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SA: mozione sui fatti di Lokev-Corgnale

17.03.2009
11:15
(ACON) Trieste, 17 mar - COM/AB - Il gruppo consiliare regionale Sinistra l'Arcobaleno ha depositato una mozione - primo firmatario Igor Kocijancic assieme a Roberto Antonaz e Stefano Pustetto - sui fatti di Lokev, con l'intento di aprire una nuova stagione anche nel merito del confronto e del dibattito pubblico sui fatti del dopoguerra partendo dal semplice presupposto che, finché non sarà fatta chiarezza, il tema della memoria storica continuerà a essere, nelle nostre terre, semplice presupposto di scontro ideologico e di rendita di posizione politica per pochi e definiti settori che traggono profitto - anche elettorale - dai processi di revisionismo storico iniziati più di dieci anni fa.

A poche ore dalla presentazione di questa mozione è stato imbrattato il monumento ai quattro sloveni giustiziati nella landa di Basovizza. "Condanniamo questo ennesimo episodio di barbarie culturale e razzista - sottolinea Kocijancic - e siamo ancora più convinti di aver fatto bene a presentare una mozione che non si sottrae al confronto e che propone di fare chiarezza su quanto avvenuto, proprio per porre fine alle continue strumentalizzazioni di quanto avvenuto nelle nostre terre dopo la capitolazione, alla fine della guerra e nell'immediato dopoguerra". Così, la mozione richiama i fatti accaduti il 28 febbraio scorso alla foiba di Golobivnica a Lokev/Corgnale, in Slovenia e le successive dichiarazioni rese da ambo le parti e intende impegnare la Giunta regionale ad attivarsi presso il Governo italiano affinché si faccia promotore presso i Governi della Slovenia e della Germania per provvedere, in forma congiunta, all'esumazione di tutti i resti mortali di civili e militari nelle tre cavità di Golobivnica, Soht (detta foiba di Basovizza) e Prazna jama v Brsljanovci (detta foiba n.149), dove ci dovrebbero essere anche resti mortali di soldati germanici, e a dare loro degna sepoltura, come richiesto da molti parenti delle vittime e promesso dal ministero della Difesa il 4 e il 12 dicembre 1959 agli onorevoli Giorgio Almirante e Riccardo Gefter-Wondrich.

Ma il documento chiede anche all'Esecutivo di attivarsi presso il ministero degli Affari esteri affinché intervenga presso l'Unione europea per coinvolgere nella Commissione congiunta rappresentanti di altri paesi dell'Ue, con funzioni di osservatori, e concorrere, almeno parzialmente, alle spese per le esumazioni nelle due voragini in territorio italiano, profonde rispettivamente più di 200 e di 100 metri e a informare quanto prima il Consiglio regionale delle iniziative intraprese.