PD: Menosso, per Social card ampliare gli aventi diritto
(ACON) Trieste, 18 mar - COM/AB - Della Social Card o Carta
acquisti si è lungamente dibattuto in Aula in occasione della
Finanziaria 2009 e poi con una mozione della Lega Nord e già
allora erano emerse forti criticità per l'attuazione
dell'intervento: lunghe code alle poste per il ritiro,
compilazione difficile soprattutto per le persone anziane e
difficile verifica dell'effettivo diritto a goderne. E poi, alla
fine, la spiacevole sorpresa: alla cassa dei supermercati e dei
negozi (i pochi abilitati) la carta non sempre era caricata e la
somma di denaro, dunque, non sempre era disponibile.
Lo mette in evidenza Annamaria Menosso, consigliere regionale del
PD, che aggiunge:
Senza contare che dover esibire una tessera identificativa della
situazione di povertà è veramente un'umiliazione che si aggiunge
alla già difficile accettazione delle proprie precarie condizioni
di vita.
Già allora il PD aveva evidenziato che la misura aveva ingenerato
false aspettative, tanti si erano scoraggiati per le lungaggini
burocratico-amministrative, per il malfunzionamento, e i dati
oggi ci danno ragione. Rispetto alle carte attivabili in regione
(l'1,8% rispetto al dato complessivo nazionale) poche sono state
avviate. Infatti su un potenziale numero di beneficiari di 26.000
persone, sono circa 4.000 quelle che l'hanno effettivamente resa
operativa.
L'individuazione dei destinatari è di per sé motivo di non equità
sociale, in quanto la Carta è rivolta solo alle persone con più
di 65 anni o alle famiglie con figli con meno di tre anni
escludendo, di fatto, un alto numero di potenziali persone
bisognose. L'aggancio alla misura nazionale non può essere una
giustificazione di una chiara ed evidente ingiustizia. Se una
cifra, seppur minima, non può essere negata perché comunque è
qualche cosa, in un mare di bisogni i 20 euro mensili, contributo
di tipo assolutamente assistenziale, sono una elemosina.
Altra cosa era il Reddito di Cittadinanza.
L'auspicio è che venga ampliato il ventaglio degli aventi
diritto, aprendo anche a tante situazioni di difficoltà che
stanno velocemente emergendo anche a causa della grave crisi
economica che stiamo vivendo. Le numerose aziende che chiudono,
mettendo sulla strada tanti lavoratori, ci pongono di fronte a
una realtà che impone l'attivazione di misure che aiutino tutti a
poter contare su un reddito che dia dignità alla vita e alla
persona.