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I Comm: audizione presidente Aeroporto FVG

18.03.2009
13:11
(ACON) Trieste, 18 mar - ET - La situazione economica e gestionale dell'Aeroporto del Friuli Venezia Giulia è stata discussa durante la seduta della I Commissione consiliare, allargata ai componenti della IV Commissione.

L'audizione dei vertici della SpA di Ronchi dei Legionari è stata chiesta da Franco Brussa (PD) che ne ha illustrato le motivazioni, dai voli cancellati su Malpensa e Napoli alla diminuzione di quelli su Roma. Il consigliere ha anche evidenziato i numeri positivi dell'esercizio 2008 dell'aeroporto, che con 800mila passeggeri ha registrato un trend di crescita del 5,4%. Ma tra le criticità ci sono i prezzi dei voli interni e le non rosee prospettive per un collegamento con la Lombardia.

C'è la crisi e c'è stato il fallimento di Alitalia - ha detto il presidente della società di gestione Aeroporto Friuli Venezia Giulia, Roberto Di piazza, sottolineando comunque un profitto di 800 mila euro nel 2008. In merito ai voli interni, Dipiazza ha annunciato il ripristino dei collegamenti verso Catania e Napoli, mentre sul fronte internazionale sono aperte le trattative per la rotta di Istanbul, che da sola mobilita 100 mila passeggeri. In risposta a Brussa, il presidente ha specificato che i voli su Milano - con una media di 11 passeggeri - non erano economici, ma che le trattative per Linate continuano. Gli obiettivi che Dipiazza ha posto come fondamentali per il futuro dello scalo di Ronchi sono la certezza del valore dell'aeroporto, attualmente al vaglio di un perito nominato dal Tribunale su richiesta della Regione, e il conseguente collocamento del 49% delle quote sul mercato. La richiesta del presidente alla politica regionale è stata chiara: lavoriamo insieme e manteniamo l'autonomia dello scalo regionale.

L'assessore ai Trasporti, Riccardo Riccardi, ha riconosciuto il grande obiettivo raggiunto dell'ottenimento della concessione quarantennale. Un ulteriore elemento di complessità è, oltre alla crisi e all'Alitalia, la struttura societaria dell'aeroporto, riferita a un consorzio di Enti locali. Questo deve affrontare i conti economici, la ricapitalizzazione, ma soprattutto la semplificazione della propria struttura, che è condizionata dai contenziosi ancora aperti. I primi passi per risolvere la situazione sono già stati intrapresi, come la nomina del perito che stabilirà il valore della società, mentre il termine dei contenziosi e la definizione degli elementi del piano industriale sono le fasi successive. Riccardi ha sottolineato che la Regione intende perseguire il mantenimento dell'autonomia di Ronchi. Non dobbiamo essere i fratelli minori di nessuno, ha concluso evidenziando che l'ingresso nella società di privati non è affatto scontato, viste le condizioni globali.

Molte le spiegazioni fornite anche dal consigliere Giorgio Brandolin (PD), ex amministratore dello scalo. Il volo su Malpensa consisteva al 60% di passeggeri internazionali che ora volano sugli hub di Roma e Monaco, mentre il restante 40% erano imprenditori che attualmente viaggiano di meno. L'acquisizione da parte della Giunta del progetto del polo intermodale dell'aeroporto di Ronchi è una buona notizia. Attualmente bisogna difendere le tratte con gli hub internazionali e raggiungere il milione di passeggeri con le altre proposte per mantenere il bilancio in attivo. Importante è anche ottenere dai ministeri l'aumento della quota sui diritti sulla sicurezza e delle tasse aeroportuali, che frutterebbero rispettivamente ulteriori 500 mila e 1 milione di euro. Il tentativo di portare a Ronchi il traffico dei cargo è fallito - ha spiegato Brandolin rispondendo ad una domanda di Alessandro Colautti (PdL) - perché pochissima merce rimaneva in regione e rendeva sconveniente per i trasportatori dismettere gli scali di Treviso e Lubiana.

Per Roberto Asquini (Misto), tre sono i punti critici di una struttura altrimenti efficiente: i prezzi elevati dei voli interni, la mancanza del volo per Linate e di un adeguato ricovero contro la grandine per le macchine in sosta. Per Paride Cargnelutti (PdL), che ha presieduto i lavori della Commissione, la crisi darà nuove idee e farà emergere nuove sinergie possibili.

(foto - immagini tv)