CR: mozione testamento biologico, dibattito (7)
(ACON) Trieste, 04 mar - DT - A preannunciare il voto di
astensione sulla mozione di SA sul testamento biologico è stato
Franco Dal Mas (PdL). Il nostro ordinamento dispone già della più
ampia libertà, del diritto alle cure e del diritto a non
accettarle. L'insieme delle norme, quindi, fa dire che
l'intangibilità dell'individuo c'è, che la libertà c'è.
Predisporre una legge come vuole fare il Parlamento, dunque, è
una forzatura.
All'opposto la posizione di Franco Baritussio (PdL). Il
Parlamento legiferi, attenda pure il tempo necessario, ma poi si
assuma le sue responsabilità. Il dramma di Eluana Englaro ha
scosso la coscienza di tutti perché ha messo ciascuno di noi di
fronte a un tema misterioso come la morte, cogliendoci
impreparati. Tutti avremmo voluto il silenzio e la discrezione su
questa vicenda, ma credo che la famiglia Englaro abbia scelto
consapevolmente di essere lo strumento per porre la nostra
comunità regionale e quella nazionale di fronte a un tema così
delicato.
Una mozione non condivisibile pure per Gianfranco Moretton (PD).
Troppi riferimenti ideologici nelle premesse, mentre anche sulla
sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione nel mondo
scientifico c'è ancora un forte dibattito in corso. Rivolgendosi
poi all'assessore Kosic, Moretton ha ricordato che pur essendo
l'esponente della Giunta contrario al ricovero della Englaro in
regione, egli stesso non ha saputo far valere quei valori che
oggi ha espresso e che abbiamo condiviso.
Antonio Pedicini (PdL) ha sottolineato come le leggi non siano in
grado di comprendere tutto. Non c'è bisogno di una norma in
questo caso, c'è uno spazio nella vita degli uomini dove le leggi
sono inutili, dove dobbiamo rimanere soli. Il tema è cosa sia la
libertà, non se sia legittimo morire.
Per Roberto Marin (PdL) nella mozione ci sono aspetti
condivisibili, però si vuole spingere il legislatore nazionale a
ricondurre il testo sul testamento biologico su un ben
determinato indirizzo. Ad ogni modo, la legge già ora ci consente
di decidere del nostro futuro. Però, ha concluso Marin, non posso
votare quando si parla di alimentazione e idratazione forzata,
questo è un argomento di carattere scientifico e medico su cui
tuttora non c'è accordo.
(segue)