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PD: Moretton, Menosso e Lupieri su liste di attesa

11.03.2009
13:05
(ACON) Trieste, 11 mar - DT - Il provvedimento del centrodestra sulle liste di attesa? Soltanto uno spot (c'è già la delibera della Giunta Illy, questo è un copia-incolla) che andrà a intaccare il sistema sanitario pubblico (per favorire il privato, creando così una sanità per ricchi). Per di più, una legge senza copertura finanziaria (per abbattere totalmente le liste di attesa ci vorrebbero 50 milioni di euro, non 2). Per questo domani in Aula, quando il provvedimento verrà esaminato, il PD presenterà solo alcuni emendamenti soppressivi, "per far vedere come di legge-copia si tratti, e per far ricadere sulla maggioranza ogni responsabilità".

A illustrare, dunque, quella che sarà la posizione del Partito Democratico in Consiglio sono stati il suo capogruppo Gianfranco Moretton, la vicepresidente dell'Assemblea Annamaria Menosso, e Sergio Lupieri, vicepresidente della Commissione Sanità.

"Quella gestita dall'assessore Vladimir Kosic - ha affermato Moretton - è una sanità che non si proietta nel futuro. Finora, a un anno dalle elezioni, non esiste nessun documento di pianificazione, solo un Libro Verde carico di intenti: parole, parole, parole. Ora assistiamo alla trasformazione di un atto amministrativo, la delibera del 2007 che già precisava e dava indicazioni sul contenimento delle liste di attesa, in legge. Se questo provvedimento non funzionerà, come temiamo, allora i tempi per correggere il tiro si allungheranno a dismisura rispetto a prima.

"La proposta di legge, ha aggiunto Moretton, che vuole fare delle liste di attesa un inutile capro espiatorio visto che la sanità della nostra Regione è ai vertici in Italia, serve a tenere sotto pressione i manager delle Aziende decurtando loro gli incentivi? Ma un tanto è già previsto dal contratto. E poi, le liste di attesa ci costano 200 milioni all'anno, per abbatterle servirebbero altri 50 milioni, per nuovo personale, nuovi macchinari. Invece la maggioranza pensa di risolvere tutto con due milioni, di cui uno semplicemente stornato dal Fondo regionale della sanità".

"Noi vogliamo una sanità uguale per tutti e il centrodestra regala spazio ai privati, privilegia chi il denaro ce l'ha. Se - ha concluso Moretton - dovesse passare l'emendamento che prevede che dopo 120 giorni di inutile lista d'attesa il cittadino possa rivolgersi alle strutture private con tanto di rimborso della prestazione, allora saremmo davanti a una spesa sanitaria non controllabile e a un buco di 30-40 milioni di euro".

"Le liste di attesa e il loro abbattimento sono un problema serio e mai risolto definitivamente, ha evidenziato Lupieri. Un percorso, però, è stato tracciato ed è quello della delibera della Giunta Illy, ripresa poi dal Libro Verde dell'assessore alla Salute. Per questo la proposta di legge è inutile e dannosa perché, oltre a copiare quel documento, irrigidirà il sistema sanitario creando anche alcune conflittualità con la normativa esistente. In più, ha sottolineato ancora Lupieri, metterà a rischio la salute dei cittadini, visto che in caso di pubblico inadempiente si spalancheranno le porte a qualsiasi struttura privata, e a inevitabili ritocchi all'insù del ticket. Ed è pure la dimostrazione lampante della volontà del PdL di scavalcare Kosic, che non si è nemmeno presentato ai lavori in Commissione".

"Il nostro abbandono in Commissione - ha ribadito la Menosso - è perché non riteniamo corretto che un argomento così serio venga utilizzato a mo' di spot, né che se ne possa discutere in assenza dell'assessore. Forse i cittadini non sono a conoscenza dei reali tempi di attesa, se ne dovrebbe parlare di più, un compito che spetterebbe in primis ai medici di base. Non serve una legge per organizzare il servizio di prenotazioni tramite Cup o via telefono, basta aggiustare quella che è la gestione del personale".

(immagini tv)