CR: documento allegato a mozione PD su economia (2)
(ACON) Trieste, 18 mar - MPB - Il documento che accompagna la
mozione del gruppo del PD presenta e analizza le azioni che la
Regione dovrebbe mettere in campo per il superamento di questa
che è la prima vera crisi dell'era della globalizzazione. E se il
quadro per il Friuli Venezia Giulia appare più complesso perché
la Regione - denuncia il PD - non ha attivato iniziative adeguate
nonostante i segnali evidenti già nell'ultimo semestre del 2008,
ancor più occorre intervenire su più linee d'azione, non con
strumenti tradizionali, ma con tipologie sperimentali e mirate.
La Regione ha competenza per agire con una manovra
anticongiunturale diretta a favorire il superamento delle
criticità e avviare un rilancio basato su qualità e
sostenibilità. Non attraverso mere erogazioni in denaro una
tantum, ma con un sostegno efficace ai consumi, non solo per i
generi di prima necessità, creando le basi strutturali per un
clima di fiducia e sicurezza sociale che consenta alle famiglie
di scegliere di impegnarsi per l'acquisto di beni durevoli.
Per questo la manovra dovrebbe intervenire a favore delle
categorie più deboli, sostenendo il reddito con misure che
contrastino la povertà e promuovano l'occupazione. E poi
sostenere con una misura straordinaria gli investimenti a favore
della domanda interna, con ricadute elevate sul territorio.
Infine, ma non ultimo, il sostegno alle imprese. Consci che la
recessione chiede soluzioni tempestive, che abbiano la
caratteristica della temporaneità e che sortiscano efficacia
immediata, mentre altrettanto chiara deve essere
l'identificazione dei soggetti destinatari della manovra.
L'analisi dettagliata delle condizioni riguardanti i tre settori
di intervento motiva anche le dinamiche e gli strumenti indicati.
Così, le misure per sostenere il reddito, contrastare le povertà
e promuovere l'occupazione si declinano in azioni straordinarie e
a termine per fronteggiare l'emergenza occupazionale,
nell'introduzione del reddito di garanzia (intervento
generalizzato per ridurre le situazioni di povertà e impedire che
se ne creino di nuove), in politiche fiscali e tariffarie, in
politiche per la famiglia (dando piena attuazione alla Carta
famiglia). Si va così dall'attivazione di lavori socialmente
utili per i soggetti più svantaggiati nel mercato del lavoro, ai
Fondi europei per la formazione e per gli investimenti, dagli
interventi per aiutare le famiglie a sostenere l'onere del mutuo
casa, al potenziamento del Fondo per l'autonomia possibile.
La spesa di investimento, specie quella per realizzare opere
pubbliche, esercita un forte effetto propulsivo sulla domanda
globale; da qui la manovra straordinaria sugli investimenti che
sostengono la domanda interna con elevata ricaduta sul
territorio. E le risorse vanno reperite finalizzando agli
investimenti anticrisi quelle già autorizzate nel bilancio 2009 e
ancora libere o non vincolate da decisioni pregresse, effettuando
una revisione straordinaria di piani, programmi e decisioni di
spesa. Dando priorità al completamento di opere i cui cantieri
siano già aperti e all'avvio di quelle cantierabili già
quest'anno. E, ancora, messa a norma e manutenzione del
patrimonio pubblico e investimenti per l'edilizia scolastica,
residenziale, e pubblica.
Per sostenere le imprese va consolidata la struttura
imprenditoriale con interventi mirati a superare le debolezze
finanziarie delle imprese stesse, a consolidare a medio termine
la copertura dei crediti incagliati di quelle PMI che, pur
essendo solide, stanno andando in crisi per cause finanziarie non
proprie, ad assicurare la liquidazione entro 60 giorni dei
pagamenti alle imprese da parte della Regione e degli enti
locali, ad accelerare la spesa pubblica con l'erogazione entro 3
mesi dei contributi alle imprese e l'utilizzo del sistema a
sportello e non a bando per tutte le domande di contributo, a
riordinare il sistema degli incentivi e a semplificarne le
procedure, a costituire un Consorzio garanzia rischi per fidi
export. Ma, anche, la costituzione subito di un'unità di crisi
che coordini le procedure per intervenire in questo ambito.
Senza dimenticare - ed è l'aspetto che il documento tocca alla
fine - il quadro di riferimento temporaneo comunitario definito
dalla Commissione europea a favore delle piccole e medie imprese
con limitati margini di solvibilità e con una forte limitazione
nell'accesso al credito. Gli interventi comunitari prevedono la
possibilità di elevare gli aiuti di stato a 500 mila euro, da
concedere fino al 31 dicembre del 2010 e le priorità sono:
sovvenzione diretta in denaro, garanzie su prestiti agevolati,
agevolazioni su tassi di interesse, sostegno alla produzione di
prodotti per migliorare la tutela ambientale, rafforzamento degli
investimenti in capitale di rischio.
La Regione, con le sue specifiche competenze - conclude il
documento del Partito Democratico - non deve ritardare questa
opportunità e, anzi, definire subito il quadro delle misure e
pubblicizzare immediatamente i bandi dell'obiettivo
"Competitività".
(segue)