PdL, PD, UDC: polo museale portuale Trieste pronto a partire
(ACON) Trieste, 27 feb - DT - Il pontone Ursus, lo storico
rimorchiatore Audax, la centrale idrodinamica, una sottostazione
elettrica di conversione, persino un sommergibile classe Nazario
Sauro in arrivo da La Spezia. E poi macchinari storici,
attrezzature elettromeccaniche di sollevamento, gru, l'archivio
storico. Beni culturali del Porto Vecchio di Trieste, beni da
restaurare per creare il polo museale, progetto messo su carta
con un protocollo d'intesa nel 2007 da Regione, Autorità portuale
e Soprintendenza dei Beni culturali e che costerà 11 milioni e
650 mila euro.
Un valore aggiunto, per il capoluogo giuliano, che assieme ad
altri siti in regione (come i cantieri di Monfalcone, la centrale
elettrica di Malnisio, e poi Cave del Predil e Torviscosa) va a
completare quello che è un vero e proprio percorso museale di
archeologia industriale. Il primo intervento riguarderà la
centrale idrodinamica: quasi sei milioni di euro (di cui 5 dalla
Regione) per trasformarla in museo e sede di attività
scientifiche di ricerca e formazione a livello regionale. Per il
restauro della sottostazione elettrica di conversione serviranno
invece 2 milioni di euro (tutti della Regione), mentre per gli
altri interventi saranno necessari altri 3 milioni e 700 mila
euro, da incassare da Bruxelles.
I finanziamenti, dunque, sono già concessi, quello che manca sono
i progetti, in capo all'AP. A fare da stimolo perché il
cronoprogramma dell'iniziativa non subisca stop e ritardi è la
Regione, tramite la VI Commissione consiliare che si occupa di
beni e attività culturali. "Vogliamo svolgere un ruolo di
garanzia e di coordinamento, ha affermato in una conferenza
stampa nella sede di piazza Oberdan il presidente della
Commissione Piero Camber. Per questo intendiamo incontrarci ogni
sei mesi con tutti gli enti firmatari del protocollo". Protocollo
sottoscritto con l'allora Giunta Illy, "ma non ha importanza,
andiamo avanti e lavoreremo trasversalmente perché la cultura non
ha colori politici. La creazione di questo polo museale
costituirà un'importante opportunità turistica e di lavoro ma
anche di formazione e didattica per i nostri giovani". E a
proposito di lavoro, si pensa alla predisposizione di un piano
finanziario per la riconversione dei lavoratori portuali.
Con Camber erano presenti anche Sergio Lupieri per il PD ed
Edoardo Sasco dell'UDC. "Questo polo museale - così Lupieri -
sarà un arricchimento per Trieste e per l'intero Friuli Venezia
Giulia. Anche perché, oltre all'aspetto culturale, verrà
costruita tutta una serie di eventi di interesse mondiale, sulla
scia di quanto hanno fatto Amburgo, Città del Capo e Sidney. Un
traino importante per l'economia e l'indotto della regione".
"Abbiamo i finanziamenti già stanziati - ha annotato Sasco - è
trascorso un anno e mezzo dal protocollo e siamo ancora qui con
niente. Abbiamo dei gioielli tecnologici da far rivivere, è un
peccato che tutto sia fermo".
Progetti alla mano, non serviranno più di tre anni per completare
uno dei primi e dei più completi poli museali portuali italiani.
(immagini tv)