V Comm: bocciata proposta fusione Attimis e Faedis
(ACON) Trieste, 17 mar - RC - A una settimana di distanza dalla
sua illustrazione, è tornata in V Commissione consiliare la
proposta di legge Tesini, Travanut, Iacop, Della Mea e Brussa
(PD) sulla fusione dei Comuni di Attimis e Faedis, ma solo per
essere bocciata dal centro-destra rappresentato da PdL, LN e
Misto, mentre IdV-Cittadini l'ha sostenuta.
Il provvedimento era nato dalla necessità di concludere un iter
iniziato a fine novembre 2007, quando i cittadini dei due Comuni
udinesi votarono la loro fusione attraverso un referendum il cui
esito diede il 51,10% di consensi, ma dovuti alla somma delle
schede (Faedis fu favorevole, mentre Attimis si divise con le
frazioni per il sì e il centro storico contro).
Ad aprire il dibattito generale, Antonio Pedicini, che aveva da
subito affermato che il PdL avrebbe bocciato la proposta in esame
già in Commissione per non far perdere tempo all'Aula e perché si
basava su un artifizio: l'esito del referendum era stato causato
dalla sommatoria dei sì e dei no dei due Comuni, e solo per
questo avevano vinto i primi.
L'iter deve terminare con un dibattito in Aula - era stata la
riposta di Franco Iacop, ma anche del collega Mauro Travanut e di
Alessandro Corazza (IdV-Citt). Dobbiamo trattare il tema
dell'adeguatezza degli enti locali, delle loro unioni. Questa è
un'azione pilatesca della Giunta, che così facendo non vuole
esprimersi. Travanut aveva aggiunto che le due popolazioni erano
andate a votare ben consapevoli delle regole, inclusa quella
della sommatoria dei voti. E non si può sorvolare sulle forti
diversità, ad Attimis, tra centro e frazioni emerse anche in
occasione del voto referendario.
Siamo contro questa che è una proposta di legge irrispettosa dei
cittadini interessati e antidemocratica - aveva affermato
Federico Razzini (LN). Si fonda su un referendum che, a causa di
una legge regionale che intendiamo presto modificare, consente al
Comune più grande di annetterne uno meno popoloso.
E di annessione aveva parlato anche Roberto Asquini (Misto)
dicendosi contento che i Comuni di Tapogliano e Campolongo si
fossero uniti, ma lì quasi il 90% delle popolazioni disse sì.
Inoltre - aveva aggiunto - Attimis e Faedis sono due realtà con
una già consistente popolazione. L'interesse politico di alcuni
non può prevalere sul desiderio della collettività.
A fargli eco, Paolo Ciani (PdL). Si tratta di una proposta
pretestuosa anche in termini di tempistica - aveva evidenziato.
Avesse voluto veramente la fusione, sarebbe stato più facile, per
il centro-sinistra, intervenire ai tempi di Campolongo e
Tapogliano. Oggi agisce solo perché presto ci saranno le elezioni
e dunque per puro interesse politico.
E' vero - aveva quindi ammesso Alessandro Tesini - che avremmo
potuto agire già ai tempi di Campolongo e Tapogliano. Resta il
fatto che la legislatura vigente sull'unione dei Comuni prevede
passaggi obbligati, le sue modifiche sono ancora in divenire. Non
si possono limitare i lavori dell'Aula in quanto quelli delle
Commissioni sono solo propedeutici, oltretutto noi esprimiamo
solo voti ponderali mentre in Assemblea ognuno vota come
desidera, anche in difformità da chi lo ha rappresentato in
Commissione.
Il presidente della V Commissione, Roberto Marin (PdL), in
chiusura, aveva parlato a titolo personale augurandosi che
l'opposizione si avvalesse della possibilità di portare comunque
all'attenzione dell'Aula il provvedimento che oggi era costretto
a bocciare per correttezza verso i colleghi che rappresentava con
il proprio voto.
Relatori per l'Aula saranno Tesini e Ciani.
(immagini tv)