IdV-Citt: consegnata alla Bindi petizione scuola tempo pieno
(ACON) Trieste, 30 mar - COM/DT - La petizione con la quale si
chiede che gli studenti del Friuli Venezia Giulia possano
continuare a usufruire del tempo pieno è nelle mani della
vicepresidente della Camera Rosy Bindi. A consegnarla, oggi a
Roma, i consiglieri regionali di IdV-Citt Alessandro Corazza ed
Enio Agnola e il deputato Carlo Monai. Un atto annunciato a
Trieste la scorsa settimana quando le oltre duemila firme erano
state consegnate alla vicepresidente del Consiglio regionale
Annamaria Menosso.
"L'onorevole Rosy Bindi - ha riportato la delegazione friulana -
ha sottolineato come la scuola esca indebolita dai tagli
apportati dalla riforma, soprattutto in una regione come il
Friuli Venezia Giulia dove è molto alta la percentuale dei
giovani immigrati e dove l'organizzazione del tempo pieno
rappresenta sicuramente un elemento importante verso
l'integrazione".
Per i cittadini che hanno sottoscritto la petizione e, in primis,
per i genitori degli alunni del Circolo didattico di Aquileia che
hanno dato il via alla raccolta di firme, il tempo pieno (che in
regione vanta un'esperienza più che trentennale) risulta un
modello di scuola in grado di rispondere qualitativamente e
flessibilmente alle sempre più numerose necessità di chi ne
usufruisce e del contesto socio-economico, permettendo di
suddividere le classi in gruppi meno numerosi per le attività di
recupero e potenziamento, e di proporre laboratori e attività a
classi aperte che possono arricchire le conoscenze degli alunni
attraverso una pluralità di iniziative (visite guidate, teatro,
nuoto, atletica, informatica, giochi sportivi).
Per i firmatari, infatti, questo tipo di organizzazione
scolastica risponde alle necessità sempre più complesse delle
nuove generazioni, che si trovano a vivere in un contesto sociale
in rapido mutamento, con le mamme che devono conciliare lavoro e
famiglia, con la globalizzazione che incombe e la conseguente
presenza sempre più diffusa di alunni stranieri, con l'aumento,
anche, delle problematiche legate alle dinamiche dei nuclei
famigliari (separazioni, divorzi) e del disagio sociale.
Per queste e altre ragioni, la petizione chiede che "i plessi di
scuola primaria e secondaria di primo grado del Friuli Venezia
Giulia, e in particolare l'esperienza del Circolo didattico di
Aquileia, possano continuare a usufruire del tempo pieno in
condizioni di efficienza e qualità, così come voluto dai
cittadini e dalle famiglie, nonché dalle amministrazioni locali,
nell'ottima esperienza consolidatasi nel tempo e oggi ancor più
necessaria che in passato".