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PD: Menis, pdl liste di attesa sposta risorse verso privato

12.03.2009
19:09
(ACON) Trieste, 12 mar - COM/DT - Commenta la proposta di legge sulle liste di attesa Paolo Menis, consigliere regionale del Partito Democratico: "Difficile capire cosa ci sia dietro questo nuovo provvedimento tanto inutile quanto inopportuno. Inutile perché le cose che riporta sono già scritte all'interno di delibere e atti d'indirizzo di livello ministeriale e regionale. Inopportuno perché le liste di attesa rappresentano un fisiologico malessere delle società evolute dovuto all'espansione dei bisogni sanitari a causa di malattie cronico-degenerative, alla consapevolezza dei cittadini di maggiori opportunità terapeutiche, al consumismo sanitario.

"Questa legge - aggiunge - non cerca di sostenere un sistema integrato di forze pubbliche e private che risolvono i problemi di salute dei cittadini, né promuove una sana competizione tra strutture pubbliche, del privato sociale no-profit e private, ma si sbilancia orientando la spesa sanitaria verso il privato-privato. La sua filosofia ispiratrice è quella del libero mercato, in cui ogni cittadino-utente deve poter scegliere la struttura sanitaria dove farsi curare, a prescindere dalla sua natura pubblica o privata, dimenticando che la salute è un bene di tutti e che ogni amministrazione pubblica ne ha piena e primaria responsabilità. "L'orientamento è chiaro: del resto, già alcuni mesi fa il ministro del Welfare Maurizio Sacconi avvertiva gli italiani della necessità di prevedere un'assicurazione sulla salute, per premunirsi nel caso in cui lo Stato non riuscisse più a coprire alle Regioni determinate prestazioni sanitarie.

"Questo cambiamento di mentalità, si badi bene, non si fa dall'oggi al domani, con una delibera o con una legge, bensì promuovendo un pensiero tramite modifiche semplici ma dall'elevato valore culturale: questa è una di queste modifiche. E il cambiamento di mentalità non lo determina nemmeno l'assessore di turno, semmai lo favorisce, ma i poteri forti, quelli che hanno diversi interessi in sanità e che surrettiziamente e insistentemente introducono, tramite fidi portabandiera, pensieri di pseudo libertà.

"A tutto questo noi del PD ci siamo opposti. La presa in giro per i cittadini è ancora più grande perché per loro - conclude Menis - l'attesa per una visita o per un referto è un problema vero e sentito. Eppure la risposta legislativa non risolverà il loro problema, sposterà invece molte risorse economiche alle cliniche private per le quali non tutti avranno i mezzi economici per poterci accedere".