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Inaugurata mostra collettiva Anzolin, Bidoli, Zorzenon

31.03.2009
15:54
(ACON) Trieste, 31 mar - MPB - Il presidente Edouard Ballaman ha inaugurato, nella sede del Consiglio regionale, la mostra collettiva dedicata a Ivan Bidoli, Elvio Zorzenon e Fabrizio Anolini, tre artisti dalla personalità espressiva molto diversa, ma accomunati dall'appartenere alla stessa terra, vivendo e lavorando a Fiumicello, nella Bassa Friulana, dove condividono i luoghi quotidiani della relazione e dell'ispirazione, anche se i lori percorsi artistici e umani sono molto diversi per età, formazione, indirizzi di ricerca. Per questo - ha affermato Ballaman - l'esposizione vuol essere un omaggio a un intero territorio e a una comunità il cui tessuto culturale è vitale e ricco di presenze e fermenti artistici.

L'impegno del Consiglio regionale per l'arte, con le mostre ospitate nel palazzo di piazza Oberdan 6 - ha detto ancora Ballaman ricordando che l'iniziativa oggi concretizzata grazie all'impegno organizzativo dell'Associazione culturale Anfora di Terzo di Aquileia era stata promossa dal suo predecessore Tesini - mira a valorizzare proprio le personalità e le esperienze artistiche del Friuli Venezia Giulia, offrendo un punto di visibilità dall'alto valore simbolico poiché questa sede rappresentata l'intera comunità regionale. Ed è un modo per testimoniare ricchezza, varietà e complessità della nostra terra.

Il profilo dei tre artisti - due rivolti al figurativo e uno all'astratto, che in questa rassegna si raccontano ciascuno attraverso dodici opere espressione delle loro più recenti produzioni - è stato tracciato dalla curatrice della mostra, Francesca Agostinelli, che ha evidenziato la straordinarietà della mostra proprio perché raccoglie tre significative personalità del panorama artistico, tutte espresse da una piccola comunità di cinquemila abitanti, come Fiumicello, oggi rappresentata dal sindaco Paolo Dean, con alcuni amministratori e numerosi abitanti.

Di Fabrizio Anzolin, 53enne, autodidatta, formatosi nell'ambito pittorico cervignanese, la curatrice ha sottolineato la pittura fresca, quasi felice al primo colpo d'occhio, che però a una osservazione più attenta introduce, anche attraverso la tecnica usata e gli impasti matrici, a territori più profondi, onirici e simbolici: un mondo gioioso, naturale, fatto di fiori, pappagalli, pesci, cavalli e nudi femminili, in grado di rappresentare l'energia creativa.

Ivan Bidoli, classe 1933, formatosi al liceo artistico di Venezia, imposta la sua espressività più sul segno che sul colore e costruisce figure, talvolta allegoriche e cariche di vis polemica, per raccontare l'universo umano, microstorie di vita e rapporti interpersonali che disegnano la società e i suoi paradossi.

Infine, la poetica del settantenne Elvio Zorzenon, aquileiese di nascita, formatosi all'Istituto d'Arte di Trieste e nel clima artistico della città, approdato all'astratto dopo aver indagato il figurativo, riferito soprattutto al paesaggio. Queste opere, che si richiamano a quanto ci circonda per condurci alle profondità interiori, puntano soprattutto a rendere percepibili le emozioni.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 22 maggio con il seguente orario: da lunedì a giovedì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30; il venerdì dalle 9.30 alle 12.30. L'apertura domenicale è stata fissata per il 19 aprile, dalle 9.30 alle 13.00.

(foto; immagini tv)