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PdL: Camber, dubbi su legittimità visite fiscali in ASS

24.02.2009
16:55
(ACON) Trieste, 24 feb - COM/ET - Alcune Aziende sanitarie convocherebbero, tramite telegramma, i dipendenti regionali ammalati presso gli ambulatori per sottoporli a visita fiscale, evitando così di andare a domicilio.

Da questa notizia, apparsa sulla stampa e che si riferirebbe a un volantino del Coordinamento sindacale autonomo (CSA), ha preso le mosse l'interrogazione presentata alla Giunta dal consigliere regionale del Popolo della Libertà Piero Camber.

L'esponente della maggioranza ha evidenziato diversi aspetti della questione, considerando i dubbi in merito alle eventuali responsabilità e coperture assicurative nel caso il dipendente regionale, durante il tragitto, dovesse avere un incidente. Altrettanto evidenziato anche il fatto che con questa procedura di controllo presso le strutture ASS vengono a cadere gli obblighi di reperibilità del malato.

Entrando nel merito, Camber chiede quali Aziende sanitarie adottino questo tipo di visita fiscale, se ciò è dovuto a carenza di medici fiscali per le visite domiciliari, se le procedure segnalate si possono ritenere legittime e corrette, e come intenda agire l'Amministrazione nei confronti delle Aziende sanitarie che adottano tali procedure.

È opinione di Camber che, se dovesse essere confermata questa metodologia di visita fiscale, si sarebbe in presenza di una singolare concezione dell'intervento sanitario: sia sul piano della cura, sia su quello del controllo delle false malattie.