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PD: Lupieri, investire su lavoro, istruzione, salute

16.03.2009
17:01
(ACON) Trieste, 16 mar - COM/ET - In Friuli Venezia Giulia non vi sarebbe alcuna emergenza sicurezza e, secondo dati diffusi dal ministero dell'Interno, le quattro province regionali si collocherebbero in basso in una classifica nazionale sulla maggiore incidenza di reati: Gorizia all'82 posto, Trieste al 76, Pordenone al 73 e Udine al 56.

A evidenziarlo è il consigliere regionale del PD Sergio Lupieri, che ricorda il summit tenutosi a Trieste lo scorso giugno 2008, dove i quattro prefetti dichiararono che non vi è un'emergenza sicurezza in regione. In base a queste considerazioni, il consigliere afferma che "non c'è assolutamente alcun bisogno di ronde padane, come del resto dichiarato dal sindaco di Trieste Roberto Dipiazza e dalla quasi totalità dei sindaci della regione". Nello specifico caso di Trieste, secondo Lupieri la città risulterebbe tra le più presidiate d'Italia, con circa 1000 appartenenti alle forze dell'ordine, senza contare la polizia municipale, la guardia di finanza e i carabinieri.

Per Lupieri "la nostra Regione non deve dedicare risorse preziose per far fronte a un'emergenza che non c'è, ma deve intervenire con forza sul Governo centrale chiedendo che vengano reintegrati i tagli", che il consigliere quantifica in oltre 1 miliardo di euro per le Forze dell'ordine nel triennio 2009 - 2011 e 900 milioni dai fondi per il funzionamento della giustizia.

Sempre in quest'ottica di potenziamento delle Istituzioni sul territorio, Lupieri chiede anche il rinnovo e il rifinanziamento della convenzione tra ministero della Giustizia e Regione, finalizzata al riordino e alla maggiore efficacia del sistema giudiziario regionale e la razionalizzazione e una maggiore dotazione di mezzi per le Forze dell'ordine già attive sul territorio.

Lupieri indica infine ulteriori tipi di sicurezza sui quali investire - posto di lavoro, istruzione dei figli, salute - tramite forti risorse per potenziare la Carta famiglia e il reddito di garanzia. "Tutto ciò - conclude - al posto delle ronde, della loro formazione, dell'armamento della polizia municipale, dei troppi apparecchi di videosorveglianza e fondi vincolati alla sicurezza".