PdL: Blasoni, pdl su liste di attesa strumento efficace
(ACON) Trieste, 11 mar - COM/DT - Risponde immediatamente alle
critiche del PD e difende il suo provvedimento sul contenimento
delle liste di attesa, Massimo Blasoni. Nelle vesti di relatore
di maggioranza (domani il provvedimento sarà in Aula) il
consigliere regionale del PdL annota come "le critiche del
centrosinistra siano assolutamente infondate. In più di un mese
non abbiamo sentito una sola obiezione contro questa norma".
"Le liste d'attesa - aggiunge - sono un tema delicato e molto
sentito: finalmente la nostra Regione avrà uno strumento efficace
per garantire ai cittadini tempi certi per le prestazioni
diagnostiche e gli esami. Sul fatto, poi, che basti una delibera
per risolvere il problema, la sinistra viene smentita dai fatti:
una delibera c'è dal 2007 e non funziona, se è vero come è vero
che quella delle liste d'attesa è una delle criticità
maggiormente avvertita dalla popolazione.
"Abbiamo affrontato il tema in modo nuovo e multidimensionale,
puntando alla responsabilizzazione di tutti, dai direttori
generali ai cittadini, cercando di dare una risposta di lungo
periodo. Rispetto alla delibera, inoltre, le novità sono
moltissime: ci sarà almeno una sede per area vasta in cui tempi
dovranno essere garantiti, verrà intensificato l'utilizzo delle
apparecchiature laddove quei tempi non fossero rispettati,
saranno garantiti tempi brevi anche per i referti e, infine, la
III Commissione monitorerà costantemente la situazione.
"Rilevanti - continua Blasoni - le novità in tema di
semplificazione: puntiamo sull'innovazione e
sull'informatizzazione del sistema con l'istituzione di un unico
centro di prenotazione per visite ed esami, permettendo
all'utente di prenotare la prestazione direttamente dal medico di
famiglia o dalle farmacie convenzionate, evitandogli così
continue code agli sportelli degli ospedali".
Sulle dotazioni finanziarie, Blasoni è chiaro: "Non era mai
successo che questa Regione si vedesse vincolare due milioni di
euro esclusivamente per l'abbattimento dei tempi di attesa. Le
critiche del centrosinistra sono volutamente strumentali e le
cifre sparate (50 milioni di euro) non hanno alcun fondamento.
Censurabile, infine, l'atteggiamento di voler abbandonare i
lavori in Commissione e di presentare soltanto emendamenti
soppressivi".