PdL: Galasso, incontri con amministratori sulle priorità
(ACON) Trieste, 25 feb - COM/DT - Infrastrutture, salute,
welfare, immigrazione, autonomie locali, economia e occupazione.
Sono questi i temi su cui si concentreranno gli incontri
organizzati dal PdL in Consiglio, d'intesa con il presidente
della Regione Renzo Tondo, rivolti agli amministratori e ai
quadri dirigenti del partito. Scopo dell'iniziativa, favorire lo
scambio di opinioni, idee e proposte sui principali argomenti che
saranno affrontati nei prossimi mesi in Friuli Venezia Giulia.
Lunedì scorso, a Palmanova, il primo incontro, alla presenza del
presidente Tondo, del capogruppo consiliare regionale Daniele
Galasso e del vicepresidente Franco Baritussio, del coordinatore
regionale Isidoro Gottardo, degli assessori alle Infrastrutture
Riccardo Riccardi, all'Ambiente Vanni Lenna e del presidente
della IV Commissione Alessandro Colautti.
"Un altro incontro sarà organizzato per discutere
delle ricadute di questa crisi sull'economia, ha annunciato
Galasso. Il PIL della regione nel 2007 è cresciuto dell'1,8%, nel
2008 dello 0,1% contro la media nazionale, però, del -2%. Abbiamo
2 milioni 757 mila ore di cassa integrazione nel 2007 e un
incremento del 54% nel 2008, pari a 4 milioni 245 mila ore. Per
quanto riguarda la mobilità, nel 2007 i lavoratori interessati
erano 4293, nel 2008 sono passati a 5324. Ventitremila, invece,
coloro che sono in cerca di occupazione (incremento di 8000 mila
unità rispetto al 2007).
Per evitare di restare fermi - ha proseguito Galasso - la parola
d'ordine deve essere infrastrutturazione, che vuol dire più
occupazione, reddito e più competitività per il Friuli Venezia
Giulia. Ma oltre alle infrastrutture e alle risorse serve
qualcos'altro: maggiore semplificazione e certezza dei tempi
burocratici. In questa direzione vogliamo recuperare l'autonomia
che ci compete in materia edilizia con una legge che garantisca
tempi certi sul rilascio dei permessi di costruzione".
Riteniamo di aver esaurito la prima fase della nostra azione di
governo in regione che ci ha visti impegnati su tutta una serie
di modifiche di norme che ritenevamo incompatibili con i nostri
valori. Siamo intervenuti sul debito, su una cultura diseducativa
che veniva portata avanti con il Reddito di cittadinanza, abbiamo
tagliato una serie di organismi burocratici superflui. Siamo
intervenuti sulla legge urbanistica che aveva portato i Comuni
alla paralisi - ha ricordato Galasso - abbiamo riformato il
commercio, abbiamo approvato l'importante legge Omnibus fino ad
arrivare alla nostra prima Finanziaria dove abbiamo dato
indicazioni chiare (contenimento della spesa, incremento delle
risorse alle Autonomie locali, rafforzamento degli interventi sul
sociale e sulla salute). A sostegno dell'economia sono stati
fatti investimenti e interventi sull'Irap. Ci giochiamo ora una
partita importante, che è quella del federalismo fiscale che
diventerà fondamentale per il futuro della regione.
Ora apriamo una seconda fase, che consiste nel costruire in
maniera organica le nostre proposte di riforma per la regione che
vogliamo e che abbiamo promesso. Per questo motivo abbiamo aperto
il confronto visto che non vogliamo agire in solitudine. La
questione principale è la salute, che cresce sul versante dei
costi assorbendo oltre la metà del bilancio. In questa direzione
dobbiamo fare una riforma non per spendere di meno, ma per
gestire meglio le risorse a disposizione.
Altri settori sono il welfare, l'immigrazione e le Autonomie
locali, dove dovremo intervenire in termini di riforma. Mi
riferisco al sistema di finanziamento di Comuni e Province che
non sta funzionando e addirittura vede penalizzate le realtà più
virtuose. Un altro aspetto su cui dovremo intervenire è quello
delle procedure certe per il rilascio di conformità di opere
pubbliche.
Infine, siamo chiamati a fare delle scelte sui rifiuti urbani,
sopratutto in provincia di Udine: vanno autorizzate, cioè, quelle
che sono le discariche necessarie dotandosi delle ultime
tecnologie. Se non interverremo, dovremo portare i rifiuti fuori
regione a costi esorbitanti. Dovremo, inoltre, dotarci di un
sistema energetico regionale che non ci penalizzi. C'è il tema
degli elettrodotti e dei rigassificatori. Credo - ha concluso
Galasso - sia arrivato il tempo delle scelte".