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IV Comm: audizioni pdl su disciplina deroghe caccia (1)

26.02.2009
12:33
(ACON) Trieste, 26 feb - DT - Tutti d'accordo, associazioni ed enti sentiti dalla IV Commissione consiliare presieduta da Alessandro Colautti (PdL), sui contenuti della proposta di legge firmata dal collega di gruppo Roberto Marin che, da una parte, detta nuove norme sulla disciplina delle deroghe alle specie cacciabili e, dall'altra, modifica la legge regionale sugli obblighi del Friuli Venezia Giulia nei confronti dell'UE per quanto concerne habitat naturali e fauna selvatica.

Distretti venatori della Carnia, del Collio, del Carso e della laguna di Marano, Italcaccia, Confagricoltura, Associazione friulana migratoristi, Associazione fiere e sagre venatorie, Coldiretti, Unione nazionale caccia, Prosegugio, Anci, Confagricoltura e Kmecka Zveza (l'Associazione degli agricoltori sloveni) hanno espresso un giudizio positivo sul provvedimento che, come ha spiegato Marin, "va a interessare quelle deroghe che la norma regionale non ha fatto funzionare. Oggi interveniamo sugli uccelli selvatici, in futuro aggiusteremo la normativa anche sui mammiferi. Lo faremo per gradi, per non incorrere in infrazioni alle leggi comunitarie. La novità più importante è il riconoscimento dei cacciatori quali soggetti abilitati ai prelievi in deroga. Un'abilitazione che rende giustizia alla loro capacità, esperienza e professionalità. E poi abbiamo responsabilizzato le Province, visto che saranno proprio loro, assieme alla Regione, gli enti deputati al controllo delle specie di uccelli selvatici non cacciabili, che provocano però più di qualche danno alle aziende agro-zootecniche".

Ma le associazioni qualche suggerimento lo hanno anche dato alla Commissione: ad esempio, quello di ampliare le specie oggetto di deroga. E quindi, sì ai prelievi anche per i mammiferi, soprattutto volpi, cervi e cinghiali. Altre tre richieste: snellire un carico burocratico che pare fatto apposta perché i prelievi non venga effettuati, migliorare i rapporti tra mondo agricolo e venatorio da una parte e Province e Regione dall'altro, e una definizione più dettagliata dei periodi e degli orari di caccia.

Secondo il consigliere di IdV-Citt Piero Colussi, però, "questa proposta di legge è palesemente in contrasto con la direttiva comunitaria sulla conservazione degli uccelli selvatici. Rischiamo, come Regione, di venire pesantemente sanzionati da Bruxelles".

Alle 14.30 la seconda tornata di audizioni con le associazioni ambientaliste e di protezione degli animali.

(immagini tv)