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CR: pdl liste d'attesa, relatore di maggioranza Blasoni (9)

04.03.2009
16:32
(ACON) Trieste, 04 mar - ET - Il Servizio sanitario regionale è uno dei più adeguati nel panorama nazionale, secondo un documento redatto dal ministero della Salute nel 2008, è al primo posto per la qualità di prestazioni erogate e ai primi posti per il rapporto qualità e spesa pro capite.

Massimo Blasoni (PdL), relatore di maggioranza della proposta di legge sulla riduzione delle liste d'attesa in sanità, illustra così lo stato dell'arte della sanità regionale annunciando per il futuro delle modifiche e correzioni del sistema per arrestare il trend di crescita della spesa.

"E' però molto radicata nell'opinione pubblica la richiesta di misure per risolvere il problema delle liste d'attesa, che rappresenta un punto del debole del sistema, almeno per quanto riguarda alcuni esami clinici".

Colpisce, secondo Blasoni, la differenza dei tempi richiesti per prestazioni del servizio sanitario e quelle a pagamento, anche se effettuate dagli stessi medici e utilizzando apparecchiature ospedaliere. "È necessario - così l'esponente del PdL - comprendere il criterio di priorità, ma soprattutto che i medici di medicina generale adottino criteri di appropriatezza nelle prescrizioni".

Il motivo per il quale si è ricorso a una legge è che i provvedimenti amministrativi in passato hanno avuto effetti limitati, mentre l'obiettivo è garantire le prestazioni entro tempi massimi fissati dal piano nazionale e regionale.

Il perno della norma è la responsabilizzazione di tutti gli attori: i direttori generali, i medici, i cittadini, la Aziende e la Regione. I direttori risponderebbero con il 25% del compenso integrativo del mancato raggiungimento dell'obiettivo, i medici con la riduzione delle prestazioni di libera professione intramuraria, i cittadini dovrebbero rimborsare gli esami ai quali non si presentassero senza avvisare.

Alle Aziende l'obbligo di prevedere nel piano annuale presso quale sede sono garantiti i tempi massimi. Il mancato rispetto di ciò comporterà il pagamento della prestazione ottenuta dal cittadino in altre strutture. È prevista anche l'eccezionale estensione dell'attività delle macchine diagnostiche - 6 giorni su 7, 12 ore al giorno - se nei siti individuati non saranno raggiunti i tempi d'attesa prefissati. L'Agenzia regionale della sanità invierà a Giunta e Consiglio periodici monitoraggi.

Sancito anche il percorso che porterà a prenotazioni telematiche, all'agenda unica degli esami clinici, al dizionario delle prestazioni, alla trasmissione di ricette e referti in rete. Previsti tempi certi per i referti. (segue)