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V Comm: bocciata proposta fusione Attimis e Faedis

17.03.2009
17:03
(ACON) Trieste, 17 mar - RC - A una settimana di distanza dalla sua illustrazione, è tornata in V Commissione consiliare la proposta di legge Tesini, Travanut, Iacop, Della Mea e Brussa (PD) sulla fusione dei Comuni di Attimis e Faedis, ma solo per essere bocciata dal centro-destra rappresentato da PdL, LN e Misto, mentre IdV-Cittadini l'ha sostenuta.

Il provvedimento era nato dalla necessità di concludere un iter iniziato a fine novembre 2007, quando i cittadini dei due Comuni udinesi votarono la loro fusione attraverso un referendum il cui esito diede il 51,10% di consensi, ma dovuti alla somma delle schede (Faedis fu favorevole, mentre Attimis si divise con le frazioni per il sì e il centro storico contro).

Ad aprire il dibattito generale, Antonio Pedicini, che aveva da subito affermato che il PdL avrebbe bocciato la proposta in esame già in Commissione per non far perdere tempo all'Aula e perché si basava su un artifizio: l'esito del referendum era stato causato dalla sommatoria dei sì e dei no dei due Comuni, e solo per questo avevano vinto i primi.

L'iter deve terminare con un dibattito in Aula - era stata la riposta di Franco Iacop, ma anche del collega Mauro Travanut e di Alessandro Corazza (IdV-Citt). Dobbiamo trattare il tema dell'adeguatezza degli enti locali, delle loro unioni. Questa è un'azione pilatesca della Giunta, che così facendo non vuole esprimersi. Travanut aveva aggiunto che le due popolazioni erano andate a votare ben consapevoli delle regole, inclusa quella della sommatoria dei voti. E non si può sorvolare sulle forti diversità, ad Attimis, tra centro e frazioni emerse anche in occasione del voto referendario.

Siamo contro questa che è una proposta di legge irrispettosa dei cittadini interessati e antidemocratica - aveva affermato Federico Razzini (LN). Si fonda su un referendum che, a causa di una legge regionale che intendiamo presto modificare, consente al Comune più grande di annetterne uno meno popoloso.

E di annessione aveva parlato anche Roberto Asquini (Misto) dicendosi contento che i Comuni di Tapogliano e Campolongo si fossero uniti, ma lì quasi il 90% delle popolazioni disse sì. Inoltre - aveva aggiunto - Attimis e Faedis sono due realtà con una già consistente popolazione. L'interesse politico di alcuni non può prevalere sul desiderio della collettività.

A fargli eco, Paolo Ciani (PdL). Si tratta di una proposta pretestuosa anche in termini di tempistica - aveva evidenziato. Avesse voluto veramente la fusione, sarebbe stato più facile, per il centro-sinistra, intervenire ai tempi di Campolongo e Tapogliano. Oggi agisce solo perché presto ci saranno le elezioni e dunque per puro interesse politico.

E' vero - aveva quindi ammesso Alessandro Tesini - che avremmo potuto agire già ai tempi di Campolongo e Tapogliano. Resta il fatto che la legislatura vigente sull'unione dei Comuni prevede passaggi obbligati, le sue modifiche sono ancora in divenire. Non si possono limitare i lavori dell'Aula in quanto quelli delle Commissioni sono solo propedeutici, oltretutto noi esprimiamo solo voti ponderali mentre in Assemblea ognuno vota come desidera, anche in difformità da chi lo ha rappresentato in Commissione.

Il presidente della V Commissione, Roberto Marin (PdL), in chiusura, aveva parlato a titolo personale augurandosi che l'opposizione si avvalesse della possibilità di portare comunque all'attenzione dell'Aula il provvedimento che oggi era costretto a bocciare per correttezza verso i colleghi che rappresentava con il proprio voto.

Relatori per l'Aula saranno Tesini e Ciani.

(immagini tv)