei milioni gli italiani in Argentina, oltre un milione quelli con genitori e nonni del Friuli Venezia Giulia.

Sono stati ricevuti in Consiglio regionale, a Trieste, dal presidente Edouard Ballaman. "La nostra è una Regione che crede e investe in progetti come questo, il legame con le proprie origini va rinsaldato. Dopotutto, voi siete i nostri ambasciatori nel mondo. E, con la globalizzazione, essere consapevoli della forza delle nostre radici ci permetterà di non essere strappati via. E' importante sapere chi siamo, ed esserne orgogliosi.

"Quando i vostri nonni sono partiti, ha ricordato ancora Ballaman, questa era una regione tra le più povere di un Paese tra i più poveri in Europa, oggi siamo ai vertici nella UE in quanto a capacità produttiva. E ciò grazie anche al sacrificio di chi, con le sue rimesse dall'estero, ha permesso al Friuli Venezia Giulia di crescere, svilupparsi, modernizzarsi".

I friulani sparsi nel mondo sono circa 5 milioni, la seconda città più friulana dopo Udine è Toronto, in Canada: "tutto questo è un patrimonio importante, ha fatto notare in conclusione Ballaman, ecco perché qualunque sia stata la forza politica a governare la Regione si è sempre voluto investire sui corregionali all'estero".

(foto; immagini tv)