Corecom: nel 2008 aumentate controversie telefonia
(ACON) Trieste, 23 mar - ET - Dal 2007 al 2008 sono aumentate
le istanze presentate dagli utenti della telefonia al Corecom del
Friuli Venezia Giulia, passate da 1215 a 1610, che riguardano
informazioni e richieste di conciliazione.
I numeri - resi noti dal Corecom - per l'anno scorso, parlano di
1610 istanze presentate, 1432 contenziosi conclusi, 178, ricorsi
sospesi o rinviati, 879 udienze - delle quali 629 con esito
positivo e 25 negativo, pari a rispettivamente il 71,6% e 28,4%
dei casi. Le risoluzioni preventive sono state 553, 56% delle
quali risolte positivamente, 3035 utenti hanno utilizzato il
numero verde del Corecom e 2184 si sono presentati allo
sportello.
In merito, il presidente del Corecom, Paolo Francia, si è
incontrato con il responsabile per la privacy e la tutela del
consumatore di Telecom, Dario D'Aleo. L'incontro, avvenuto in
occasione della periodica seduta del Comitato regionale per le
comunicazioni a marzo, è servito ai suoi componenti e a Telecom a
fare il punto sulle problematiche nei rapporti tra le società che
gestiscono i servizi di telefonia fissa e mobile e i loro utenti.
Nello specifico, Francia ha puntualizzato i principali motivi di
lamentela da parte dei cittadini e ha proposto metodi per
migliorare la comunicazione tra il Corecom e il gestore
telefonico. Il presidente ha proposto di utilizzare la posta
elettronica certificata per la corrispondenza tra i due enti, la
ripresa della videoconfenereza per agevolare le conciliazioni a
chi abita in regione e l'inserimento sul sito istituzionale di
informazioni utili per un migliore orientamento del cittadino nel
rapporto con gli operatori e sui contratti in generale.
Le controversie affrontate dai Corecom italiani hanno per oggetto
una molteplicità di fattispecie. Tra queste gli addebiti di
numeri speciali di altri operatori, la preconfigurazione sui
telefoni cellulari del collegamento Wap senza che all'utente ne
venga data comunicazione, l'attivazione arbitraria della linea di
servizi e offerte non richiesti, il mancato o errato inserimento
dei nominativi in elenco (cartaceo e informatico), la tardiva
riparazione dei guasti e problemi con il trasferimento
dell'utenza, il mancato recapito delle fatture e l'indebita
sospensione della linea. In questa lista ci sono anche l'addebito
di traffico non fatturato in precedenza, l'attivazione di
contratti a condizioni diverse da quelle prospettate
telefonicamente, le errate indicazioni da parte del Servizio
clienti sulla modalità di cessazione (per esempio in caso di
morte dell'utente) e conseguente addebito di costi.