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CR: pdl liste d'attesa, concluso dibattito (12)

04.03.2009
19:07
(ACON) Trieste, 04 mar - ET - Gaetano Valenti (PdL) conferma la sintonia della maggioranza con la Giunta sulla proposta di legge ed evidenzia gli elementi di novità che il provvedimento presenta: cadenza annuale della fissazione dei tempi massimi, monitoraggio costante, responsabilizzazione, recepimento del decreto ministeriale sulla libera professione intramuraria, tempi per i referti e informatizzazione. Il consigliere denuncia eccessivi tempi di attesa a causa della difficoltà di comunicazione tra medici, specialisti e strutture diagnostiche.

Paolo Menis (PD) parla di consumismo sanitario, di gruppi d'interesse che assecondano la deriva delle liste d'attesa. Il fenomeno andrebbe arginato per evitare l'erosione di fette del bilancio, intervenendo sul metodo di prescrizione, definendo e differenziando i percorsi normali dalle urgenze e coinvolgendo tutti gli attori nella ricerca della soluzione. Menis ha fortemente stigmatizzato una possibile apertura incontrollata al privato e ha definito il provvedimento un'operazione di facciata del proponente.

Gianfranco Moretton (PD) avverte che correggere una legge è più difficile che correggere un atto amministrativo. È per questo motivo che il consigliere teme un'operazione di facciata, vista l'ottima situazione nella quale versa il Sistema sanitario regionale e lo stanziamento molto basso a favore del provvedimento. Il PD ha abbandonato il lavori della Commissione per non sostenere una scelta che aumenterà la porzione di privato nella sistema e favorirà le classi più abbienti. Secondo Moretton si rischia l'ingovernabilità della sanità, che a forza di leggi si sta irrigidendo.

Le liste d'attesa sono un problema sentito, la legge è l'unica strada percorribile, sostiene Danilo Narduzzi (LN). Vogliamo certezza che questa non sia una legge immagine e quindi chiediamo risorse per renderla operativa e un controllo molto serio e serrato. Sulla questione dei costi della sanità, l'esponente del Carroccio ha chiesto di riconsiderare il rientro nel Servizio sanitario nazionale, perché il federalismo non può essere svantaggioso per i soli virtuosi. Rientriamo - ha detto Narduzzi - e poi ne usciamo tutti assieme, anche le Regioni del Sud.

Al termine della seduta d'Aula - che riprenderà domani con il Question time alle 10.00 - è intervenuto anche l'assessore alla Sanità, Vladimir Kosic. Il percorso di questa legge - ha detto - è stato condiviso con il relatore Blasoni e la responsabilità è il punto fondante del provvedimento, che ha il pregio di rendere noti a tutti i diritti e i doveri, in maniera ferma e chiara. Questa legge è strategica nell'ottica di un percorso migliorativo del sistema, che è stato intrapreso dalla Giunta che ne conosce le variabili, poiché osservatorio privilegiato.

L'assessore ha, poi, chiesto un confronto sui fatti e sul merito. E ha evidenziato quindi come in materia di Sanità siano state approvate le linee di gestione nei tempi prestabiliti, si sia aumentata la spesa per garantire la continuità e ci siano in programma nuovi interventi. Il Libro verde - così l'assessore - è un percorso europeo di ascolto e confronto, impostato su linee ben precise, al termine del quale sarà redatto il Piano socio sanitario.

Kosic ha infine annunciato un emendamento che porta lo stanziamento per la legge sulle liste d'attesa a 2 milioni per l'anno 2009.

(fine)