CR: sì legge personale, enti locali e IRAP; fine lavori (3)
(ACON) Trieste, 05 mar - RC - Approvato a maggioranza (30 sì
del centro-destra, incluso gruppo Misto e Pensionati, e 14 no
dell'opposizione compatta) il disegno di legge su cui la Giunta
aveva chiesto l'urgenza per modificare alcuni articoli della
Finanziaria regionale 2009, approvata il 19 dicembre 2008, con lo
scopo di evitare dei possibili contenziosi costituzionali.
Il primo articolo - aveva spiegato il relatore unico di
maggioranza, Gaetano Valenti (PdL) - riguarda l'abrogazione
dell'articolo 14 della Finanziaria citata (LR 17/2008), quanto ai
commi 33-36 e 40-43 inerenti l'inquadramento nel ruolo unico
regionale di personale forestale.
Si tratta di commi - aveva sottolineato con forza Mauro Travanut
(PD) da relatore di minoranza - che avevamo contestato già la
notte di dicembre (erano passate da poco le 3), quando ci furono
presentati sotto forma di emendamenti della maggioranza e della
Giunta alla legge che stavamo andando ad approvare. Ricordo che
ne chiedemmo lo stralcio - gli aveva fatto eco l'altro relatore
di minoranza, Igor Kocijancic (SA). E se ci avessero dato
ascolto, ora non saremmo in una situazione di urgenza.
Gli articoli 2-4, invece, cancellano conferimenti di funzioni
alle Province in materie che, per esigenze di coordinamento e di
omogeneità delle attività degli uffici - aveva spiegato
l'assessore al Personale, Elio De Anna, in sede di I Commissione
consiliare - è opportuno rimangano in capo all'Amministrazione
regionale.
L'articolo 5 adegua i riferimenti della Finanziaria regionale
2006 inerenti le aliquote IRAP del 2,9% e del 3,1% alle
disposizioni del Governo dove, nella Finanziaria nazionale 2008,
avverte che l'aliquota base IRAP del 4,25% viene ridotta, a
decorrere dal primo gennaio 2008, al 3,9%, ma afferma anche che
il punto percentuale di manovra concesso alle Regioni deve
intendersi diminuito allo 0,9176%. Ciò - aveva spiegato sempre
Valenti all'Aula - significa che l'aliquota del 2,9% stabilita
dal Friuli Venezia Giulia è da intendersi del 2,98% e quella del
3,1% diventa del 3,17%.
Ed è stato proprio questo l'articolo che più ha sollevato i
malumori dell'opposizione, che ha accusato la maggioranza di
aumentare l'IRAP alle imprese.
Se lo voleste - avevano affermato Tesini, Brussa (PD), Colussi
(IdV-Citt), oltre ai due relatori Travanut e Kocijancic -
potremmo non legiferare e andare allo scontro con il Governo, ma
dovreste avere il coraggio di farlo. La risoluzione ministeriale
che avete ricevuto, esplicativa di quanto scritto nella
Finanziaria nazionale 2008, porta la data del 10 dicembre 2008.
Come mai ce la rendete nota solo il 5 marzo 2009, perché non
l'avete considerata per la Finanziaria regionale 2009 se si
tratta - come dite - di un mero atto tecnico?
La risposta della maggioranza non si era fatta attendere, con
Valenti ma poi anche Baritussio (PdL) e Asquini (Misto): la
Finanziaria nazionale che ci impone un minor sconto IRAP è quella
approvata dal Governo Prodi, perciò avrebbe dovuto essere già la
Giunta Illy a sollevare la questione a Roma e non creare false
aspettative per le nostre imprese. Asquini avrebbe, poi, voluto
che l'articolo impegnasse solo l'anno 2008, invece l'Aula ha
mantenuto la dicitura "a decorre da" - e non "per" - quell'anno.
La votazione dell'articolo 5 ha, così, visto la sola opposizione
di Asquini e l'astensione di SA, mentre tutti gli altri gruppi
votavano a favore con 36 sì.
L'ultimo articolo del provvedimento, il 6, prevede la sua entrata
in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sul BUR.
(fine)