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PdL: Ciani, stimolare le banche contro la crisi economica

10.03.2009
18:46
(ACON) Trieste, 10 mar - COM/RC - "Quando è in atto una crisi come quella in cui ci troviamo, è indispensabile che tutti i soggetti, soprattutto istituzionali, facciano la propria parte". Ad affermarlo è il consigliere regionale del PdL Paolo Ciani, che vuole stimolare gli istituti di credito in merito agli interventi approvati dalla Giunta Tondo in materia di crisi:

"Bene fanno la Giunta regionale e la maggioranza a predisporre uno specifico disegno di legge sulla crisi che ha come primo obiettivo quello di rimettere in moto l'economia, con lo sblocco di 857 opere pubbliche immediatamente cantierabili, come pure per gli interventi al sostegno del reddito, ampliando la platea già numerosa delle azioni di protezione sociale.

"Tutto ciò però non basta perché la Regione interviene in finanziamenti e contribuzioni che vanno dalla prima casa alle imprese di tutti i settori, all'agricoltura e al terziario. I bracci operativi della Regione vanno da Friulia a Mediocredito, enti dove tutti gli istituti di credito sono entrati come partner operativi.

"Ma oggi ci troviamo anche di fronte ad un sistema bancario che, nonostante il continuo abbassarsi del costo del denaro voluto dalla Banca centrale europea, che oggi si attesta all'1,5%, gli istituti di credito applicano il loro tasso di interesse (spread) che arriva anche al 2,7% in aggiunta a quello europeo. Illustri esperti sostengono che già una quota dell'1,5 di spread sarebbe sufficiente a coprire spese e rischi gestionali. Si ha addirittura la sensazione che più il costo del denaro cala, più si alza il costo aggiuntivo degli istituti di credito vanificando, di fatto, l'intervento della Banca centrale europea.

"Questa situazione contribuisce in maniera notevole a disincentivare gli investimenti, creando un grave danno all'economia. In un momento di crisi dove tutti si mettono in gioco e svolgono il proprio dovere a sostegno dell'economia e del lavoro, vi è la necessità che lo facciano anche gli istituti di credito. Nella nostra Regione, le banche non possono sedere al tavolo della spartizione del pubblico danaro da una parte e creare disincentivi dall'altra.

"Bisogna fare un grande patto tra Regione e istituti di credito per agevolare la nostra economia, che sia finanziata da un ente pubblico o meno, pena altrimenti l'esclusione dai bracci operativi finanziari regionale come Friulia e Mediocredito".