V Comm: illustrazione pdl fusione Comuni Attimis e Faedis
(ACON) Trieste, 10 mar - RC - Il 25 novembre 2007 il 51,10%
degli elettori di Attimis e Faedis dissero sì alla fusione dei
due territori e alla nascita del "Comune di Attimis Faedis". La
proposta di legge presentata alla V Commissione consiliare e
firmata da Tesini, Travanut, Iacop, Della Mea, Brussa (PD),
Corazza (IdV-Citt) e Kocijancic (SA) intende portare a termine
l'iter di costituzione del nuovo Comune, iter che fu interrotto
lo scorso anno causa la fine anticipata della legislatura.
Nei 5 articoli di iniziativa del centro-sinistra si fissa la data
di nascita del nuovo Comune al primo aprile 2009, giorno in cui
scadono gli organi attualmente in carica. Il capoluogo
diventerebbe la sede municipale di Faedis in quanto indicato dai
rispettivi Consigli comunali come il più rappresentativo. Per il
periodo provvisorio, ovvero sino all'elezione dei nuovi organi,
cosa che accadrebbe con la tornata elettorale di giugno, la
gestione sarà affidata a un commissario e a un suo vice. Il nuovo
Comune di Attimis Faedis subentrerà quanto a personale, beni
patrimoniali e rapporti giuridici dei due Comuni attuali.
La Commissione esaminerà il testo nei dettagli la prossima
seduta, già fissata per martedì 17 marzo.
Il provvedimento - aveva spiegato Tesini - ricalca quello della
fusione di Campolongo e Tapogliano, che secondo noi andava fatta
con Attimis e Faedis, invece si scelse diversamente ma
commettendo un vulnus che oggi tentiamo di colmare. Vulnus che
non significa che il Consiglio regionale deve per forza dire sì
alla fusione, ma significa che ha l'obbligo di dare una risposta,
magari anche facendo prevalere la tesi che non ci fu un consenso
plebiscitario, anzi disse sì uno solo dei due Comuni, e dunque si
creerebbe un'annessione più che una fusione, ma resta il fatto
che l'Aula deve esprimersi.
A fargli eco nell'urgenza, il collega Travanut, mentre Pedicini
(PdL) affermava che non era possibile non tenere conto della
forte contrarietà espressa da tanti cittadini. L'unica vera
urgenza - aveva rimarcato - sta nel superare le divergenze tra le
due comunità perché solo così un'unione di Comuni può essere
duratura e proficua. Sua la proposta, poi accolta dalla
Commissione, di entrare nel merito del provvedimento la prossima
settimana.
(immagini tv)