PD: Lupieri, investire su lavoro, istruzione, salute
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/ET - In Friuli Venezia Giulia non
vi sarebbe alcuna emergenza sicurezza e, secondo dati diffusi dal
ministero dell'Interno, le quattro province regionali si
collocherebbero in basso in una classifica nazionale sulla
maggiore incidenza di reati: Gorizia all'82 posto, Trieste al 76,
Pordenone al 73 e Udine al 56.
A evidenziarlo è il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri,
che ricorda il summit tenutosi a Trieste lo scorso giugno 2008,
dove i quattro prefetti dichiararono che non vi è un'emergenza
sicurezza in regione. In base a queste considerazioni, il
consigliere afferma che "non c'è assolutamente alcun bisogno di
ronde padane, come del resto dichiarato dal sindaco di Trieste
Roberto Dipiazza e dalla quasi totalità dei sindaci della
regione". Nello specifico caso di Trieste, secondo Lupieri la
città risulterebbe tra le più presidiate d'Italia, con circa 1000
appartenenti alle forze dell'ordine, senza contare la polizia
municipale, la guardia di finanza e i carabinieri.
Per Lupieri "la nostra Regione non deve dedicare risorse preziose
per far fronte a un'emergenza che non c'è, ma deve intervenire
con forza sul Governo centrale chiedendo che vengano reintegrati
i tagli", che il consigliere quantifica in oltre 1 miliardo di
euro per le Forze dell'ordine nel triennio 2009 - 2011 e 900
milioni dai fondi per il funzionamento della giustizia.
Sempre in quest'ottica di potenziamento delle Istituzioni sul
territorio, Lupieri chiede anche il rinnovo e il rifinanziamento
della convenzione tra ministero della Giustizia e Regione,
finalizzata al riordino e alla maggiore efficacia del sistema
giudiziario regionale e la razionalizzazione e una maggiore
dotazione di mezzi per le Forze dell'ordine già attive sul
territorio.
Lupieri indica infine ulteriori tipi di sicurezza sui quali
investire - posto di lavoro, istruzione dei figli, salute -
tramite forti risorse per potenziare la Carta famiglia e il
reddito di garanzia. "Tutto ciò - conclude - al posto delle
ronde, della loro formazione, dell'armamento della polizia
municipale, dei troppi apparecchi di videosorveglianza e fondi
vincolati alla sicurezza".