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CR: mozione testamento biologico, dibattito (7)

04.03.2009
16:05
(ACON) Trieste, 04 mar - DT - A preannunciare il voto di astensione sulla mozione di SA sul testamento biologico è stato Franco Dal Mas (PdL). Il nostro ordinamento dispone già della più ampia libertà, del diritto alle cure e del diritto a non accettarle. L'insieme delle norme, quindi, fa dire che l'intangibilità dell'individuo c'è, che la libertà c'è. Predisporre una legge come vuole fare il Parlamento, dunque, è una forzatura.

All'opposto la posizione di Franco Baritussio (PdL). Il Parlamento legiferi, attenda pure il tempo necessario, ma poi si assuma le sue responsabilità. Il dramma di Eluana Englaro ha scosso la coscienza di tutti perché ha messo ciascuno di noi di fronte a un tema misterioso come la morte, cogliendoci impreparati. Tutti avremmo voluto il silenzio e la discrezione su questa vicenda, ma credo che la famiglia Englaro abbia scelto consapevolmente di essere lo strumento per porre la nostra comunità regionale e quella nazionale di fronte a un tema così delicato.

Una mozione non condivisibile pure per Gianfranco Moretton (PD). Troppi riferimenti ideologici nelle premesse, mentre anche sulla sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione nel mondo scientifico c'è ancora un forte dibattito in corso. Rivolgendosi poi all'assessore Kosic, Moretton ha ricordato che pur essendo l'esponente della Giunta contrario al ricovero della Englaro in regione, egli stesso non ha saputo far valere quei valori che oggi ha espresso e che abbiamo condiviso.

Antonio Pedicini (PdL) ha sottolineato come le leggi non siano in grado di comprendere tutto. Non c'è bisogno di una norma in questo caso, c'è uno spazio nella vita degli uomini dove le leggi sono inutili, dove dobbiamo rimanere soli. Il tema è cosa sia la libertà, non se sia legittimo morire.

Per Roberto Marin (PdL) nella mozione ci sono aspetti condivisibili, però si vuole spingere il legislatore nazionale a ricondurre il testo sul testamento biologico su un ben determinato indirizzo. Ad ogni modo, la legge già ora ci consente di decidere del nostro futuro. Però, ha concluso Marin, non posso votare quando si parla di alimentazione e idratazione forzata, questo è un argomento di carattere scientifico e medico su cui tuttora non c'è accordo.

(segue)