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CR: mozione testamento biologico, dibattito (4)

04.03.2009
13:10
(ACON) Trieste, 04 mar - DT - Ad aprire il dibattito sulla mozione sul testamento biologico, il consigliere del PD Alessandro Tesini. Mi chiedo se a dicembre, con la Finanziaria, nel silenzio delle posizioni ufficiali, non fosse il caso che l'Aula mandasse un segnale a chi ripetutamente lo chiedeva su cosa sarebbe successo nel caso in cui una struttura sanitaria avesse prestato le erogazioni richieste dalla famiglia Englaro. Noi lì abbiamo fatto finta di non sentire. Come mettere insieme il diritto alla cura e la tutela contro l'accanimento terapeutico? Con una legge. E alla famiglia Englaro rivolgiamo l'apprezzamento per il modo con cui ha saputo rendere pubblica, nella giusta sobrietà, una grande sofferenza. Perché quello che ha patito sia di utilità a tutti noi che ora interveniamo su questi temi.

Siamo contrari all'accanimento terapeutico e contrari alla sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione, sostegni vitali irrinunciabili. E' la posizione di Edoardo Sasco (UDC). Una convinzione che non deriva dalla natura confessionale, ma che si fonda sulla Costituzione che fa proprio il principio dell'irrinunciabilità della vita. La legge che vogliamo deve poter far esprimere liberamente la coscienza dei singoli parlamentari e non le indicazioni delle segreterie dei partiti. Alla Regione chiediamo di dare completa assistenza al malato e alla sua famiglia.

Per Paolo Ciani (PdL) la solidarietà è da estendere a tutte le famiglie che si trovano a vivere ogni giorno questo dramma e che non devono essere ignorate dalle istituzioni. Solo in Friuli Venezia Giulia sono 80 le persone nelle stesse identiche condizioni di Eluana Englaro. La Regione e noi tutti dobbiamo attivarci con le strutture sanitarie affinché le famiglie vengano sostenute e non lasciate sole, lo ribadiamo anche nel nostro ordine del giorno. Perché questo è il dramma vero.

Secondo Massimo Blasoni (PdL) il rischio da non correre è che in assenza di una legge sia la magistratura a intervenire su questi argomenti. E allora preferisco una legge con tutti i limiti che può avere nel codificare una materia così complessa, sapendo anche che centrodestra e centrosinistra non saranno in grado di riassumere tutte le posizioni, né deve spaventarci la trasversalità delle coscienze su un tema come questo. Diciamo no alla mozione della SA perché non si limita a chiedere al Parlamento di legiferare, ma insinua come farlo.

Il concetto d'amore non si può definire, né tanto meno renderlo legge per tutti, è un salto individuale, è questa la ragione delle tensioni tra religiosi e laici, è il commento di Mauro Travanut (PD). Quando la tecnologia raggiunge elevati livelli di sviluppo, tocca la metafisica. E allora la tensione tra chi crede e chi no sta nell'interpretazione del Vecchio e del Nuovo Testamento. Ma la sacralità della vita non è più tale, perché Dio è sceso tra gli uomini e si è fatto uomo.

(segue)