PD: Iacop e Travanut, su pdl sicurezza c'è tanta confusione
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/DT - I consiglieri regionali del
Partito Democratico Franco Iacop e Mauro Travanut sottolineano
come - nel corso dei lavori del Comitato ristretto della V
Commissione consiliare - continui, in un crescendo di emendamenti
e modifiche, la confusione della maggioranza sui temi della
sicurezza e della polizia urbana. L'assessore Federica Seganti,
infatti, insiste sulla strada di centralizzazione e controllo
della Regione sulla polizia municipale, esautorando di fatto i
Comuni dalla gestione dei propri corpi di polizia.
"Si insiste con il voler introdurre le ronde di volontari - ha
sottolineato Iacop - senza capire quale ruolo possano avere e
come possano aggiungersi agli operatori della sicurezza già
presenti sul territorio. Inoltre, siamo contrari all'obbligo di
armare la polizia urbana, crediamo sia una scelta che deve
spettare ai singoli Comuni sulla base dei loro regolamenti.
Si prevede perfino l'esternalizzazione dei servizi di sicurezza,
realizzando così un guazzabuglio dove vigili urbani, guardie
giurate e ronde di volontari si muoveranno insieme rischiando di
intralciarsi a vicenda".
L'intero impianto appare dettato dalla necessità di costruire
nuove unità di intervento, nuovi pletorici comitati che
intaseranno l'attività degli operatori, portando a un inutile
dispendio di denaro pubblico, rimarcano ancora i consiglieri. La
previsione di ulteriori 10 milioni di euro per l'attivazione
della legge pare un'esagerazione in una regione i cui tassi di
criminalità sono tra i più bassi d'Italia e, soprattutto, in un
momento di grave crisi economica che colpisce i cittadini e le
imprese del Friuli Venezia Giulia. Meglio sarebbe stato
utilizzare le risorse per le politiche sociali e economiche.
"Le stesse risorse - aggiunge il consigliere Travanut - non sono
legate a programmi e progetti specifici di integrazione tra i
diversi operatori della sicurezza, come prevedeva il disegno di
legge proposto dal centrosinistra, ma dipendono dalla discrezione
della Giunta senza obiettivi e finalità precise".
Meglio sarebbe stato, concludono i consiglieri, razionalizzare
gli interventi evitando gli sprechi e raccordarsi con le forze
dell'ordine già presenti sul territorio, lasciando ai Comuni di
gestire in autonomia l'uso della polizia urbana per i compiti ai
quali è destinata. Appare sempre più evidente che il testo
risponde solo a contraddittorie esigenze di fare propaganda e non
alle concrete necessità dei cittadini.