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IdV-Citt: consegnata alla Bindi petizione scuola tempo pieno

30.03.2009
18:37
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/DT - La petizione con la quale si chiede che gli studenti del Friuli Venezia Giulia possano continuare a usufruire del tempo pieno è nelle mani della vicepresidente della Camera Rosy Bindi. A consegnarla, oggi a Roma, i consiglieri regionali di IdV-Citt Alessandro Corazza ed Enio Agnola e il deputato Carlo Monai. Un atto annunciato a Trieste la scorsa settimana quando le oltre duemila firme erano state consegnate alla vicepresidente del Consiglio regionale Annamaria Menosso.

"L'onorevole Rosy Bindi - ha riportato la delegazione friulana - ha sottolineato come la scuola esca indebolita dai tagli apportati dalla riforma, soprattutto in una regione come il Friuli Venezia Giulia dove è molto alta la percentuale dei giovani immigrati e dove l'organizzazione del tempo pieno rappresenta sicuramente un elemento importante verso l'integrazione".

Per i cittadini che hanno sottoscritto la petizione e, in primis, per i genitori degli alunni del Circolo didattico di Aquileia che hanno dato il via alla raccolta di firme, il tempo pieno (che in regione vanta un'esperienza più che trentennale) risulta un modello di scuola in grado di rispondere qualitativamente e flessibilmente alle sempre più numerose necessità di chi ne usufruisce e del contesto socio-economico, permettendo di suddividere le classi in gruppi meno numerosi per le attività di recupero e potenziamento, e di proporre laboratori e attività a classi aperte che possono arricchire le conoscenze degli alunni attraverso una pluralità di iniziative (visite guidate, teatro, nuoto, atletica, informatica, giochi sportivi).

Per i firmatari, infatti, questo tipo di organizzazione scolastica risponde alle necessità sempre più complesse delle nuove generazioni, che si trovano a vivere in un contesto sociale in rapido mutamento, con le mamme che devono conciliare lavoro e famiglia, con la globalizzazione che incombe e la conseguente presenza sempre più diffusa di alunni stranieri, con l'aumento, anche, delle problematiche legate alle dinamiche dei nuclei famigliari (separazioni, divorzi) e del disagio sociale.

Per queste e altre ragioni, la petizione chiede che "i plessi di scuola primaria e secondaria di primo grado del Friuli Venezia Giulia, e in particolare l'esperienza del Circolo didattico di Aquileia, possano continuare a usufruire del tempo pieno in condizioni di efficienza e qualità, così come voluto dai cittadini e dalle famiglie, nonché dalle amministrazioni locali, nell'ottima esperienza consolidatasi nel tempo e oggi ancor più necessaria che in passato".