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PD: Iacop e Travanut, su pdl sicurezza c'è tanta confusione

19.02.2009
17:38
(ACON) Trieste, 19 feb - COM/DT - I consiglieri regionali del Partito Democratico Franco Iacop e Mauro Travanut sottolineano come - nel corso dei lavori del Comitato ristretto della V Commissione consiliare - continui, in un crescendo di emendamenti e modifiche, la confusione della maggioranza sui temi della sicurezza e della polizia urbana. L'assessore Federica Seganti, infatti, insiste sulla strada di centralizzazione e controllo della Regione sulla polizia municipale, esautorando di fatto i Comuni dalla gestione dei propri corpi di polizia.

"Si insiste con il voler introdurre le ronde di volontari - ha sottolineato Iacop - senza capire quale ruolo possano avere e come possano aggiungersi agli operatori della sicurezza già presenti sul territorio. Inoltre, siamo contrari all'obbligo di armare la polizia urbana, crediamo sia una scelta che deve spettare ai singoli Comuni sulla base dei loro regolamenti.

Si prevede perfino l'esternalizzazione dei servizi di sicurezza, realizzando così un guazzabuglio dove vigili urbani, guardie giurate e ronde di volontari si muoveranno insieme rischiando di intralciarsi a vicenda".

L'intero impianto appare dettato dalla necessità di costruire nuove unità di intervento, nuovi pletorici comitati che intaseranno l'attività degli operatori, portando a un inutile dispendio di denaro pubblico, rimarcano ancora i consiglieri. La previsione di ulteriori 10 milioni di euro per l'attivazione della legge pare un'esagerazione in una regione i cui tassi di criminalità sono tra i più bassi d'Italia e, soprattutto, in un momento di grave crisi economica che colpisce i cittadini e le imprese del Friuli Venezia Giulia. Meglio sarebbe stato utilizzare le risorse per le politiche sociali e economiche.

"Le stesse risorse - aggiunge il consigliere Travanut - non sono legate a programmi e progetti specifici di integrazione tra i diversi operatori della sicurezza, come prevedeva il disegno di legge proposto dal centrosinistra, ma dipendono dalla discrezione della Giunta senza obiettivi e finalità precise".

Meglio sarebbe stato, concludono i consiglieri, razionalizzare gli interventi evitando gli sprechi e raccordarsi con le forze dell'ordine già presenti sul territorio, lasciando ai Comuni di gestire in autonomia l'uso della polizia urbana per i compiti ai quali è destinata. Appare sempre più evidente che il testo risponde solo a contraddittorie esigenze di fare propaganda e non alle concrete necessità dei cittadini.