CR: pdl liste d'attesa, relatore di maggioranza Blasoni (9)
(ACON) Trieste, 04 mar - ET - Il Servizio sanitario regionale è
uno dei più adeguati nel panorama nazionale, secondo un documento
redatto dal ministero della Salute nel 2008, è al primo posto per
la qualità di prestazioni erogate e ai primi posti per il
rapporto qualità e spesa pro capite.
Massimo Blasoni (PdL), relatore di maggioranza della proposta di
legge sulla riduzione delle liste d'attesa in sanità, illustra
così lo stato dell'arte della sanità regionale annunciando per il
futuro delle modifiche e correzioni del sistema per arrestare il
trend di crescita della spesa.
"E' però molto radicata nell'opinione pubblica la richiesta di
misure per risolvere il problema delle liste d'attesa, che
rappresenta un punto del debole del sistema, almeno per quanto
riguarda alcuni esami clinici".
Colpisce, secondo Blasoni, la differenza dei tempi richiesti per
prestazioni del servizio sanitario e quelle a pagamento, anche se
effettuate dagli stessi medici e utilizzando apparecchiature
ospedaliere. "È necessario - così l'esponente del PdL -
comprendere il criterio di priorità, ma soprattutto che i medici
di medicina generale adottino criteri di appropriatezza nelle
prescrizioni".
Il motivo per il quale si è ricorso a una legge è che i
provvedimenti amministrativi in passato hanno avuto effetti
limitati, mentre l'obiettivo è garantire le prestazioni entro
tempi massimi fissati dal piano nazionale e regionale.
Il perno della norma è la responsabilizzazione di tutti gli
attori: i direttori generali, i medici, i cittadini, la Aziende e
la Regione. I direttori risponderebbero con il 25% del compenso
integrativo del mancato raggiungimento dell'obiettivo, i medici
con la riduzione delle prestazioni di libera professione
intramuraria, i cittadini dovrebbero rimborsare gli esami ai
quali non si presentassero senza avvisare.
Alle Aziende l'obbligo di prevedere nel piano annuale presso
quale sede sono garantiti i tempi massimi. Il mancato rispetto di
ciò comporterà il pagamento della prestazione ottenuta dal
cittadino in altre strutture. È prevista anche l'eccezionale
estensione dell'attività delle macchine diagnostiche - 6 giorni
su 7, 12 ore al giorno - se nei siti individuati non saranno
raggiunti i tempi d'attesa prefissati. L'Agenzia regionale della
sanità invierà a Giunta e Consiglio periodici monitoraggi.
Sancito anche il percorso che porterà a prenotazioni telematiche,
all'agenda unica degli esami clinici, al dizionario delle
prestazioni, alla trasmissione di ricette e referti in rete.
Previsti tempi certi per i referti.
(segue)