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III Comm: sì a delibera su integrazione Social card

18.03.2009
13:19
(ACON) Trieste, 18 mar - DT - La III Commissione consiliare, presieduta da Giorgio Venier Romano (UDC), ha espresso parere favorevole, a maggioranza, alla delibera della Giunta che incrementa di 20 euro l'importo della Social card nazionale, portandola così a 60 euro, con la concreta possibilità di partire già ad aprile. A votare sì PdL, LN, UDC e Partito Pensionati; astenuti PD, IdV-Citt e SA.

Criteri e modalità ricalcano il provvedimento del Governo: i beneficiari sono quelli individuati dallo Stato, non ci sarà bisogno di presentare un'ulteriore domanda, l'accreditamento rimane bimestrale in coincidenza con la Carta acquisti statale. In più, il ministero dell'Economia metterà a disposizione della Regione un accesso telematico dove reperire dati fondamentali come i beneficiari, l'utilizzo della Carta, il fabbisogno finanziario e la disponibilità residua. Questo scrive il protocollo sottoscritto tra la Regione e i ministeri dell'Economia e del Lavoro, come ha spiegato alla Commissione l'assessore alla Salute Vladimir Kosic. "In questi momenti è importante agire velocemente, e così abbiamo fatto. Con questo intervento potremo sostenere chi ha più bisogno. La cumulabilità con altre misure? Non è un problema", ha precisato.

A oggi, in tutto il Friuli Venezia Giulia sono state distribuite 4051 Social card su una platea di 26mila aventi diritto. "Qualsiasi intervento che possa aiutare i cittadini in difficoltà ben venga, ha sostenuto Sergio Lupieri, PD. Ma questo è puro assistenzialismo, che non risolleverà le famiglie, non farà decollare i consumi né farà da volano all'economia. Si è voluto correre dietro al Governo, si potevano invece mettere in campo misure più sostanziose. E' il metodo che non va: vecchio, superato, un welfare senza fantasia".

"E' un errore di fondo una tale forma di contribuzione, ha aggiunto Annamaria Menosso, sempre del PD, perché non risponde al reale bisogno dei cittadini vista anche la platea così limitata. Questa è una briciola, pura elemosina".

"Sono le famiglie numerose a vivere in situazioni di maggiore disagio, ha fatto notare Franco Codega (PD), e proprio queste vengono escluse dalla Carta acquisti, occorre rimediare".

Anche per Piero Colussi (IdV-Citt) "il provvedimento, alla fine, è stato bocciato dalla stessa popolazione. Avremmo potuto spendere meglio questi 5 milioni di euro a bilancio, intervenendo in modo più puntale. Se questi alla fine dovessero essere i numeri (sulla possibilità di presentare ancora la domanda per ottenere la Social card se ne sta tuttora discutendo a Roma), vorrebbe dire che avanzerebbero 4 milioni e 200 mila euro. Per fare cosa, calcolando poi che il contributo regionale si esaurirà il 31 dicembre? Più intervento spot di così non si può".

"Il fallimento è nei numeri: sei volte di meno rispetto a quanto si era pensato", gli ha fatto eco Stefano Pustetto (SA). Si è affossato il Reddito di base, già pronto, per pura ideologia. Non dite, allora, che era fondamentale essere rapidi. Evidentemente questo provvedimento ha sbagliato il suo target e perché funzioni dovremmo ampliarlo".

Di tutt'altro parere la maggioranza. Se per Bruno Marini (PdL) sarebbe fondamentale recuperare gli arretrati da parte dello Stato (versare agli aventi diritto quanto meno il primo trimestre 2009), Massimo Blasoni (PdL) ha ricordato l'impegno finanziario della Giunta Tondo. "Noi abbiamo stanziato 31 milioni per venire incontro alle famiglie in difficoltà, l'Esecutivo Illy 20. Se ad aprile, poi, partirà l'attivazione del contributo regionale, a questo punto avremo la Social card più ricca d'Italia, e sarà un risultato eccezionale".

Da valutare, secondo l'assessore Kosic, la proposta della LN. "Se davvero dovessero avanzare risorse così importanti, potremmo aumentare l'importo in futuro, magari raddoppiandolo", ha chiesto Danilo Narduzzi, che ha espresso parere favorevole alla delibera condizionandolo al recupero degli arretrati 2009. "E' nostro interesse ottenerli, gli ha risposto Kosic, l'impegno c'è, ma intanto partiamo".

A chiedere invece di poter triplicare il contributo regionale (arrivando così a un totale di 100 euro mensili, tra Stato e Regione) è stato Luigi Ferone (Pensionati) che non ha risparmiato critiche alla Social card. "Iter farraginoso, criteri rigidi e limitati, in questo modo si è disincentivata la richiesta della Carta. La Regione, però, ha fatto bene ad assumere questa iniziativa, ora però potremmo anche ipotizzare di seguire una strada tutta da soli togliendo soprattutto il limite dell'età (65 anni)".

(immagini tv)