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PD: Menosso, per Social card ampliare gli aventi diritto

18.03.2009
17:39
(ACON) Trieste, 18 mar - COM/AB - Della Social Card o Carta acquisti si è lungamente dibattuto in Aula in occasione della Finanziaria 2009 e poi con una mozione della Lega Nord e già allora erano emerse forti criticità per l'attuazione dell'intervento: lunghe code alle poste per il ritiro, compilazione difficile soprattutto per le persone anziane e difficile verifica dell'effettivo diritto a goderne. E poi, alla fine, la spiacevole sorpresa: alla cassa dei supermercati e dei negozi (i pochi abilitati) la carta non sempre era caricata e la somma di denaro, dunque, non sempre era disponibile.

Lo mette in evidenza Annamaria Menosso, consigliere regionale del PD, che aggiunge:

Senza contare che dover esibire una tessera identificativa della situazione di povertà è veramente un'umiliazione che si aggiunge alla già difficile accettazione delle proprie precarie condizioni di vita.

Già allora il PD aveva evidenziato che la misura aveva ingenerato false aspettative, tanti si erano scoraggiati per le lungaggini burocratico-amministrative, per il malfunzionamento, e i dati oggi ci danno ragione. Rispetto alle carte attivabili in regione (l'1,8% rispetto al dato complessivo nazionale) poche sono state avviate. Infatti su un potenziale numero di beneficiari di 26.000 persone, sono circa 4.000 quelle che l'hanno effettivamente resa operativa.

L'individuazione dei destinatari è di per sé motivo di non equità sociale, in quanto la Carta è rivolta solo alle persone con più di 65 anni o alle famiglie con figli con meno di tre anni escludendo, di fatto, un alto numero di potenziali persone bisognose. L'aggancio alla misura nazionale non può essere una giustificazione di una chiara ed evidente ingiustizia. Se una cifra, seppur minima, non può essere negata perché comunque è qualche cosa, in un mare di bisogni i 20 euro mensili, contributo di tipo assolutamente assistenziale, sono una elemosina.

Altra cosa era il Reddito di Cittadinanza.

L'auspicio è che venga ampliato il ventaglio degli aventi diritto, aprendo anche a tante situazioni di difficoltà che stanno velocemente emergendo anche a causa della grave crisi economica che stiamo vivendo. Le numerose aziende che chiudono, mettendo sulla strada tanti lavoratori, ci pongono di fronte a una realtà che impone l'attivazione di misure che aiutino tutti a poter contare su un reddito che dia dignità alla vita e alla persona.