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CR: legge Memoria, il dibattito (7)

03.03.2009
16:48
(ACON) Trieste, 03 mar - DT - Una legge con dei rischi secondo Roberto Antonaz (SA). Molte delle associazioni identificate nel provvedimento potevano essere finanziate con le norme vigenti, ha precisato, mentre altre già sostenute dalla Regione, ricadendo ora in questo provvedimento, si vedranno per assurdo ridurre i contributi. E questo lo abbiamo paventato anche in Commissione. E' strano, poi, che una proposta così sia portata avanti dall'UDC, non si può pensare che la Memoria sia unica.

Ha annunciato il voto contrario del PD Gianfranco Moretton. Riteniamo questo provvedimento offensivo, oltre che inutile, ha affermato. Si fa riferimento al mantenimento della Memoria, ma dietro questo titolo non c'è contenuto, non c'è nulla che ci faccia richiamare ai valori della Memoria stessa. Diciamo le cose come stanno: questa è una norma che prevede esclusivamente l'assegnazione di contributi alle associazioni combattentistiche e d'arma.

Questa sinistra si trincera dietro posizioni ideologiche che però non guardano alla realtà, è stato il commento di Danilo Narduzzi (LN). Sembra che nel mondo ci sia un solo popolo che possiede il termine Memoria. Invece, la Memoria è collettiva, tanti popoli hanno sofferto ed è questo che sta alla base di questa legge.

In conclusione, l'intervento dell'assessore alla Cultura Roberto Molinaro. La Giornata della Memoria e quella del Ricordo sono temi alti, importanti, ma altra cosa rispetto al contenuto del provvedimento in esame. Dispiace poi osservare che siamo ancora nelle condizioni di fare una sorta di classifica su questi argomenti: così non si va da nessuna parte.

C'è una norma regionale, ha spiegato ancora Molinaro, che non riguarda queste associazione, ma nella quale vengono considerate, e non da oggi, e sono le tabelle della cultura. Ma forse è giusto che i partigiani possano avere una collocazione propria. Quindi, se vogliamo superare le tabelle, è necessario creare contenitori specifici. Da una parte, dunque, il testo è il giusto riconoscimento alle associazioni combattentistiche e d'arma per le attività che svolgono (e opportunamente la loro attività viene ridefinita), dall'altra, se ne prevede il sostegno economico a determinate condizioni. Un contenuto preciso sul quale la Giunta esprime piena condivisione.

(segue)