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Pens: Ferone, assurdo mandare le donne in pensione a 65 anni

11.03.2009
12:25
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/AB - Sull'età di pensionamento delle donne il consigliere del Partito pensionati Luigi Ferone ha scritto una lettera al presidente della Regione Renzo Tondo.

"Dopo tanti annunci e ritrattazioni, ora appare chiara l'intenzione del Governo di elevare l'età pensionabile per le donne, a partire da quelle del pubblico impiego, approfittando di una sentenza del Tribunale europeo che, comunque, non ha chiesto l'elevazione dell'età delle donne, ma semplicemente l'equiparazione uomo-donna. In sintesi, la pensione delle donne a 65 anni, pur scaglionata dal 2010 al 2018, fa diventare un obbligo quello che sino a oggi era un facoltà perché, comunque, le donne possono volontariamente lavorare fino a 65 anni.

"Strano però che l'Europa non intervenga per la mancanza di asili, per i costi eccessivi delle case di riposo, per la carenza di servizi, per la scarsa attenzione verso i problemi delle famiglie e i portatori di handicap, per le pensioni da fame: un'Europa strabica, troppo impegnata a stabilire la misura delle zucchine e dei cetrioli per accorgersi dei problemi veri dei Paesi che ne fanno parte e dell'Italia in particolare.

"Anche questo Governo - aggiunge il consigliere del Partito Pensionati - non trova di meglio che fare cassa colpendo i futuri pensionati, mentre chi è già pensionato da decenni non riceve un adeguamento pensionistico con un potere d'acquisto che in dieci anni si è dimezzato.

"La mia parte politica ritiene che in questo momento di grave crisi economica, che vede le donne più di altri rimanere senza lavoro, innalzare l'età pensionabile sia assurdo e inopportuno. Con questa iniziativa del Governo non si tiene alcun conto del ruolo della donna nella nostra società. La donna che lavora deve provvedere, comunque, alla conduzione della famiglia, alla cura dei figli ed è su di lei che, quasi sempre, ricade l'onere di assistere congiunti anziani o inabili.

"Mi auguro - conclude Ferone - che la Regione faccia sentire la sua voce per sottolineare l'assurdità di un aumento dell'età pensionabile per le donne che è fuori dalla realtà, è inopportuna e penalizza ancora di più chi, come le donne, nel lavoro sia nel pubblico che nel privato, danno il massimo ricevendo in cambio molto poco".