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PD: Moretton, affrontare la crisi con soluzioni condivise

18.03.2009
19:37
(ACON) Trieste, 18 mar - COM/ET - "Siamo soddisfatti del risultato ottenuto. Abbiamo presentato un documento tecnico, allegato alla mozione, ricco di proposte utili per affrontare la crisi economica che avanza giornalmente minacciando le imprese e le famiglie".

Ad affermarlo il capogruppo del PD in Consiglio regionale, Gianfranco Moretton.

"La nostra regione sta vivendo un momento particolarmente difficile, non si può più indugiare. In sede di discussione della Finanziaria 2009, avevamo sollecitato la Giunta ad assumere misure per sostenere le famiglie, le imprese, gli artigiani e i commercianti perché già allora il sistema economico iniziava ad essere in sofferenza. Ma non siamo stati ascoltati. Oggi, grazie alla mozione presentata dal PD, la Giunta regionale ha ammesso in Consiglio regionale che il Friuli Venezia Giulia non è un'isola felice ma purtroppo è stato coinvolto dalla crisi internazionale".

"Nel nostro documento - continua la nota - abbiamo delineato responsabilmente delle soluzioni per affrontare la congiuntura negativa, quali la costituzione di un'unità di crisi come si fece dopo il terremoto, con tutte le forze politiche del Consiglio regionale, con la Giunta, i rappresentanti delle categorie economiche, sindacati e lavoratori. Si dovrà inoltre effettuare - specifica Moretton - una ricognizione delle poste di bilancio che possono essere utilizzate subito, tagliando voci di spesa quali la sicurezza che a detta dello stesso Governo di Roma non servono in quanto la nostra regione è un'isola felice".

Per il capogruppo sono necessarie misure rapide e incisive, unite a una generale rivisitazione del ruolo di Friulia che, oggi più che mai, può essere il braccio operativo della manovra anticrisi. E' necessario, secondo Moretton, anche un fondo speciale di garanzia per consentire alle banche di continuare a erogare prestiti a commercianti, artigiani e piccole imprese.

"Oggi i corregionali chiedono un segno tangibile di responsabilità e aiuto. Bisogna recepire il loro grido di allarme ed evitare che siano costretti a chiudere le loro aziende. Dobbiamo - conclude l'esponente del PD - evitare la nuova povertà realizzando un innovativo sistema di protezione sociale. Dobbiamo sentirci uniti e trovare soluzioni condivise".