CR: pdl liste d'attesa, concluso dibattito (12)
(ACON) Trieste, 04 mar - ET - Gaetano Valenti (PdL) conferma la
sintonia della maggioranza con la Giunta sulla proposta di legge
ed evidenzia gli elementi di novità che il provvedimento
presenta: cadenza annuale della fissazione dei tempi massimi,
monitoraggio costante, responsabilizzazione, recepimento del
decreto ministeriale sulla libera professione intramuraria, tempi
per i referti e informatizzazione. Il consigliere denuncia
eccessivi tempi di attesa a causa della difficoltà di
comunicazione tra medici, specialisti e strutture diagnostiche.
Paolo Menis (PD) parla di consumismo sanitario, di gruppi
d'interesse che assecondano la deriva delle liste d'attesa. Il
fenomeno andrebbe arginato per evitare l'erosione di fette del
bilancio, intervenendo sul metodo di prescrizione, definendo e
differenziando i percorsi normali dalle urgenze e coinvolgendo
tutti gli attori nella ricerca della soluzione. Menis ha
fortemente stigmatizzato una possibile apertura incontrollata al
privato e ha definito il provvedimento un'operazione di facciata
del proponente.
Gianfranco Moretton (PD) avverte che correggere una legge è più
difficile che correggere un atto amministrativo. È per questo
motivo che il consigliere teme un'operazione di facciata, vista
l'ottima situazione nella quale versa il Sistema sanitario
regionale e lo stanziamento molto basso a favore del
provvedimento. Il PD ha abbandonato il lavori della Commissione
per non sostenere una scelta che aumenterà la porzione di privato
nella sistema e favorirà le classi più abbienti. Secondo Moretton
si rischia l'ingovernabilità della sanità, che a forza di leggi
si sta irrigidendo.
Le liste d'attesa sono un problema sentito, la legge è l'unica
strada percorribile, sostiene Danilo Narduzzi (LN). Vogliamo
certezza che questa non sia una legge immagine e quindi chiediamo
risorse per renderla operativa e un controllo molto serio e
serrato. Sulla questione dei costi della sanità, l'esponente del
Carroccio ha chiesto di riconsiderare il rientro nel Servizio
sanitario nazionale, perché il federalismo non può essere
svantaggioso per i soli virtuosi. Rientriamo - ha detto Narduzzi
- e poi ne usciamo tutti assieme, anche le Regioni del Sud.
Al termine della seduta d'Aula - che riprenderà domani con il
Question time alle 10.00 - è intervenuto anche l'assessore alla
Sanità, Vladimir Kosic. Il percorso di questa legge - ha detto -
è stato condiviso con il relatore Blasoni e la responsabilità è
il punto fondante del provvedimento, che ha il pregio di rendere
noti a tutti i diritti e i doveri, in maniera ferma e chiara.
Questa legge è strategica nell'ottica di un percorso migliorativo
del sistema, che è stato intrapreso dalla Giunta che ne conosce
le variabili, poiché osservatorio privilegiato.
L'assessore ha, poi, chiesto un confronto sui fatti e sul merito.
E ha evidenziato quindi come in materia di Sanità siano state
approvate le linee di gestione nei tempi prestabiliti, si sia
aumentata la spesa per garantire la continuità e ci siano in
programma nuovi interventi. Il Libro verde - così l'assessore - è
un percorso europeo di ascolto e confronto, impostato su linee
ben precise, al termine del quale sarà redatto il Piano socio
sanitario.
Kosic ha infine annunciato un emendamento che porta lo
stanziamento per la legge sulle liste d'attesa a 2 milioni per
l'anno 2009.
(fine)