Inaugurata mostra collettiva Anzolin, Bidoli, Zorzenon
(ACON) Trieste, 31 mar - MPB - Il presidente Edouard Ballaman
ha inaugurato, nella sede del Consiglio regionale, la mostra
collettiva dedicata a Ivan Bidoli, Elvio Zorzenon e Fabrizio
Anolini, tre artisti dalla personalità espressiva molto diversa,
ma accomunati dall'appartenere alla stessa terra, vivendo e
lavorando a Fiumicello, nella Bassa Friulana, dove condividono i
luoghi quotidiani della relazione e dell'ispirazione, anche se i
lori percorsi artistici e umani sono molto diversi per età,
formazione, indirizzi di ricerca. Per questo - ha affermato
Ballaman - l'esposizione vuol essere un omaggio a un intero
territorio e a una comunità il cui tessuto culturale è vitale e
ricco di presenze e fermenti artistici.
L'impegno del Consiglio regionale per l'arte, con le mostre
ospitate nel palazzo di piazza Oberdan 6 - ha detto ancora
Ballaman ricordando che l'iniziativa oggi concretizzata grazie
all'impegno organizzativo dell'Associazione culturale Anfora di
Terzo di Aquileia era stata promossa dal suo predecessore Tesini
- mira a valorizzare proprio le personalità e le esperienze
artistiche del Friuli Venezia Giulia, offrendo un punto di
visibilità dall'alto valore simbolico poiché questa sede
rappresentata l'intera comunità regionale. Ed è un modo per
testimoniare ricchezza, varietà e complessità della nostra terra.
Il profilo dei tre artisti - due rivolti al figurativo e uno
all'astratto, che in questa rassegna si raccontano ciascuno
attraverso dodici opere espressione delle loro più recenti
produzioni - è stato tracciato dalla curatrice della mostra,
Francesca Agostinelli, che ha evidenziato la straordinarietà
della mostra proprio perché raccoglie tre significative
personalità del panorama artistico, tutte espresse da una piccola
comunità di cinquemila abitanti, come Fiumicello, oggi
rappresentata dal sindaco Paolo Dean, con alcuni amministratori e
numerosi abitanti.
Di Fabrizio Anzolin, 53enne, autodidatta, formatosi nell'ambito
pittorico cervignanese, la curatrice ha sottolineato la pittura
fresca, quasi felice al primo colpo d'occhio, che però a una
osservazione più attenta introduce, anche attraverso la tecnica
usata e gli impasti matrici, a territori più profondi, onirici e
simbolici: un mondo gioioso, naturale, fatto di fiori,
pappagalli, pesci, cavalli e nudi femminili, in grado di
rappresentare l'energia creativa.
Ivan Bidoli, classe 1933, formatosi al liceo artistico di
Venezia, imposta la sua espressività più sul segno che sul colore
e costruisce figure, talvolta allegoriche e cariche di vis
polemica, per raccontare l'universo umano, microstorie di vita e
rapporti interpersonali che disegnano la società e i suoi
paradossi.
Infine, la poetica del settantenne Elvio Zorzenon, aquileiese di
nascita, formatosi all'Istituto d'Arte di Trieste e nel clima
artistico della città, approdato all'astratto dopo aver indagato
il figurativo, riferito soprattutto al paesaggio. Queste opere,
che si richiamano a quanto ci circonda per condurci alle
profondità interiori, puntano soprattutto a rendere percepibili
le emozioni.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 22 maggio con il
seguente orario: da lunedì a giovedì, dalle 9.30 alle 12.30 e
dalle 14.30 alle 16.30; il venerdì dalle 9.30 alle 12.30.
L'apertura domenicale è stata fissata per il 19 aprile, dalle
9.30 alle 13.00.
(foto; immagini tv)