III Comm: sì a delibera su integrazione Social card
(ACON) Trieste, 18 mar - DT - La III Commissione consiliare,
presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC), ha espresso parere
favorevole, a maggioranza, alla delibera della Giunta che
incrementa di 20 euro l'importo della Social card nazionale,
portandola così a 60 euro, con la concreta possibilità di partire
già ad aprile. A votare sì PdL, LN, UDC e Partito Pensionati;
astenuti PD, IdV-Citt e SA.
Criteri e modalità ricalcano il provvedimento del Governo: i
beneficiari sono quelli individuati dallo Stato, non ci sarà
bisogno di presentare un'ulteriore domanda, l'accreditamento
rimane bimestrale in coincidenza con la Carta acquisti statale.
In più, il ministero dell'Economia metterà a disposizione della
Regione un accesso telematico dove reperire dati fondamentali
come i beneficiari, l'utilizzo della Carta, il fabbisogno
finanziario e la disponibilità residua. Questo scrive il
protocollo sottoscritto tra la Regione e i ministeri
dell'Economia e del Lavoro, come ha spiegato alla Commissione
l'assessore alla Salute Vladimir Kosic. "In questi momenti è
importante agire velocemente, e così abbiamo fatto. Con questo
intervento potremo sostenere chi ha più bisogno. La cumulabilità
con altre misure? Non è un problema", ha precisato.
A oggi, in tutto il Friuli Venezia Giulia sono state distribuite
4051 Social card su una platea di 26mila aventi diritto.
"Qualsiasi intervento che possa aiutare i cittadini in difficoltà
ben venga, ha sostenuto Sergio Lupieri, PD. Ma questo è puro
assistenzialismo, che non risolleverà le famiglie, non farà
decollare i consumi né farà da volano all'economia. Si è voluto
correre dietro al Governo, si potevano invece mettere in campo
misure più sostanziose. E' il metodo che non va: vecchio,
superato, un welfare senza fantasia".
"E' un errore di fondo una tale forma di contribuzione, ha
aggiunto Annamaria Menosso, sempre del PD, perché non risponde al
reale bisogno dei cittadini vista anche la platea così limitata.
Questa è una briciola, pura elemosina".
"Sono le famiglie numerose a vivere in situazioni di maggiore
disagio, ha fatto notare Franco Codega (PD), e proprio queste
vengono escluse dalla Carta acquisti, occorre rimediare".
Anche per Piero Colussi (IdV-Citt) "il provvedimento, alla fine,
è stato bocciato dalla stessa popolazione. Avremmo potuto
spendere meglio questi 5 milioni di euro a bilancio, intervenendo
in modo più puntale. Se questi alla fine dovessero essere i
numeri (sulla possibilità di presentare ancora la domanda per
ottenere la Social card se ne sta tuttora discutendo a Roma),
vorrebbe dire che avanzerebbero 4 milioni e 200 mila euro. Per
fare cosa, calcolando poi che il contributo regionale si esaurirà
il 31 dicembre? Più intervento spot di così non si può".
"Il fallimento è nei numeri: sei volte di meno rispetto a quanto
si era pensato", gli ha fatto eco Stefano Pustetto (SA). Si è
affossato il Reddito di base, già pronto, per pura ideologia. Non
dite, allora, che era fondamentale essere rapidi. Evidentemente
questo provvedimento ha sbagliato il suo target e perché funzioni
dovremmo ampliarlo".
Di tutt'altro parere la maggioranza. Se per Bruno Marini (PdL)
sarebbe fondamentale recuperare gli arretrati da parte dello
Stato (versare agli aventi diritto quanto meno il primo trimestre
2009), Massimo Blasoni (PdL) ha ricordato l'impegno finanziario
della Giunta Tondo. "Noi abbiamo stanziato 31 milioni per venire
incontro alle famiglie in difficoltà, l'Esecutivo Illy 20. Se ad
aprile, poi, partirà l'attivazione del contributo regionale, a
questo punto avremo la Social card più ricca d'Italia, e sarà un
risultato eccezionale".
Da valutare, secondo l'assessore Kosic, la proposta della LN. "Se
davvero dovessero avanzare risorse così importanti, potremmo
aumentare l'importo in futuro, magari raddoppiandolo", ha chiesto
Danilo Narduzzi, che ha espresso parere favorevole alla delibera
condizionandolo al recupero degli arretrati 2009. "E' nostro
interesse ottenerli, gli ha risposto Kosic, l'impegno c'è, ma
intanto partiamo".
A chiedere invece di poter triplicare il contributo regionale
(arrivando così a un totale di 100 euro mensili, tra Stato e
Regione) è stato Luigi Ferone (Pensionati) che non ha risparmiato
critiche alla Social card. "Iter farraginoso, criteri rigidi e
limitati, in questo modo si è disincentivata la richiesta della
Carta. La Regione, però, ha fatto bene ad assumere questa
iniziativa, ora però potremmo anche ipotizzare di seguire una
strada tutta da soli togliendo soprattutto il limite dell'età (65
anni)".
(immagini tv)