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PdL: Galasso, incontri con amministratori sulle priorità

25.02.2009
14:40
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/DT - Infrastrutture, salute, welfare, immigrazione, autonomie locali, economia e occupazione. Sono questi i temi su cui si concentreranno gli incontri organizzati dal PdL in Consiglio, d'intesa con il presidente della Regione Renzo Tondo, rivolti agli amministratori e ai quadri dirigenti del partito. Scopo dell'iniziativa, favorire lo scambio di opinioni, idee e proposte sui principali argomenti che saranno affrontati nei prossimi mesi in Friuli Venezia Giulia.

Lunedì scorso, a Palmanova, il primo incontro, alla presenza del presidente Tondo, del capogruppo consiliare regionale Daniele Galasso e del vicepresidente Franco Baritussio, del coordinatore regionale Isidoro Gottardo, degli assessori alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, all'Ambiente Vanni Lenna e del presidente della IV Commissione Alessandro Colautti.

"Un altro incontro sarà organizzato per discutere delle ricadute di questa crisi sull'economia, ha annunciato Galasso. Il PIL della regione nel 2007 è cresciuto dell'1,8%, nel 2008 dello 0,1% contro la media nazionale, però, del -2%. Abbiamo 2 milioni 757 mila ore di cassa integrazione nel 2007 e un incremento del 54% nel 2008, pari a 4 milioni 245 mila ore. Per quanto riguarda la mobilità, nel 2007 i lavoratori interessati erano 4293, nel 2008 sono passati a 5324. Ventitremila, invece, coloro che sono in cerca di occupazione (incremento di 8000 mila unità rispetto al 2007).

Per evitare di restare fermi - ha proseguito Galasso - la parola d'ordine deve essere infrastrutturazione, che vuol dire più occupazione, reddito e più competitività per il Friuli Venezia Giulia. Ma oltre alle infrastrutture e alle risorse serve qualcos'altro: maggiore semplificazione e certezza dei tempi burocratici. In questa direzione vogliamo recuperare l'autonomia che ci compete in materia edilizia con una legge che garantisca tempi certi sul rilascio dei permessi di costruzione".

Riteniamo di aver esaurito la prima fase della nostra azione di governo in regione che ci ha visti impegnati su tutta una serie di modifiche di norme che ritenevamo incompatibili con i nostri valori. Siamo intervenuti sul debito, su una cultura diseducativa che veniva portata avanti con il Reddito di cittadinanza, abbiamo tagliato una serie di organismi burocratici superflui. Siamo intervenuti sulla legge urbanistica che aveva portato i Comuni alla paralisi - ha ricordato Galasso - abbiamo riformato il commercio, abbiamo approvato l'importante legge Omnibus fino ad arrivare alla nostra prima Finanziaria dove abbiamo dato indicazioni chiare (contenimento della spesa, incremento delle risorse alle Autonomie locali, rafforzamento degli interventi sul sociale e sulla salute). A sostegno dell'economia sono stati fatti investimenti e interventi sull'Irap. Ci giochiamo ora una partita importante, che è quella del federalismo fiscale che diventerà fondamentale per il futuro della regione.

Ora apriamo una seconda fase, che consiste nel costruire in maniera organica le nostre proposte di riforma per la regione che vogliamo e che abbiamo promesso. Per questo motivo abbiamo aperto il confronto visto che non vogliamo agire in solitudine. La questione principale è la salute, che cresce sul versante dei costi assorbendo oltre la metà del bilancio. In questa direzione dobbiamo fare una riforma non per spendere di meno, ma per gestire meglio le risorse a disposizione.

Altri settori sono il welfare, l'immigrazione e le Autonomie locali, dove dovremo intervenire in termini di riforma. Mi riferisco al sistema di finanziamento di Comuni e Province che non sta funzionando e addirittura vede penalizzate le realtà più virtuose. Un altro aspetto su cui dovremo intervenire è quello delle procedure certe per il rilascio di conformità di opere pubbliche.

Infine, siamo chiamati a fare delle scelte sui rifiuti urbani, sopratutto in provincia di Udine: vanno autorizzate, cioè, quelle che sono le discariche necessarie dotandosi delle ultime tecnologie. Se non interverremo, dovremo portare i rifiuti fuori regione a costi esorbitanti. Dovremo, inoltre, dotarci di un sistema energetico regionale che non ci penalizzi. C'è il tema degli elettrodotti e dei rigassificatori. Credo - ha concluso Galasso - sia arrivato il tempo delle scelte".