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PdL: Blasoni, pdl su liste di attesa strumento efficace

11.03.2009
16:57
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/DT - Risponde immediatamente alle critiche del PD e difende il suo provvedimento sul contenimento delle liste di attesa, Massimo Blasoni. Nelle vesti di relatore di maggioranza (domani il provvedimento sarà in Aula) il consigliere regionale del PdL annota come "le critiche del centrosinistra siano assolutamente infondate. In più di un mese non abbiamo sentito una sola obiezione contro questa norma".

"Le liste d'attesa - aggiunge - sono un tema delicato e molto sentito: finalmente la nostra Regione avrà uno strumento efficace per garantire ai cittadini tempi certi per le prestazioni diagnostiche e gli esami. Sul fatto, poi, che basti una delibera per risolvere il problema, la sinistra viene smentita dai fatti: una delibera c'è dal 2007 e non funziona, se è vero come è vero che quella delle liste d'attesa è una delle criticità maggiormente avvertita dalla popolazione.

"Abbiamo affrontato il tema in modo nuovo e multidimensionale, puntando alla responsabilizzazione di tutti, dai direttori generali ai cittadini, cercando di dare una risposta di lungo periodo. Rispetto alla delibera, inoltre, le novità sono moltissime: ci sarà almeno una sede per area vasta in cui tempi dovranno essere garantiti, verrà intensificato l'utilizzo delle apparecchiature laddove quei tempi non fossero rispettati, saranno garantiti tempi brevi anche per i referti e, infine, la III Commissione monitorerà costantemente la situazione.

"Rilevanti - continua Blasoni - le novità in tema di semplificazione: puntiamo sull'innovazione e sull'informatizzazione del sistema con l'istituzione di un unico centro di prenotazione per visite ed esami, permettendo all'utente di prenotare la prestazione direttamente dal medico di famiglia o dalle farmacie convenzionate, evitandogli così continue code agli sportelli degli ospedali".

Sulle dotazioni finanziarie, Blasoni è chiaro: "Non era mai successo che questa Regione si vedesse vincolare due milioni di euro esclusivamente per l'abbattimento dei tempi di attesa. Le critiche del centrosinistra sono volutamente strumentali e le cifre sparate (50 milioni di euro) non hanno alcun fondamento. Censurabile, infine, l'atteggiamento di voler abbandonare i lavori in Commissione e di presentare soltanto emendamenti soppressivi".